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Premafin dice addio ai Ligresti: ecco il nuovo Cda targato Unipol, Stefanini presidente

Il nuovo presidente è il numero uno di Ugf, Pierluigi Stefanini – Jonella Ligresti non rinuncia al diritto di recesso: l’Opa obbligatoria di Unipol sulle quote di minoranza di Premafin sarebbe “assolutamente benvenuta” – Paolo annuncia ricorso contro nomina di consiglieri in conflitto d’interessi – Roberto Giay verso la poltrona di ad.

Premafin dice addio ai Ligresti: ecco il nuovo Cda targato Unipol, Stefanini presidente

Cala il sipario sull’era Ligresti nel Cda di Premafin. L’assemblea degli azionisti ha eletto oggi il nuovo consiglio d’amministrazione targato Unipol, dopo che il gruppo bolognese è salito all’80,928% nel capitale della compagnia attraverso l’aumento di capitale riservato sottoscritto a luglio.

La famiglia Ligresti si è comunque aggiudicata un consigliere (Luigi Reale), tratto dalla lista di minoranza presentata dalle due finanziarie Canoe Securities (che fa capo a Giulia Maria Ligresti) e Limbo Invest (del fratello Paolo), entrambe titolari dell’1,974% di Premafin.

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Premafin guadagna oltre due punti, mentre quello di Unipol lascia sul campo lo 0,30%. 

Complessivamente, i nuovi consiglieri sono 13, di cui 3 donne (come imposto dalle norme sulle quote rosa). Ecco i 12 nomi di Unipol: oltre al nuovo presidente Pierluigi Stefanini (che è anche il numero uno di Unipol gruppo finanziario) figurano nella lista Piero Collina, Carlo Cimbri, Roberto Giay, Marco Pedroni, Ernesto Dalle Rive, Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Rossana Zambelli e Silvia Cipollina. 

Il Cda si riunirà “nei prossimi giorni – ha detto il neo consigliere Giay, che secondo indiscrezioni stampa è destinato alla poltrona di amministratore delegato -. Oggi rientriamo alla base e poi il nuovo presidente Stefanini deciderà la data in cui fissare la data del consiglio”. 

Alla svolta i membri della famiglia Ligresti hanno reagito in modi differenti. Nel corso dell’assemblea, Jonella ha fatto sapere che un’eventuale Opa obbligatoria di Unipol sulle quote di minoranza di Premafin sarebbe “assolutamente benvenuta”

In sostanza, i Ligresti non rinunciano al diritto di recesso: “Sento la necessità di chiarire che verrà fatto quanto necessario per il rispetto degli impegni presi con i soci di minoranza per la liquidazione delle quote in Premafin, trattandosi di impegni leciti, validi ed efficaci”, ha detto ancora Jonella. 

Unipol e Premafin a fine giugno scorso avevano però concordato l’esclusione dei Ligresti dalla manleva e dal diritto di recesso (inizialmente previsti dagli accordi), come richiesto da Consob per concedere l’esenzione dall’Opa obbligatoria. 

Ben più agguerrito della sorella, Paolo Ligresti: “Faremo lavorare gli avvocati”, ha tuonato annunciando l’intenzione di impugnare le delibere. La contestazione si riferisce alla nomina da parte Unipol, nel Cda di Premafin, di propri consiglieri, che dunque lavoreranno in palese conflitto d’interessi. L’assemblea ha infatti deciso di esonerare gli amministratori dal divieto di concorrenza. 

Infine, oggi è stato anche il giorno del commosso addio a Premafin di Giulia Maria Ligresti. “Sono presidente della società da quasi dieci anni – ha detto -. Con i miei collaboratori, molti dei quali sono qui presenti, abbiamo vissuto battaglie importanti. Questa, purtroppo, è andata così”. 

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