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Piazza Affari in rosso per le banche. Si salva il lusso

Milano (-0,25%) è stata oggi la peggiore Borsa d’Europa sotto il peso delle perdite dei maggiori titoli bancari – Unicredit cede il 2,4% e Banco Popolare il 2,3% – Sbandata per Mps (-13%) che conferma l’estrema volatilità dell’azione nell’ultima settimana dell’aumento di capitale – Bene Ferragamo (+2,1%) e Tod’s (+1,3%) – Si rafforzano euro e petrolio

Piazza Affari in rosso per le banche. Si salva il lusso

Il balzo della fiducia dei consumatori negli Usa spinge l’indice S&P a un nuovo record intraday. In Europa però la delusione per l’indice tedesco Ifo ha condizionato la seduta e i principali listini chiudono senza slancio: Parigi e Francoforte strappano rispettivamente un +0,06% e +0,17%, Londra cede lo 0,02% e Milano lo 0,28%. Lo spread Btp-bund chiude attorno ai 156 punti base. Dopo domani il Tesoro offrirà in asta 7,5 miliardi di Bot a 6 mesi, a fronte di scadenze per 8,8 miliardi. Stasera a mercati chiusi via XX Settembre comunica invece i dettagli delle aste a medio lungo di venerdì, nell’ambito delle quali dovrebbe essere lanciato il nuovo benchmark 5 anni prevede un’offerta fino a 5 miliardi di Btp quinquennali, fino a 3,5 miliardi di decennali e fino a 1,5 miliardi di Ccteu. Tornando alla Germania, l’indice Ifo, che monitora il clima di fiducia delle imprese tedesche, è sceso a giugno a 109,7 punti da 110,4 di maggio deludendo le attese che puntavano su un leggero calo a 110,3.

Negli Stati Uniti ha sorpreso la fiducia dei consumatori del Conference board che è salita a giugno a 85,2 punti, superando la rilevazione di maggio (82,2) e soprattutto le stime degli economisti, che avevano previsto una crescita più contenuta, a 83.6 punti. Balzo anche per la vendita delle case negli Usa, che a maggio è cresciuta del 18,4% battendo le stime degli analisti. Il dato registra un incremento del 19,6% su base tendenziale. Si tratta del maggior rialzo dal 2008. Cala invece oltre le attese l’indice sull’attività manifatturiera diffuso dalla Federal Reserve di Richmond che registra una flessione a 3 punti dai 7 di maggio.

Dopo questa serie di dati macro, l’euro cede leggermente sul dollaro a 1,3590 (-0,11%) influenzato anche dalle dichiarazioni di Charles Plosser, governatore della Fed di Philadelphia e membro votante della Fed, che non esclude possibili strette monetarie già nel terzo trimestre 2014. Stabile il greggio che si mantiene comunque sui massimi si nove mesi in scia agli eventi iracheni. Il petrolio Wti sale dello 0,09% a 106,27 dollari al barile e il Brent tratta attorno ai 114,5 dollari (+0,39%).

A Piazza Affari l’indice è appesantito dalle banche. Ancora una volta è Mps, sotto aumento di capitale monstre da 5 miliardi, a finire in fondo al Ftse Mib con un calo del 13,3%. Male fa anche Unicredit -2,4%, Banco Popolare -2,3% e Intesa -1,8%. Tra i peggiori Buzzi Unicem -1,9%. In rosso Cerved -1,96% nel primo giorno di quotazione. Brilla il lusso di Ferragamo +2,1% e di Tod’s +1,3%. Tenaris sale dell’1,6%, Fiat dell’1,6% e Atlantia dell’1,4%. Il titolo beneficia dell’accordo in Francia della partecipata Ecomouv sull’ecotassa.

Fuori dal listino principale continua a volare TXT e-Solutions (+5,6%). In una lettera rivolta agli azionisti, il presidente e azionista di riferimento della società che realizza software per aziende dell’abbigliamento e del lusso, Alvise Braga Illa, ha dichiarato che lui stesso e altri azionisti di riferimento hanno ripreso a comprare con continuità il titolo.

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