Condividi

Prestiti Ue-Bei: 24 miliardi per ricerca e innovazione in 7 anni

La Banca europea per gli investimenti e la Commissione europea hanno lanciato insieme una nuova generazione di strumenti finanziari e servizi di consulenza per consentire alle imprese grandi e piccole di tutta Europa d’investire, nell’arco dei prossimi sette anni, 24 miliardi di euro in ricerca e innovazione.

Prestiti Ue-Bei: 24 miliardi per ricerca e innovazione in 7 anni

L’obiettivo è molto (troppo?) ambizioso. “Portare entro il 2020 al 3% del prodotto interno lordo europeo il totale degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo”, dichiara Máire Geoghegan-Quinn, commissaria europea per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza. Una sfida da far tremare i polsi, che vede impegnati congiuntamente il gruppo Banca europea per gli investimenti e la Commissione europea. Che, insieme, hanno lanciato una nuova generazione di strumenti finanziari e servizi di consulenza per consentire alle imprese grandi e piccole di tutta Europa d’investire, nell’arco dei prossimi sette anni, 24 miliardi di euro in ricerca e innovazione. Una gran bella somma che, assicurano i promotori dell’iniziativa, potrà attivare investimenti aggiuntivi per altri 24 miliardi. Il che comporterebbe che il totale delle risorse messe in circolo in Europa in conseguenza di questa iniziativa arriverebbe nell’arco dei sette anni a 48 miliardi. 

All’origine di “InnovFin, EU Finance for Innovators” (questo è il nome attribuito all’iniziativa) c’è la crescente preoccupazione per un andamento economico ancora sostanzialmente stagnante, che la persistente difficoltà di accesso al credito certamente non aiuta. “Su scala mondiale – sottolinea la commissaria – l’Unione europea è in ritardo per quel che riguarda gli investimenti in innovazione da parte delle imprese. Perciò dobbiamo incoraggiare le banche ad accordare prestiti per questo genere di progetti e al tempo stesso è necessario aiutare le aziende dotate di una forte intensità di ricerca ad accedere ai finanziamenti”.

“In un’Europa che necessita di una crescita economica durevole perché i suoi cittadini possano conservare l’attuale tenore di vita e aver garantite la protezione sociale e l’occupazione, è indispensabile investire in innovazione”, afferma il vicepresidente della Bei Philippe de Fontaine Vive. L’innovazione quindi è considerata concordemente dalla Bei e dalla Commissione la chiave più efficace per far ripartire la crescita, e con questa l’occupazione, e per facilitare la riapertura dei rubinetti del credito.

Rispetto agli interventi più recenti attivati dalla Banca europea per gli investimenti, di sostegno alle piccole e medie aziende, quest’ultimo si caratterizza non soltanto per l’entità complessiva dei fondi messi a disposizione ma anche poiché ad esso potranno accedere anche le imprese di più grandi dimensioni. Più in particolare, lo strumento specifico, chiamato “InnovFin large projects”, potrà ammontare da un minimo di 25 a un massimo di 300 milioni di euro, che saranno erogati direttamente dalla Bei.

Un altro prodotto che sarà messo in campo dalla Bei, denominato “InnovFin midcap guarantees”, è indirizzato alle imprese che occupano fino a 3.000 dipendenti. L’ammontare di un prestito per le aziende di questa categoria dimensionale va da un minimo di 7,5 milioni a un massimo di 25 milioni.

Per quanto concerne poi le piccole imprese innovative e le medie di taglia ridotta (con un’occupazione massima di 499 persone), il prodotto “InnovFin SME Guarantees” offre garanzie per finanziamenti di importo fra 7,5 e 25 milioni. E infine ‘”InnovFin Advisory” punta dichiaratamente alla realizzazione di progetti di grandi dimensioni e al tempo stesso la messa in campo di garanzie a tutela sia di chi concede il prestito sia di chi ne è il beneficiario.

Commenta