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Petrolio, Statoil vende quote giacimenti agli austriaci di Omv

Il colosso petrolifero norvegese Statoil cede quote di giacimenti nel mare del Nord e nell’Atlantico all’austriaca Omv – L’affare da 2,65 miliardi di dollari include anche altre partecipazioni e partnership tra le due compagnie – Omv aumenta la produzione di barili e investe in aree meno rischiose di Libia e Yemen – Statoil reinveste sulle risorse interne

Petrolio, Statoil vende quote giacimenti agli austriaci di Omv

L’accordo tra Oslo e Vienna c’è. La compagnia petrolifera austriaca Omv comprerà asset per 2,65 miliardi di dollari in giacimenti petroliferi nel mare del Nord e al largo della Gran Bretagna dal colosso norvegese Statoil. Omv ha inoltre opzionato partecipazioni in 11 licenze di trivellazione della Statoil nelle isole Far Oer e in Norvegia.

La mossa degli austriaci rientra in un piano di crescita della produzione fino a 350 mila barili al giorno entro il 2016. Grazie alle acquisizioni, la cifra potrebbe lievitare a 400 mila. Un’avventura meno rischiosa in territori più stabili, quella di Omv, che ha già dovuto affrontare problemi in Libia, dove prima delle rivolte produceva circa 33 mila barili a giorno, e in Yemen, dove le infrastrutture petrolifere sono costantemente sotto attacco.

Omv comprerà il 19 per cento del giacimento di Gullfaks, il 24 per cento della piattaforma Gudrun, attuamente in fase di sviluppo, il 30 per cento di Rosebank e circa il 6 per cento di Schiehallion.

L’accordo ridurrà di 60 mila barili la produzione giornaliera di Statoil entro il 2016, ma non avrà alcun impatto sull’obiettivo di 2,5 milioni di barili al giorno entro il 2020. “L’affare – spiega al Wall Street Journal l’amministratore delegato della compagnia petrolifera norvegese Helge Lund – è parte della gestione e dell’ottimizzazone del valore del nostro portfolio. Incasseremo oltre un miliardo di dollari e ridistruibuiremo circa 7 miliardi di spesa. Gli investimenti saranno sulle risorse che già abbiamo, non siamo intenzionati a far partire un piano di acquisizioni”.

Secondo Omv, la transazione si chiuderà entro la fine del 2013 ed è soggetta all’approvazione dei governi di Oslo e Londra.

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