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Perini Navi, The Italian Sea Group prevale su Sanlorenzo-Ferretti

A vincerla è l’azienda di Giovanni Costantino che, attraverso la controllata New Sail, si è aggiudicata l’asta del Tribunale di Lucca per il fallimento Perini ad un prezzo di 80 milioni

Perini Navi, The Italian Sea Group prevale su Sanlorenzo-Ferretti

La gara per l’acquisto di Perini Navi va finalmente in porto. Alla fine, si è aggiudicata l’asta per rilevare lo storico brand dei megayacht a vela made in Italy The Italian Sea Group – società della nautica di lusso – attraverso la propria controllata al 100%, New Sail, battendo Sanlorenzo e Ferretti che avevano formato la joint venture paritetica Restart Spa. Per un totale di 80 milioni di euro.

Pur ribadendo l’interesse all’acquisizione di Perini Navi e soprattutto credendo fermamente nella validità dell’offerta di Restart, il prezzo dell’asta ha superato l’importo ritenuto adeguato dalla Newco, considerato l’avviamento negativo della società, dichiarata fallita dal Tribunale di Lucca a gennaio 2021, e gli ingenti investimenti necessari per una ripartenza produttiva nonché il rilancio dell’azienda, del marchio e, soprattutto, la crescita e continuità occupazionale per i lavoratori dei due cantieri.

L’oggetto dell’asta comprende il compendio mobiliare ed immobiliare dei cantieri navali di Viareggio e di La Spezia un terreno a Pisa, Perini Navi Usa, lo scafo dello yacht di Larry Ellison e garantire il lavoro di 75 maestranze.

La società di Giovanni Costantino (tra i soci anche Giorgio Armani) finanzierà l’operazione tramite le disponibilità di cassa, reinvestendo una significativa quota dei proventi raccolti in Ipo all’inizio del giugno scorso, oltre che attraverso linee di credito bancarie. 

Ma facciamo un passo indietro. Nel 2017 Perini Navi evidenzia le prime difficoltà che non vengono risolte nemmeno con l’acquisto della maggioranza societaria da parte della famiglia Tabacchi l’anno successivo. La crisi si aggrava ulteriormente e i debiti sfiorano i 100 milioni.

Nel 2020, un secondo tentativo di salvataggio: la proprietà presenta un piano di ristrutturazione del debito. Non ritenuto però idoneo dal Tribunale di Lucca che il 28 gennaio 2021 ne dichiara il fallimento. Il cantiere turco trova subito un compratore, mentre rimane da vendere il “pacchetto” italiano.

Iniziano a mostrare interesse per il brand storico la joint venture paritetica Restart Spa, formata da Sanlorenzo e Ferretti Group, The Italian Sea Group di Giovanni Costantino, Palumbo Yachts e anche dei fondi di investimento. Così viene fissata la prima asta a luglio con una base di 62,5 milioni di euro. Ma nessuno si presenta. Poi la seconda, sempre a 62,5 milioni a settembre, ma ancora una volta il deserto.

Allora il curatore fissa una nuova asta da tenersi il 22 dicembre 2021. La base d’asta ipotizzata era ai 50 milioni. Il 26 ottobre, in pochissimo tempo, due contendenti scoprono le loro carte.  Da una parte The Italian Sea Group che presenta una “offerta irrevocabile” di 47 milioni di euro. Dall’altra la jv di Sanlorenzo e Ferretti con la loro “offerta irrevocabile” dove però non appare la cifra offerta. E alla fine The Italian Sea Group si aggiudica Perini Navi per 80 milioni.

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