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Popolare Vicenza e Veneto Banca: ora la Bce chiede 6,4 miliardi

Secondo la nuova stima dell’istituto centrale, riportata da Bloomberg, i 5 miliardi inizialmente previsti non basterebbero più – Ieri a Bruxelles l’incontro per trovare un accordo sulla ricapitalizzazione, ma occorre agire in fretta. Salgono a 1,5 miliardi le perdite 2016 di Veneto Banca

Popolare Vicenza e Veneto Banca: ora la Bce chiede 6,4 miliardi

Per il salvataggio di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza potrebbero servire circa 6,4 miliardi di euro. A dirlo sarebbe la nuova stima della Bce, riportata da Bloomberg, secondo cui i 5 miliardi originariamente previsti per salvare i due istituti veneti non basterebbero più alla luce dei nuovi conti delle banche.

Un nuovo conto che guasta, almeno in parte, lo spiraglio di luce che si è aperto dopo l’incontro a quattro che si è svolto ieri a Bruxelles tra l’Antitrust della Ue, la Vigilanza della Bce, il Tesoro e la Banca d’Italia. Alla fine della riunione, da tutti giudicata soddisfacente, un portavoce della Commissione europea ha detto che per la ricapitalizzazione delle due banche venete una “soluzione è possibile nelle prossime settimane”. Naturalmente bisogna ancora trovare la quadra tra le diverse esigenze ma per lo meno si intravede una luce in fondo al tunnel.

Il fatto che alla riunione di Bruxelles abbia preso anche la Vigilanza europea della Bce lascia pensare che Francoforte si stia orientando verso una dichiarazione di solvibilità delle due banche, che è preliminare al via libera all’aumento di capitale e all’ingresso del Tesoro come soluzione per il salvataggio e per scongiurare il ricorso al bail-in, che peserebbe sulle spalle di azionisti, obbligazionisti e, in ultima analisi, anche correntisti sopra i 100 mila euro.

Come le stesse banche venete vanno ripetendo da giorni, il tempo però è vitale e per evitare il naufragio ne resta davvero poco perché le perdite dei due istituti crescono e sono sempre più imponenti. Ieri Veneto Banca ha ufficialmente certificato di aver perso nel 2016 la bellezza di un miliardo e mezzo, di cui 1,3 per rettifiche conseguenti a perdite su crediti. Una perdita inferiore a quella della Popolare di Vicenza (1,9 miliardi di euro) ma quasi doppia di quella accusata l’anno precedente, quando la banca di Montebelluna perse “solo” 881 milioni.

Tornando alle stime svelate dalla Bce, la solvibilità della banca – ovvero il rispetto dei minimi patrimoniali – è la condizione fondamentale richiesta dalla banca centrale europea per valutare l’ammissibilità di una banca agli aiuti di Stato. L’altra condizione riguarda l’accessibilità ovvero il fatto che la banca abbia capitale privato sufficiente a fare fronte alle perdite future già previste o prevedibili, restando comunque al di sopra del 4,5% chiesto dalla Bce. Come si è detto, stanno andando avanti negoziazioni costruttive tanto che la Bce ha lasciato filtrare la possibilità di una soluzione positiva nell’arco di qualche settimana.

Le due banche venete hanno già ricevuto 3,5 miliardi da Atlante (inclusa la ricapitalizzazione di emergenza di 2,5 miliardi a giugno). Il Fondo ha poi assicurato una ulteriore iniezione di capitale di 938 milioni in gennaio in attesa del futuro aumento di capitale.

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