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Poste Italiane, la trimestrale batte le attese: c’è l’acconto sul dividendo 2022. E il titolo svetta a Piazza Affari

La trimestrale di Poste Italiane batte le attese e rivede al rialzo la guidance per il 2022. C’è l’acconto sul dividendo 2023 di 0,21 euro con pagamento previsto il 21 novembre

Poste Italiane, la trimestrale batte le attese: c’è l’acconto sul dividendo 2022. E il titolo svetta a Piazza Affari

Poste Italiane batte il consenso: meglio delle attese i ricavi e più bassa del previsto l’incidenza dei costi. Per il terzo trimestre 2022, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha registrato ricavi pari a 2,9 miliardi di euro, +4,3% (8,7 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, +3,6% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2021). Nei nove mesi risultato operativo record a 2,1 miliardi e la stima per il 2022 passa da 2 a 2,3 miliardi. E, grazie a questi risultati, Poste annuncia un acconto sui risultati 2022 di 0,21 euro dopo che nel novembre scorso era stato deliberato un importo come prima tranche pari a 0,185 euro (+14%) cui si era aggiunto il saldo di 0,405 euro a giugno scorso per un totale sul 2021 di 0,59 euro. Il dividendo sarà staccato il 21 novembre.

Dopo i conti, il titolo svetta a Piazza Affari e guadagna il 2,95% a 9,63 euro.

Risultato operativo record: +17%

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 663 milioni di euro, +17% su base annua (2,1 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, +27,2%), al di sopra dell’obiettivo previsto nella guidance iniziale per l’intero esercizio 2022, con contributi positivi da tutti i settori. L’utile netto è stato pari a 461 milioni di euro, in crescita del 15% (pari a 1,4 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, +21,4%). il consensus di Bloomberg era 413 milioni.

A fine settembre 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 2,87 miliardi di euro, rispetto ai 7,16 miliardi di inizio anno.

Poste Italiane: crescita su tutte le linee di prodotto

I ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione sono stati pari a 843 milioni di euro, -0,9% (2,6 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, -1,3%), con il recupero dei ricavi dei pacchi che mitiga il declino storico dei ricavi da corrispondenza.

I ricavi dei servizi finanziari sono stati pari a 1,4 miliardi di euro, -1,4% (4,3 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, +2,2%), con una minore gestione proattiva del portafoglio compensata da una solida crescita del margine di interesse. I ricavi dei servizi assicurativi sono stati pari a 500 milioni di euro, in crescita del +23,9% (+8,6% nei primi nove mesi dell’anno a 1,6 miliardi). I ricavi da pagamenti e mobile pari a 297 milioni di euro, +34,8% (779 milioni nei primi nove mesi dell’anno, +25,7% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Aggiornata la guidance 2022

“Sulla base di questi solidi risultati e fiduciosi che la nostra implementazione del Piano 24SI stia procedendo nella giusta direzione, abbiamo aggiornato la nostra guidance sul risultato operativo del 2022″, ha detto l’Ad del Fante. La società ha rivisto al rialzo la guidance per l’anno 2022: EBIT previsto a 2,3 miliardi di euro, pari a più del doppio del livello raggiunto nel 2017. Inoltre, i solidi risultati supportano la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,210 euro, relativo ai risultati 2022, con pagamento previsto il 23 novembre.

Del Fante: “Performance finanziaria solida nel terzo trimestre”

“Grazie al continuo slancio, alla crescita del business in tutte le divisioni del Gruppo e alla positiva implementazione del piano industriale 24SI Plus, Poste Italiane ha realizzato una nuova performance finanziaria solida nel terzo trimestre, con ricavi in forte aumento su base annua e un risultato operativo (EBIT) record nei primi nove mesi dell’anno, pari a quasi il doppio rispetto al 2017″, ha commentato l’amministratore delegato.

“La chiave del nostro successo risiede nell’attivazione di motori per la crescita all’interno di ciascuna business unit, assicurando al contempo una continua razionalizzazione dei costi, con l’obiettivo di disporre della flessibilità necessaria per meglio adattarsi ad un contesto macroeconomico in evoluzione”, ha concluso il top manager.

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