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Progetto Donne e Futuro espone “antichi menù” al Milano Food City 2019

L’evento è stato creato e realizzato da Cristina Rossello, ideatrice e presidente di Progetto Donne e Futuro, meglio nota come patrimonialista di importanti famiglie e da sempre impegnata personalmente con iniziative per tutela dei diritti delle donne, dei bambini e anziani, ma anche in altri settori come la cultura e lo sport. Iniziative portate avanti con particolare cura e molta discrezione al punto da essere riconosciuta e apprezzata come “avvocato filantropo”.

Progetto Donne e Futuro espone “antichi menù” al Milano Food City 2019

Progetto Donne e Futuro anche quest’anno partecipa a Milano Food City, evento organizzato dal Comune di Miilano che si terrà dal 3 al 9 maggio 2019. Una settimana ricca di iniziative dedicate al cibo con eventi, degustazioni, ma anche appuntamenti di arte, cultura e solidarietà rivolti ai cittadini, turisti, professionisti e famiglie.

Progetto Donne e Futuro, associazione no profit è stata creata dall’avvocato Cristina Rossello nel 2007 e si propone di premiare giovani talenti che meritano l’opportunità di un inserimento rapido e facilitato nel mondo del lavoro attraverso il riconoscimento di borse di studio e l’inizio di un percorso di tutoraggio e mentoring. Prevede che ciascuna delle premiate venga affidata a una madrina, figura rappresentativa ed esperta individuata nel rispettivo campo di attività, capace di guidare e spronare le giovani premiate, riconoscendone e promuovendone il valore e il talento specifici attraverso l’individuazione dei migliori percorsi di immissione nel mondo del lavoro e delle più favorevoli opportunità di stage o di sbocchi professionali in un percorso di mentoring e tutoraggio. Ad oggi le borse di studio assegnate che hanno completato il percorso formativo sono 115 e altre sono in fase di analisi da parte della commissione tecnico-scientifica costituita al riguardo.

L’evento creato dall’associazione e realizzato per Milano Food City 2019 porta il titolo “Ephemera Food. Menus and antique share certificates: arts and graphics (II)vede l’esposizione di oltre 400 menù antichi in due diverse sedi. Nella prima, in Via San Tomaso 6 con 264 menù italiani ed internazionali di maggior pregio storico e nella seconda, in via San Maurilio 4, con 143 più dedicati alla città di Milano e selezionati soprattutto per caratteristiche artistiche e la grafica, che rappresentano uno dei segni distintivi dei menù nelle varie epoche.

Un evento articolato che contempla Workshops per l’allestimento di esposizioni e mostre; dimostrazioni delle tecniche più evolute per l’archiviazione di collezioni private; esercitazioni pratiche sui sistemi di archiviazione e custodia delle collezioni e dei documenti storici; incontri con illustri curatrici d’opere e storiche dell’Arte.
La città di Milano ha premiato l’iniziativa con il suo importante patrocinio. I cicli di incontri, di seminari e di mostre si susseguono nell’intera settimana.

Lavori di studio, di ricerca, di raccolta e di valorizzazione di documenti storici come questo esempio di collezione privata di oltre 2500 menù in esposizione possono costituire sbocchi inesplorati e interessanti per l’impiego dei giovani, nonché percorsi di crescita mirati alla cultura, alla storia e agli svariati impieghi delle nuove tecnologie.

Occasioni come queste – dichiara Cristina Rossello – possono indurre anche curiosità per il passato e interesse per le radici, non solo familiari, ma urbane anche educando al rispetto per la tenuta e la conservazione dei beni consentendo ai giovani di imparare a capire nella pratica anche il valore e l’importanza delle pubblicazioni, dei libri, della documentazione storica e il significato più profondo del patrimonio culturale e della sua valorizzazione.
Invero questi sono filoni ancora poco coltivati, senza risorse e quindi abbandonati a se stessi, ma iniziative come questa – trovando poi l’importante riscontro raggiunto – possono integrare qualche lacuna e vanno curate per le nuove generazioni che, tra l’altro, mostrano grande interesse per tali temi”.


La collezione presentata da Progetto Donne e Futuro sottolinea una componente fondamentale dell’arte culinaria ed è costituita da tutti quegli elementi culturali che intervengono nella preparazioni dei cibi, nelle loro tradizioni e innovazioni. Non si può dimenticare che la cultura culinaria è andata a pari passo con la storia dell’umanità, l’evoluzione e il cambiamento della nostra società. Oggi, dopo anni in cui l’attenzione per la buona cucina aveva lasciato posto a metodi standardizzati da una società industrializzata, diventa indispensabile ridefinire il concetto di tale cultura e perciò ecco l’importanza di valorizzare quei documenti “menù antichi” che hanno segnato la tradizione nei secoli.

Con questa ultima mostra, Progetto Donne e Futuro, nel pensiero fortemente voluto di Cristina Rossello, si apre una nuova strada al concetto di filantropia. Filantropia intesa come motore di cambiamento e azione strategica e calata sulle esigenze della società contemporanea. Ecco che la formazione rivolta ai giovani in seno a progetti precisi, può diventare una preziosa valorizzazione non solo del capitale umano ma bensì dell’intero patrimonio culturale, sociale ed economico di ogni singolo Paese. In questa ottica, ecco che donare significa produrre cambiamento.


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