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Rcs corre in Borsa, voci di acquisti da parte di Cairo

L’imprenditore smentisce la volontà di lanciare un’Opa e avverte: Maurizio Costa (ex ad di Mondadori) non è il manager adatto per la presidenza del gruppo: “Magari ci vuole qualcos’altro…”

Rcs corre in Borsa, voci di acquisti da parte di Cairo

Decolla il titolo in Borsa di Rcs, che all’inizio del pomeriggio guadagna il 4,5%, a 1,139 euro. L’ondata di acquisti potrebbe essere legata alle indiscrezioni stampa secondo cui Urbano Cairo, attualmente azionista con il 3,669%, potrebbe essere intenzionato a incrementare la propria quota. Nessuna conferma né da RCS né da Cairo. Oggi però l’imprenditore ha precisato di non aver mai parlato di una possibile Opa da parte sua su Rcs: “Io non ho mai detto una cosa di questo genere, è stata una valutazione del giornalista”.

Quanto all’ipotesi che Maurizio Costa, ex amministratore delegato di Mondadori, diventi presidente di Rcs, Cairo non è d’accordo: “Visto che la Rizzoli è reduce da annate un po’ difficili – ha detto –, magari ci vuole qualcos’altro”.

E ancora: “Non lo so… Forse uno dovrebbe vedere cosa ha fatto in Mondadori. Non mi sembra ci siano dei track record strepitosi. È una persona che sicuramente considero perbene e che stimo. Dopodiché, se il nuovo che avanza è questo… Non credo che abbia lasciato Mondadori in condizioni strepitose… – ha aggiunto Cairo -. Comunque non sono io quello che deve dire chi è bravo o no. Non ho io il compito di scegliere né il presidente di Rcs né il direttore del Corriere della Sera. Non sta a me fare questo tipo di valutazioni”.

Inoltre, sull’operato dell’attuale amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, che Fca (maggiore socio della holding editoriale) intende confermare nella carica con il rinnovo del Cda ad aprile, Cairo ha ribadito considerazioni già espresse: “Jovane lo conosco e siamo anche in buoni rapporti, c’è anche simpatia. Ma quel che dico è che tre anni per risanare sono un periodo molto lungo e siamo ancora in una situazione di difficoltà”.

Cairo ha poi ricordato come “da inizio 2012 al 30 settembre 2014 Rcs abbia bruciato cassa quasi per quanto ha incassato con le dismissioni. Se vendi i gioielli di famiglia per coprire le perdite non fai la cosa giusta. Io non condivido questo. La situazione che può essere molto migliorata”.

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