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Produzione industriale migliora ma le Borse piangono. Btp ai minimi dopo l’asta, spread a 203

Sale la produzione industriale nell’Eurozona ma le Borse sono in rosso aspettando l’inflazione Usa. Leonardo miglior Blue Chip

Produzione industriale migliora ma le Borse piangono. Btp ai minimi dopo l’asta, spread a 203

Tra venti di crisi politica e tensioni sul fronte del gas Piazza Affari inanella una nuova seduta in rosso, confermandosi l’anello debole tra i listini europei con un ribasso pari alle 14 allo 0,88%. Le altre Borse dell’Europa proseguono sotto la parità, ma sopra i minimi dell’apertura grazie anche ai dati migliori del previsto della a produzione industriale della zona euro aumentata a maggio grazie alla forte crescita della produzione di beni strumentali e di beni di consumo non durevoli (+0,8%). Gli occhi restano puntati sull’evento clou della giornata: l’inflazione USA di giugno, che verrà pubblicato nel primo pomeriggio alle 14.30 ora italiana.

Indici di Borsa Milano e Europa

L’indice principale di Milano segna un ribasso pari allo 0,8%, poco sotto gli altri listini leader del Vecchio Continente. A Francoforte il Dax segna -0,7%. L’inflazione nel mese di giugno in Germania è cresciuta in linea con le attese. L’indice dei prezzi al consumo ha segnato un rialzo dello 0,1% su base mensile e del 7,6% su base annua. L’indice armonizzato è sceso invece dello 0,1% su base mensile ed e’ cresciuto dell’8,2% su base annua.

Deutsche Telekom perde l’1,5% dopo che la spagnola Cellnex ha detto di non essere più interessata all’acquisto di una partecipazione nell’unità di torri per le telecomunicazioni di Deutsche Telekom, lasciando così campo libero ad un’offerta concorrente da parte di un consorzio guidato da Kkr per un affare di circa 18 miliardi di euro. Intanto Cvc ha smentito la notizia di un rilancio dell’offerta per l’acquisizione di una quota minoranza di Tim Enterprise. Il titolo dell’ex incumbent italiano avanza dello 0,64%, secondo solo a Campari +0,73% nella graduatoria della Borsa italiana. 

Riflettori concentrati sull’inflazione Usa

Gli economisti prevedono un’accelerazione all’8,8% su base annua da +8,6% di maggio, sarebbe il dato di picco degli ultimi 40 anni. Un dato superiore alle attese darebbe probabilmente l’opportunità alla Federal Reserve di aumentare aggressivamente i tassi di interesse. La Fed ha aumentato i tassi di oltre 75 punti base nel suo ultimo vertice. Il consenso si aspetta un incremento di pari importo il prossimo 27 luglio. I future di Wall Street sono in lieve rialzo. 

Il cross euro dollaro oscilla poco sopra la parità, sui minimi dal 2002. La Bce sta monitorando l’andamento dell’euro, nella consapevolezza che la debolezza della moneta unica può ulteriormente alimentare l’inflazione, già a livelli record. Lo ha detto François Villeroy, presidente della Banque de France, membro del consiglio della Banca Centrale. L’euro debole “è una buona notizia per le esportazioni – ha sottolineato – ma sfortunatamente aumenta anche un po’ l’inflazione”. 

Mercato obbligazionario poco mosso

Il Treasury Note a dieci anni è a un rendimento del 2,96%. Bund tedesco a 1,15%. Ul Btp decennale a tratta a 3,14%, sui minimi da fine maggio. Il Tesoro ha collocato 7 miliardi di Btp scadenza 3, 7 e 15 anni, con rendimenti in calo per le prime due tipologie. Sono stati venduti 3,25 miliardi di titoli scadenza 2025 con un rendimento di 1,84%, in calo di 120 punti base dalla precedente asta. I Btp scadenza 2029 sono stati 2,5 miliardi, con un rendimento del 2,76%, in calo di 99 punti base. I Btp scadenza 2038 sono stati collocati per 1,25 miliardi a un rendimento lordo del 3,45%.

Lo spread oscilla attorno a i 200 punti in attesa degli sviluppi della crisi.

Si ridimensiona anche la frenata del petrolio: il Brent e WTI rimbalzano dell’1% dopo il -7% di ieri che ha spinto entrambe le tipologie al di sotto dei 100 dollari il barile sui timori di un rallentamento della domanda globale. 

Gas Naturale USA+2% a 6,30 dollari. Il Gas in Europa sale del 2%. 

Titoli in vista a Milano

A Milano è in rosso Enel -1,45% scivolata sui minimi da 12 mesi. I principali operatori internazionali si sono ritirati dal processo di offerta per il distributore di energia elettrica brasiliano di proprietà di Enel, lasciando due aziende locali a competere testa a testa per l’asset. 

In Piazza Affari prosegue la frana di Saipem -42%. In forte ribasso nella mattinata Leonardo che è stata anche sospesa per eccesso di scostamento al ribasso, dal +3% di martedì. Non sono chiare le ragioni della frana. Leonardo resta la miglior blue chip da inizio anno con un progresso del +57% circa, un dato che si confronta con il -21% del FTSEMIB.

Brunello Cucinelli +3%, ha migliorato la guidance sui ricavi del 2022 dopo un balzo delle vendite del secondo trimestre, la miglior performance di sempre. Tra i titoli minori Somec +3& dopo +3% legato ad un nuovo ordine a New York da 40 milioni di euro.

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