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Pistacchio di Bronte DOP: la scommessa dolciaria di Pistì in Sicilia

L’avventura di due amici che da un laboratorio di dolci tipici siciliani creano un’azienda da 50 milioni di fatturato che esporta in 40 paesi. Il segreto: tradizione e innovazione, lavorazioni manuali e sostenibilità ambientale per un prodotto genuino espressione del territorio e delle sue tradizioni in grado di esaltare piatti salati e dolci.

Pistacchio di Bronte DOP: la scommessa dolciaria di Pistì in Sicilia

Quando materia prima e territorio fanno la differenza. È il caso del pistacchio di Bronte dell’azienda Antichi sapori dell’Etna (meglio nota come Pistì), un esempio delle eccellenze Made in Italy nel mondo. Lo stretto legame con il territorio siciliano fa di Pistì un brand che racchiude in sé innovazione, tradizione e artigianalità.

L’azienda nasce a Bronte, in provincia di Catania ai piedi dell’Etna, circa 20 anni fa. Due amici, Nino Marino e Vicenzo Longhitano, uniti da passione, creatività e ambizione decisero di dar vita a un piccolo laboratorio artigianale per la produzione di dolci tipici siciliani, come: torroni, panettoni, colombe, croccanti e cioccolato e molto altro ancora. Con un protagonista indiscusso: il pistacchio verde di Bronte DOP, frutto speciale che l’azienda coltiva e raccoglie nei suoi terreni. Dopo il debutto al “Cibus” di Parma, il consenso arriva alle stelle tanto che l’azienda inizia ad espandersi. Negli anni, l’Azienda è diventata un punto di riferimento per il territorio siciliano e grazie ai suoi alti standard di qualità e aritigianalità, Pistì dà lavoro a oltre 90 dipendenti, 220 nei periodi di alta produzione (con una forza lavoro per il 90% femminile).

In meno di cinque anni, il fatturato della società di Bronte ha avuto una crescita inarrestabile: da poco meno di 12 milioni di euro nel 2014 è passato a quasi 45 milioni nel 2019. Con una produzione totale intorno ai 35-40% dei pistacchi e con tanti progetti per il futuro. Neanche la crisi sanitaria ha fermato l’ascesa di Pistì, grazie alla Gdo e alla vendita online. Oltre l’investimento di nuovi terreni (per un totale di 120 ettari di pistacchieti posseduti), l’azienda ha programmato anche un investimento di 5 milioni di euro per la costruzione di nuovi laboratori. Attualmente i prodotti Pistì sono venduti in 41 paesi con un export che incide per il 35% sul fatturato.

Un’azienda perlopiù “rosa”, legata al territorio e all’eccellenza delle materie prime, con una grande attenzione per la sostenibilità ambientale: tutti i processi, dalla lavorazione al confezionamento, sono svolti a mano. Sono tutti motivi per cui l’Azienda brontese si è aggiudica l’ambizione premio “Imprese Vincenti 2020”, promosso da Intesa Sanpaolo. Molto attenta anche alla formazione, l’Azienda ha dato vita a due scuole: una di pasticceria e una di cultura agricola.

Il pistacchio verde di Bronte è un Presidio Slow Food e prodotto DOP che caratterizza molti dolci siciliani, come gelato, torroncini e biscotti secchi. Un frutto che nasce sopra i 300 metri di altitudine, noto anche come “Oro verde” in quanto la sua commercializzazione è molto preziosa per questi territori. La pianta richiede poche cure e nasce sui terreni lavici e rocciosi. La raccolta avviene tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.

Fiore all’occhiello è la crema di pistacchio Pistì (in cui viene utilizzato il 45% del miglior pistacchio), che si contraddistingue per un colore verde brillante, un profumo avvolgente e un sapore unico. Perfetta per esaltare i dolci più golosi. Il pesto di pistacchio Pistì, invece, è ideale per condire i primi piatti ma anche quelli a base di carne. La genuinità e l’artigianalità l’hanno reso famoso anche fuori i confini nazionali.

Pistacchio di Bronte DOP: proprietà benefiche

I pistacchi possiedono numerose proprietà nutrizionali benefiche per la salute. Ricchi di fibre e sali minerali, quali calcio, ferro, fosforo, potassio e magnesio. Questi ultimi favoriscono la circolazione sanguigna e contrastano il gonfiore. Inoltre, sono una fonte importante di proteine vegetali, antiossidanti e polifenoli che aiutano a proteggerci dai radicali liberi e prevengono l’invecchiamento precoce.

Tra i diversi tipi di frutta secca, sono considerati i più utili per tenere sotto controllo il colesterolo alto grazie ai grassi monoinsaturi contenuti in questo prodotto. Inoltre sono un’ottima fonte di vitamine del gruppo B ed E. Hanno anche ottime proprietà antinfiammatorie e favoriscono il buonumore, riducendo lo stress.

Secondo molti studi, il loro consumo aiuta a prevenire l’insorgere del diabete (specie quello di tipo 2), in quanto abbassano i livelli di zucchero nel sangue, migliorando la trasformazione del glucosio. Consigliati, soprattutto, in gravidanza grazie al contenuto di Omega 3, Omega 6 e acido folico. Sono un ottimo alleato di capelli e pelle, l’olio di pistacchio infatti combatte la secchezza cutanea.

Il pistacchio possiede un alto contenuto calorico (la dose giornaliera consigliata sono 30 grammi). Nonostante quanto si dice, i pistacchi non fanno ingrassare o meglio, se consumati nelle giuste quantità, aiutano a mantenere il peso forma perché donano un senso di sazietà. Meglio ancora se consumati al naturale, non salati e tostati poiché sono più calorici e dannosi per la linea.

Usi in cucina dell’Oro verde

È un alimento molto versatile in cucina, in grado di esaltare piatti salati e dolci ma anche da mangiare da solo al naturale. In particolare, i pistacchi di Bronte sono più dolci e aromatici, dato che non subiscono salatura o tostatura. Rinomato è il pesto di pistacchio, la cui innegabile bontà sconfina dalla Sicilia.  La farina e la granella si abbinano solitamente con la ricotta, besciamella o panna per condire la pasta. Ottimo anche con lo speck, il pesce o la carne. Solitamente, viene aggiunto intero alla mortadella per aromatizzarla o tritato nelle salse o intingoli.

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