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Piazza Affari cerca il bis dopo il debutto record di Banco Bpm

L’avvio del nuovo anno di Borsa a Piazza Affari è stato il migliore che si potesse immaginare grazie a banche e industria: oggi si cerca la riconferma – Anche la Borsa cinese si riscatta e il dollaro fa il record – Sale il petrolio e l’Iran spinge Eni e Saipem – Scende lo spread su Bund e Bonos – Mondadori +25% in una settimana

Piazza Affari cerca il bis dopo il debutto record di Banco Bpm

PIAZZA AFFARI SUPER,  GRAZIE A BANCHE E INDUSTRIALI
DOLLARO RECORD, L’ECONOMIA  RIPARTE ANCHE IN CINA

Chi ben comincia, recita il noto detto, è a metà dell’opera. Speriamo che, una volta tanto, il proverbio funzioni.  Difficile trovare una combinazione di fattori migliore di quella che ha accompagnato la “prima” della Borsa italiana: dati macroeconomici eccellenti (vedi i migliori indici Pmi manifatturieri dal 2010); segnali settoriali convincenti (ovvero i buoni dati delle vendite di auto in Europa), battaglie societarie in corso (Mediaset). E il settore bancario, grazie all’esordio pirotecnico di Banco Bpm, da zavorra a propellente del Toro. Difficile far di meglio, insomma, anche se il rally si è vericato in una giornata di scambi modesti perché per le Borse più importanti (Tokyo, Londra e Wall Street) il 2017 comincia solo stamane. E già si profila  un appuntamento cruciale, quello con i dati del lavoro Usa in arrivo venerdì: un dato molto positivo spingerà la Fed ad anticipare l’aumento dei tassi, con ricadute immediate sul dollaro e, di riflesso, su euro, yen e yuan.

PARTE BENE L’ANNO DEL GALLO

Anche in Asia il 2017, l’Anno del Gallo per il calendario cinese, ha aperto i battenti con un sonoro e squillante chicchirichì.
– Avanzano le Borse cinesi sull’onda di indici economici in forte ripresa. l’indice PMI Caixin sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere è salito in dicembre a 51,9 da 50,9 di novembre, il consensus era a 50,9.
– Shanghai +0,8% vuol cancellare l’etichetta di Borsa peggiore (-11,3%, peggio di Piazza Affari) conquistato nel 2016.
– Grandi manovre sul mercato valutario. Il dollaro, in ripresa dopo le vendite della settimana post-natalizio, è stato trattato al fixing ufficiale cinese a 6,9498 , ad un passo dalla soglia dei 7 yuan. La valuta Usa sale sia nei confronti dello yen (117,38) che nell’euro (1,0472).
– Ancora chiusa Tokyo, la Borsa migliore è Sidney +1,2% , davanti a Hong Kong +0,5%). L’indice Kospi del listino della Corea del Sud è in rialzo dello 0,8%. Mumbai sale dello 0,3%.
– I futures anticipano un’apertura positiva di Wall Street: S&P +0,3%.
– Quarto giorno di rialzo, su cinque, per l’oro, trattato a 1.158 dollari l’oncia (+1%).

SALE IL PETROLIO. L’IRAN SPINGE ENI E SAIPEM

Riflettori accesi sul mercato petrolifero, per i primi scambi dopo l’entrata in vigore dell’accordo sui tagli alla produzione. Il Brent sale a 57,13 dollari al barile (+0,55%), il Wti a 54,04 (+0,6%). A Piazza Affari i titoli energetici hanno inaugurano l’anno in salita: Eni +1,1%, Tenaris +1,8%, Saipem +4,5%, spinta dall’attesa di nuove commesse in arrivo da Teheran. Ieri infatti il ministero dell’energia iraniano ha pubblicato la lista delle 29 compagnie petrolifere che si daranno battaglia per aggiudicarsi commesse nel settore attraverso i nuovi Iranian Petroleum Contracts. Tra i nomi in elenco, figura anche l’Eni. La speranza di nuovi contratti ha messo le ali anche a Trevi +6,22% e Maire Tecnimont +5,27%.  

PIAZZA AFFARI SUPERSTAR, ORDINI RECORD PER L’INDUSTRIA

Nel Veccho Continente, privo della spinta di Wall Street e di Londra, ha brillato Piazza Affari . L’indice Ftse Mib è salito dell’1,73% a 19.566 punti, nuovo massimo da metà gennaio 2016. Positive, ma con minor spinta, le altre piazze: Francoforte (+0,89%) e Madrid (+0,68%). Serrande abbassate per Londra, rimasta chiusa come Wall Street per festività.

– A portare il buonumore sui mercati ci hanno pensato gli indici Pmi, che misurano l’attività manifatturiera. I dati di dicembre, basati sugli ordini delle imprese, segnalano una robusta crescita della domanda, balzata in Italia a 53,2 punti (uno in più di novembre), ai massimi da giugno. Un risultato ben superiore a quota 50, l’asticella che separa il ristagno dell’economia dall’espansione, in linea con la Francia (53,3) ma che avvicina l’Italia alla Germania (55,6) e della Spagna (55,3), le più brillanti dell’Eurozona.

SCENDE LO SPREAD SUL BUND E SUI BONOS

– Prima seduta dell’anno positiva per il mercato obbligazionario italiano. Il tasso del decennale italiano è sceso in area 1,75% da 1,83% dell’ultima chiusura del 2016, portandosi ai minimi da inizio di novembre.
– In discesa anche il differenziale di rendimento con il Bund, che si stringe a 156 punti base  da 163 punti base di fine 2016.
– In marginale flessione il premio a rischio a 10 anni sulla carta spagnola, che passa a 43 punti base da 45 punti del 30 dicembre, lontano dal picco da inizio 2012 — a 55 punti base — toccato poco più di un mese fa, a ridosso del referendum costituzionale.
– Giovedì 5 gennaio Madrid offrirà fino a 4,75 miliardi di carta a medio-lungo termine, inaugurando il ciclo di collocamenti del 2017. Nella stessa giornata Parigi emetterà fino a 9,5 miliardi di euro in Oat.

ACCELERA L’AUTO: FCA +3,35% SFILA A LAS VEGAS

A completare il quadro in rosa della congiuntura sono arrivati in serata i dati sul mercato italiano dell’auto. La ripresa del mercato dell’auto è proseguita a dicembre, sia in Italia che nel resto d’Europa (Spagna +10,5%, Francia +5,1% di nuovo sopra i 2 milioni di veicoli consegnati). Nel 2016 le vendite nel Bel Paese hanno superato quota 1,8 milioni (+15,8% a 1.824.968 unità) grazie anche ad un buon dicembre (+13,1% con un giorno lavorativo in meno). Un recupero di cui ha beneficiato soprattutto Fiat Chrysler (+18,4%  a 528.189 veicoli  con una quota ai massimi dal 2012 al 28,94%) con sei vetture nella top ten delle macchine più acquistate.
Fca ha accelerato anche sul listino + 3,35%: Stasera il gruppo farà il suo esordio al Consumer Show di Las Vegas dove presenterà il sistema di infotainment Uconnect di prossima generazione in funzione con la piattaforma Android sviluppato assieme a Google. E’ prevista anche una conferenza stampa in cui fare il punto sull’auto a guida autonoma, il minivan Pacifica, che presto arricchirà la flotta di car sharing di  Way mo, la società di Alphabet che si occupa di mobilità.

Nell’automotive brillante ritorno di Brembo nell’indice Ftse Mib: +4,3%, nuovo massimo storico.  Bene anche Piaggio +2,2% in attesa dei dati finale delle vendite 2016 del settore a due ruote.

BANCO BPM, ESORDIO COL BOTTO. BRILLANTE UBI

Finalmente una giornata di gloria anche per il comparto bancario, reduce dall’anno orribile: l’indice di settore italiano ha chiuso in rialzo del 2,25%.

A dare vigore al rally è stato il  debutto spumeggiante del Banco Bpm : il titolo del terzo gruppo bancario italiano nel suo primo giorno di contrattazioni ha chiuso in rialzo di quasi il 9% a 2,492 euro. La fusione prevede la conversione delle azioni di Banco Popolare con un concambio 1 a 1, mentre  serviranno 6.386 azioni di B. Pop. Milano per 1 azione del nuovo Banco Bpm. Molto positivo il giudizio di Equita Sim che  ha sottolineato  “ il potenziale sinergico dell’operazione”, in grado di superare i target ufficiali che prevedono  una riduzione del 9% dei costi combinati al 2019, ovvero minori oneri per 320 milioni di euro “anche perché la trasformazione in spa metterà secondo noi pressione al management nel raggiungimento degli obiettivi del piano”.

Brillante anche  Ubi Banca +4,9% anche se è slittato ancora  l’acquisto delle tre good banks,  già  atteso per la fine dell’anno appena trascorso. La Banca d’Italia, tramite il Fondo di Risoluzione e d’intesa con la Commissione Ue, ha deciso di sondare i soggetti che la scorsa estate avevano avanzato offerte vincolanti per le quattro banche ponte e che erano state respinte.

In terreno positivo anche il resto del settore: Banca Popolare dell’Emilia Romagna +4,1%,  Unicredit +2,5% ed Intesa +0,9%.

Positive le assicurazioni, Generali +1,6%, Unipol Sai +2% e i gruppi del risparmio gestito: Banca Mediolanum +1,5%, FinecoBank +3%.

MONDADORI: +25% IN UNA SETTIMANA

Numerosi i temi da segnalare nel resto del listino:

– Sempre sotto tensione Mediaset +1% e Telecom Italia +2,5%.
– Seduta al rialzo anche per Atlantia +2,25% grazie all’aggiornamento delle tariffe autostradali. Per la società di casa Benetton novità arrivano anche dagli aeroporti, con Roma Capitale che il 30 dicembre scorso ha lanciato un’asta pubblica per la vendita dell’intera quota detenuta nel capitale di Aeroporti di Roma, pari all’1,329%.
– Ancora acquisti su Parmalat +1,22% a 2,998 euro, ben sopra il prezzo dell’Opa annunciata da Lactalis, pari a 2,8 euro.
– Mondadori  è salita del 9,31%, portando i guadagni dell’ultima settimana oltre il 25%

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