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Rally dei bond greci che trascinano i Btp e Deutsche Bank sotto esame

La svolta conservatrice della Grecia dà la spinta ai bond, mentre i mercati temono una Fed meno generosa sui tassi – Oggi il test della Borsa alla maxi-pulizia di Deutsche Bank

Inizio di settimana contrastato, in attesa della risposta dei mercati al piano di ristrutturazione annunciato da Deutsche Bank. A mettere un’ipoteca sul rally delle Borse sono i dati sull’occupazione Usa, così brillanti da mettere in discussione il taglio dei tassi Fed. In questa cornice si inquadra la decisione di Morgan Stanley di ridurre l’esposizione in azioni, giudicate troppo care, dei propri portafogli. I mercati asiatici si muovono così in rosso.

IN FORTE RIBASSO TOKYO E HONG KONG

Tokyo lascia sul terreno un punto percentuale. Più pesante il calo degli indici cinesi: il Csi 300 di Shanghai e Shenzhen perde il 2,2%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1,5%. Non hanno effetto le parole di Larry Kudlow, il consigliere economico di Donald Trump, che ha confermato la ripresa dei colloqui sui dazi in settimana

In ritirata il Kospi coreano (-1,8%), sensibile agli effetti sui chip della guerra commerciale.

Poco mosso il dollaro rispetto a yuan e yen: i mercati aspettano l’imminente intervento del governatore della Bank of Japan Kuroda. Il T Bond Usa tratta al 2,02%.

SI SCALDA IL PETROLIO, TRACOLLA LA LIRA TURCA

L’oro è tornato sotto quota 1.400 dollari l’oncia venerdì, per effetto del ridimensionarsi delle aspettative di stimoli monetari, con un calo dell’1,3%. Stamattina è a 1.398 dollari.

Si scalda ulteriormente la tensione sul fronte iraniano. Teheran ha ripreso le operazioni di arricchimento dell’uranio e ha annunciato che presto cancellerà gli altri effetti dell’accordo del 2015 denunciato da Washington. L’Iran ha lanciato anche un nuovo ultimatum ai Paesi europei, stabilendo altri 60 giorni di tempo come nuova scadenza per i colloqui diplomatici, altrimenti ci sarà una “terza tappa” nel processo di superamento dei limiti di sicurezza. Il brent tratta stamane a 64,39 dollari al barile.

Domani l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani incontrerà Donald Trump alla Casa Bianca. Tra i temi dell’incontro, anche le crescenti tensioni tra Washington e Teheran.

Cade la lira della Turchia (cross a 5,75 da 5,62) dopo che il governo ha licenziato il governatore della banca centrale Murat Cetinkaya, al suo posto, Erdogan, ha messo quello che fino a sabato mattina era il vicegovernatore.

DB SI RITIRA DA LONDRA E NEW YORK: TAGLIATI 20 MILA POSTI

L’euro è stamane in lieve rialzo, a 1,122 su dollaro, dopo il -0,7% di venerdì.

Non mancano di sicuro le novità sullo scacchiere del Vecchio Continente. A muovere le acque sarà innanzitutto Deutsche Bank, che ha annunciato la più gigantesca ristrutturazione della storia bancaria, ovvero la clamorosa rinuncia alla sfida ventennale alla leadership delle banche americane. Il piano dell’istituto prevede la creazione di una bad bank a cui conferite asset ad alto rischio per 74 miliardi. Una parte dei costi dell’operazione (3 miliardi di euro sui 7,4 miliardi da spesare entro il 2022) graverà sui conti del trimestre, che chiuderà in rosso per 2,8 miliardi. La banca rinuncerà a competere con i colossi di Wall Street come banca di investimenti. È previsto il taglio 18 mila dipendenti, concentrato nelle attività Usa e nella banca d’affari londinese.

La novità cade in un momento di grandi cambiamenti nell’industria del denaro, sotto la pressione del calo dei tassi in attesa delle decisioni della Bce del prossimo 25 luglio.

In mattinata due altri dati price sensitive in arrivo dalla Germania: produzione industriale e bilancia commerciale, particolarmente attesi dopo i segnali di frenata della locomotiva dell’economia europea.

BOND GRECI IN RALLY, BTP AL TRAINO

Di grande rilievo anche la svolta di Atene. La vittoria del centro-destra è stata superiore al previsto: la formazione di centrodestra ha raggiunto il 39,8% dei voti e ottiene così la maggioranza assoluta in Parlamento. Il leader del partito, Kyriakos Mitsotakis, è il nuovo primo ministro greco. Il premier uscente Alexis Tsipras ha già ammesso la sconfitta: Syriza ha ottenuto il 31,5% dei voti. Il voto potrebbe innescare nuovi acquisti sui titoli greci, già protagonisti di un balzo spettacolare e, di riflesso, a favorire la rincorsa dei bond più fragili, compresi i Btp, in pratica gli unici a garantire ancora un rendimento positivo dai cinque anni in su.

ARRIVA IL RATING DI DBRS, NUOVE ASTE DEL TESORO

Iniziano intanto le aste di metà mese del Tesoro. Mercoledì 10 il ministero dell’Economia metterà a disposizione degli investitori 6,5 miliardi di euro di Bot 12 mesi. Stasera sarà comunicato l’ammontare dell’offerta a medio-lungo termine di giovedì 11.

Venerdì a Borse chiuse l’agenzia Dbrs aggiornerà il rating Italia. In mattinata si terrà l’assemblea annuale dell’Abi e sarà pubblicato il bollettino economico della Banca d’Italia.

FMI, LA FRANCIA CHIEDE UN DG EUROPEO

Non si è ancora chiusa la partita delle nomine europee, ma già si tratta sul nuovo direttore del Fmi. Oggi i ministri delle finanze dei Paesi dell’Eurozona si riuniranno a Bruxelles per l’Eurogruppo. Sul tavolo, la discussione della nomina di Christine Lagarde come nuovo governatore della Bce e la scelta del candidato dell’Ue per guidare il Fondo monetario internazionale. Secondo il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il ruolo dovrebbe essere ricoperto da un europeo.

POWELL SOTTO I RIFLETTORI. IN ARRIVO I DATI SULL’INFLAZIONE

Sale intanto l’attesa per le mosse delle Federal Reserve. Dopo il forte incremento dell’occupazione Usa (224mila nuovi posti, sopra le stime degli economisti e in netto recupero rispetto al dato precedente, +72mila) i mercati hanno ridimensionato le attese per un rapido e robusto taglio del costo del denaro da parte della Fed: nella riunione di fine mese, secondo il consenso, non si parlerà di un calo di 50 punti base e si fa più incerta l’ipotesi di un taglio di 25 punti base. 

Ma, soprattutto dopo il pressing di Donald Trump, non è certo diminuita l’attesa per le audizioni parlamentari del presidente della Banca centrale, Jerome Powell. La prima è fissata per domani.

Da seguire anche il dato sull’inflazione statunitense che sarà diffuso giovedì, l’ultimo tassello decisivo per capire l’orientamento della Fed.

A SAN VALLEY IL SUMMIT DEI BOSS DEI MEDIA

Da segnalare in settimana il media summit di Sun Valley, Idaho, che ogni anno riunisce i big boss dell’industria della comunicazione e dello spettacolo: spesso gli affari più importanti sono stati progettati in questa occasione. Tra i partecipanti Rupert Murdoch, Jeff Bezos, Tim Cook e i due grandi rivali: Reed Hastings di Netflix e Bob Iger di Walt Disney. È prevista la presenza di John Elkann.

IN ARRIVO I CONTI DI BOEING E LEVI’S STRAUSS

Tra i bilanci della settimana figurano PepsiCo, Delta Airlines e Levi’s Strauss. Domani l’attenzione sarà concentrata però sui conti di Boeing.

La Borsa di Milano si è fermata venerdì dopo sei sedute consecutive di rialzo. La settimana ha chiuso con un guadagno del 3,6%, molto meglio del +1,4% messo a segno nello stesso periodo dall’indice EuroStoxx 50.

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