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Piazza Affari in caduta con le banche. Spread a 182

Borse in forte frenata in Europa, soprattutto dopo l’allarme Ocse sull’impatto dell’epidemia sull’economia globale – A Milano non si salva nessuno, Banco Bpm guida i ribassi

Piazza Affari in caduta con le banche. Spread a 182

Il rimbalzo delle Borse, alimentato stamane dalle decisioni della banca centrale giapponese è stato di breve durata. Milano, la piazza peggiore, attorno alle 13 cede il 3,57%, attorno ai 21.200 punti. Gli altri mercati, dopo un avvio robusto, cedono attorno all’1% abbondante.

Ad accompagnare la frenata hanno contribuito i segnali in arrivo dalle istituzioni internazionali. “L’economia globale è a rischio”, è l’allarme lanciato dall’Ocse che apre il suo studio con l’immagine piuttosto eloquente di un aeroporto vuoto. L’organizzazione si attende ora un +2,4%, 0,5 punti in meno rispetto alle stime precedenti. Il dato 2021 è stato invece alzato di 0,3 punti al più 3,3%. Per l’Italia, in particolare, si prevede crescita zero per il 2020 (-0,4% rispetto alle stime precedenti).

Anche il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita del Pil mondiale del 2010 a +2,4%, dal precedente +2,9%, ma in un caso estremo si potrebbe scendere a +1,5%.

L’attività manifatturiera in Italia si è contratta per il 17esimo mese di fila a febbraio, a un ritmo leggermente più rapido rispetto al mese precedente.

L’indice Pmi relativo al comparto, elaborato da Ihs Markit, è sceso a 48,7 il mese scorso rispetto al 48,9 di gennaio, scivolando ancor più al di sotto della soglia di 50 che separa crescita da contrazione. Ma l’indagine si è conclusa la mattina del 21 febbraio, poco prima che in Italia scoppiasse l’epidemia di coronavirus.

Lo spread Btp/Bund sale a 184,5 punti per un rendimento del decennale all’1,176%. I mercati danno per lo scontato un prossimo taglio dei tassi. Reuters ha citato le indicazioni di Bill Nelson, capo economista del Bank Policy Institute, che contribuì alle azioni della Fed contro la crisi del 2007-2008.

L’esperto nel suo blog ha preannunciato un’azione coordinata da parte delle principali Banche centrali del mondo, un po’ come avvenne nell’ottobre 2008, quando la Fed e altre cinque Banche centrali del mondo abbassarono il costo del denaro.

La Bce resta scettica. “Se servisse di più e fossimo convinti che (il sostegno della Bce) possa essere efficace, allora potremmo fare di più, ma non è ancora il momento”, ha detto Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France. Intanto l’euro continua ad apprezzarsi sul dollaro e si riporta ai massimi da un mese. Al momento scambi a 1,10937 dollari (+0,69%).

L’oro rimbalza (+1,5%) a 1.605 dollari l’oncia, dopo la scivolata di venerdì.  Risale anche il petrolio, Brent +2% a 50,6 dollari, venerdì era sceso ai minimi degli ultimi tre anni. Il mercato si aspetta che l’Opec tagli la produzione. Si parla della possibilità di ridurre di un milione di barili al giorno in meno, per far fronte al calo della domanda di greggio. Eni -2,1%, Tenaris -3,28%. Saipem -4%.

La prospettiva di un calo dei tassi pesa sul comparto dei bancari. Ancor più temuta la ripresa delle tensioni sul credito ed il rischio di un aumento delle sofferenze, sottolineato da Ubs.

Banco Bpm perde l’8,8%. Intanto Intesa Sanpaolo -5.3%, ha completato la scelta dei consulenti per l’Ops su Ubi Banca -7,4%, indicando JP Morgan, Morgan Stanley, Ubs ed Equita che affiancheranno Mediobanca. Ubi Banca risponde con la nomina di Goldman Sachs, in aggiunta a Credit Suisse. Unicredit cede il 6,9%. Monte dei Paschi -5,2%.

In ribasso anche i titoli anticiclici come Snam -1% e Terna -1%. Diasorin -1,5%, si è accordata per poter accedere alla piattaforma dell’americana TTP con i suoi kit per la diagnostica molecolare.

Soffre Cnh Industrial -4,17%. Ha esteso di un anno, a marzo 2025, la linea di credito revolving da 4 miliardi.  

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