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Pirelli nomina nuovo Cda dopo Golden Power. Jiao Jian presidente

L’Assemblea degli azionisti di Pirelli ha nominato per il triennio 2023-2025 il nuovo board composto da 15 componenti, di cui 9 indipendenti

Pirelli nomina nuovo Cda dopo Golden Power. Jiao Jian presidente

Pirelli ha un nuovo Consiglio di amministrazione. L’Assemblea del colosso degli pneumatici ha nominato per il triennio 2023-2025 il nuovo board – composto da 15 componenti, di cui 9 indipendenti – dopo l’adozione del Golden Power da parte del governo italiano.

La prima riunione del nuovo cda è stata convocata per il giovedì 3 agosto per deliberare sulla governance della società e, in particolare, sulla nomina del vice presidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, e dell’amministratore delegato, Andrea Casaluci, su indicazione del socio Camfin.

Pirelli, Cda a 15 membri: Jiao Jian nominato presidente

La lista di maggioranza ha ottenuto il voto dall’83,82% del capitale presente e sono risultati eletti Jiao Jian (nominato presidente del consiglio di amministrazione al posto di Li Fanrong), Marco Tronchetti Provera, Andrea Casaluci, Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Alberto Bradanini Alberto, Michele Carpinelli, Domenico De Sole, Fan Xiaohua, Marisa Pappalardo e Tang Grace. Fanno inoltre parte del nuovo board Roberto Diacetti (indipendente), Paola Boromei (indipendente) Giovanni Lo Storto (indipendente) che sono stati tratti dalla lista di minoranza (votata da circa il 16,05% del capitale rappresentato in assemblea) presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali.

Scaduto il mandato del deputy ceo Bruno

Con la nomina del nuovo Cda, spiega una nota, scade per compiuto mandato la carica del deputy-ceo Giorgio Luca Bruno al quale non sarà riconosciuta alcuna indennità di fine carica. Al top manager alla fine dell’anno riceverà un Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) pari a circa 2,3 volte il compenso fisso annuo lordo per la carica (1,1 milioni di euro), oltre agli importi spettanti a titolo di compensi maturati sino alla data di cessazione dalla carica.

A tutela del know-how strategico e operativo del gruppo, prosegue il comunicato, Giorgio Luca Bruno rimarrà vincolato, per i due anni successivi alla cessazione della sua carica di Consigliere, a un patto di non concorrenza valido per i principali Paesi in cui Pirelli opera, a fronte di un corrispettivo – per ciascun anno di durata del vincolo – pari al 60% del compenso fisso annuo lordo sopra indicato, a cui va sottratta la quota erogata in costanza di rapporto a titolo di anticipo pari al 10% del compenso per ciascun anno di validità del patto. L’importo così dovuto sarà erogato dalla società a Bruno in 8 rate trimestrali posticipate a far data da ottobre 2023. Tra Tfr e patto di non concorrenza la cifra complessiva dovrebbe aggirarsi intorno a 3,8 milioni.

Infine, la nota sottolinea che, con la fine del mandato cesseranno anche i benefici non monetari attribuiti a Bruno, ad eccezione dell’auto aziendale che sarà mantenuta in uso per un periodo massimo di tre mesi. E che l’ormai ex deputy Ceo è titolare di 500 azioni Pirelli.

Pirelli: ok a politica remunerazione

L’assemblea ha anche approvato la politica sulla remunerazione relativa al 2023 e ha espresso il proprio parere favorevole alla relazione sui compensi corrisposti per l’esercizio 2022. Il compenso annuo lordo dell’intero Consiglio è stato fissato in massimi 2.500.000 euro. L’assise ha anche approvato l’adozione del Piano di incentivazione monetario triennale 2023- 2025 (Piano LTI) per il management del gruppo Pirelli e ha approvato la polizza assicurativa c.d. “Directors and Officers Liability Insurance”.

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