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Prysmian pensa a M&A, utili 2014 in calo

Il risultato operativo adjusted si è attestato a 365 milioni (-21,5%) – L’utile netto adjusted è calato del 32%, a 186 milioni – Bene l’andamento dei cavi sottomarini.

Prysmian pensa a M&A, utili 2014 in calo

Prysmian chiude i conti del 2014 con margini e utili in calo a causa dei problemi sul progetto Western Link, ma conferma il dividendo dell’anno precedente, guarda al M&A e punta sui cavi sottomarini.

Il risultato operativo adjusted si è attestato a 365 milioni (-21,5%). L’utile netto adjusted è calato del 32%, a 186 milioni. I ricavi sono saliti dell’1,8%, a 6,84 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted è sceso del 17%, a 509 milioni. Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,42 euro per azione, invariato rispetto all’esercizio precedente.

L’indebitamento finanziario netto è sceso a 802 milioni, rispetto agli 1,292 miliardi al 30 settembre scorso. Prysmian, inoltre, ha generato cassa per 400 milioni (prima delle variazioni del capitale circolante netto).

“E’ presto per dirlo, ma credo che nel 2015 potremo essere nelle condizioni di guardare a certe operazioni di M&A – ha detto l’ad Valerio Battista –. Saranno valutate eventuali opportunità”.

A livello settoriale, l’ad ha posto l’accento sull’andamento brillante dei cavi sottomarini: il portafoglio ordini, che comprende anche i cavi ad alto voltaggio, a fine 2014 ammontava a circa 2,8 miliardi. Nei sottomarini, ha aggiunto, dopo il caso WL “non voglio prendere nessun rischio significativo per margini bassi”.

Oggi, a metà mattina, il titolo in Borsa di Prysmian guadagna un punto percentuale, a 17,77 euro. 

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