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Pirelli: Premium sempre più forte, utile in crescita

Ricavi in aumento del 13,4% a 1.339,3 milioni di euro – Ulteriore rafforzamento del Premium: volumi in crescita del 15,3% e ricavi in aumento del 16%. – L’incidenza sui ricavi complessivi sale al 67,8%

Pirelli: Premium sempre più forte, utile in crescita

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha  approvato i risultati del gruppo al 31 marzo 2017.
 
I ricavi sono stati pari a 1.339,3 milioni di euro, con una crescita del 13,4% rispetto a 1.180,9 milioni del corrispondente periodo 2016 che è stata ancora una volta trainata dal focus sul segmento Premium e il suo positivo andamento. La crescita organica è stata pari all’8,4% ed esclude l’impatto dei cambi (+4%) e il consolidamento di Jiaozou Aeolus Car (+1%), la cui riconversione in marca Pirelli è già iniziata nell’ultimo trimestre 2016 al fine di accelerare lo sviluppo in Cina, area che sarà il motore della crescita a livello mondiale del segmento Premium.

Il trend dei ricavi ha beneficiato della forte crescita della componente price/mix (+5,5%, al massimo livello fra i competitors) dovuto in particolare al miglioramento del mix di vendita, grazie al successo dei prodotti alto di gamma, e agli aumenti di prezzo nei mercati emergenti.

I ricavi Premium sono cresciuti del 16% a quota 907,4 milioni di euro, rispetto ai 782,2 milioni del corrispondente periodo 2016. L’incidenza del Premium sui ricavi complessivi è aumentata ulteriormente raggiungendo il 67,8% del totale rispetto al 66,2% registrato nel primo trimestre 2016.

I volumi del segmento Premium hanno registrato una significativa crescita pari al 15,3% – che ha interessato tutte le Region attestandosi a livelli superiori al trend di mercato (+11%) – che ha sostenuto l’andamento dei volumi complessivi, aumentati nel periodo del 2,9%. La progressiva riduzione dell’esposizione sui segmenti a minore redditività, in particolare in Russia e Latam, ha portato, viceversa, a una flessione del 9,1% dei volumi non–Premium.

L’Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è stato pari al 31 marzo 2017 a 270,3 milioni di euro, in crescita del 3,4% rispetto ai 261,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2016.

L’Ebit Adjusted (risultato operativo ante oneri non ricorrenti, di ristrutturazione e ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA) è pari a 205 milioni di euro, in crescita di 1,4 milioni di euro rispetto ai 203,6 milioni del corrispondente periodo 2016. L’utilizzo delle leve interne quali il prezzo/mix, volumi ed efficienze ha permesso di compensare l’aumento del costo delle materie prime, l’inflazione dei costi (in particolare nei mercati emergenti), i maggiori ammortamenti e altri costi legati allo sviluppo del business.

L’Ebit margin Adjusted è stato pari al 15,3% rispetto al 17,2% al 31 marzo 2016 e riflette prevalentemente nuovi programmi che esprimeranno valore nel medio termine, oltre all’effetto dell’incremento delle materie prime. In particolare:

–  il sopracitato consolidamento delle attività di Jiaozou Aeolus Car in Cina;

–  il rafforzamento del posizionamento sul premium lungo tutta la catena del valore;

–  l’accelerazione della riduzione dell’esposizione nei segmenti a minore redditività;

–  l’avvio di nuove attività che intercettano nuovi bisogni del cliente finale quali la connettività e il ritorno al business bici attraverso il progetto Velo;

–  costi ‘una tantum’ di separazione dall’Industrial;

–   il gap temporale fra l’aumento dei prezzi su tutti i prodotti – a partire dal 1° aprile 2017 – rispetto all’incremento del prezzo delle materie prime.

Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 168,7 milioni (166,1 milioni di euro del corrispondente periodo precedente) e riflette oneri non ricorrenti e di ristrutturazione per 10,1 milioni di euro dovuti ai processi di razionalizzazione, ai costi relativi alle attività di riorganizzazione del segmento Industrial e 26,2 milioni di euro relativi agli ammortamenti di asset intangibili identificati in sede di PPA e derivanti dall’acquisto degli asset Pirelli da parte di Marco Polo.

Il risultato da partecipazioni è negativo per 3,1 milioni di euro (-42,5 milioni al 31 marzo 2016) e si riferisce principalmente al risultato pro quota della jv indonesiana PT Evoluzione Tyres.

Il risultato netto delle attività in funzionamento al 31 marzo 2017 è stato pari a 49,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 30,4 milioni di euro nel primo trimestre 2016. Il risultato riflette, oltre che il miglioramento del risultato operativo e del risultato da partecipazioni, anche minori oneri finanziari netti per 56,7 milioni di euro (pari a 77,0 milioni di euro nel primo trimestre 2017 rispetto ai 133,7 milioni di euro del primo trimestre 2016, su cui incidevano anche 25,4 milioni di euro legati all’estinzione del prestito obbligazionario US Private Placement). La riduzione degli oneri finanziari è principalmente riconducibile al calo del costo del debito (5,42% nel primo trimestre 2017 contro 5,98% nei primi tre mesi 2016).

Il flusso netto della gestione operativa al 31 marzo 2017 è stato negativo per 720,0 milioni di euro (-592,3 milioni nel corrispondente periodo 2016). Il dato riflette, tra l’altro, la crescita degli investimenti – a 98,3 milioni di euro dai 70 milioni di euro al 31 marzo 2016 – principalmente destinati all’incremento della capacità Premium in Europa e nell’area Nafta e al costante miglioramento del mix.

Il flusso di cassa ante dividendi e operazioni straordinarie è stato negativo per 881,7 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 838,3 milioni di euro del 2016. Il flusso di cassa totale è stato negativo per 612,4 milioni di euro (negativo per 779,0 milioni di euro nel 2016), e include l’effetto positivo per 269,3 milioni di euro derivante dalla finalizzazione della riorganizzazione industrial.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2017 è negativa per 5.525,2 milioni di euro (-4.912,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

A livello geografico, l’Apac ha registrato, insieme al Nafta, la redditività più elevata fra tutte le macroaree, mantenendosi a livelli twenties. I ricavi nell’area Apac, soprattutto grazie alla performance del Premium, sono aumentati del 26,6% rispetto al corrispondente periodo 2016. Escludendo gli effetti positivi dei cambi (+0,7%) e la variazione di perimetro derivante dal consolidamento di Aeolus Car (+3,2%) la crescita organica dei ricavi è stata pari a +22,7%. Il Nafta ha registrato un margine Ebit a livelli twenties, con una crescita dei ricavi del 16,5% (+13,7% escludendo l’effetto positivo dei cambi) grazie al buon andamento del Premium e del SuperPremium. L’Europa ha registrato una redditività a livelli mid-teens, con ricavi in crescita del 7,8% (+8,9% escludendo l’effetto negativo dei cambi), sostenuti dal positivo andamento del Premium. Il Meai ha registrato una redditività a livelli mid-teens, con ricavi complessivi in crescita del 2,4%.

In riduzione la redditività in Sud America (Ebit margin mid single-digit) per effetto principalmente di una riduzione delle vendite nel mercato argentino e delle continue azioni di miglioramento e di riconversione del mix. Nel corso del trimestre i ricavi sono cresciuti del 18,8% (-3,2% a livello organico eslcudendo i cambi e la variazione di perimetro).

Tale andamento riflette il proseguimento del focus sul mix, con la progressiva riduzione delle vendite sul segmento non premium, la destinazione di parte della produzione all’export verso il Nord America in considerazione della crescente domanda per i prodotti Premium Pirelli e la contrazione del mercato car in Argentina. La Russia ha registrato una crescita della profittabilità (Ebit margin high single digit rispetto a una marginalità negativa nel primo trimestre 2016). I ricavi complessivi sono cresciuti del 14,3%: escludendo l’impatto positivo dei cambi, i ricavi sono calati del 16,9%. Tale dinamica riflette la strategia di focalizzazione sui segmenti più profittevoli, con la progressiva riduzione della produzione e delle vendite dei prodotti di marca non Pirelli.

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