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Pensioni, RC Auto e rischi delle banche al Congresso Nazionale degli Attuari

Dal 5 al 7 giugno a Roma si terrà il Congresso Nazionale degli Attuari. Pensioni, RC Auto e rischi delle banche saranno gli argomenti trattati in questi tre giorni in cui interverranno tra gli altri Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e dell’Ivass e Dario Focarelli, direttore dell’Ania

Pensioni, RC Auto e rischi delle banche al Congresso Nazionale degli Attuari

Il direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, il direttore generale del ministero del Lavoro Edoardo Gambacciani e il direttore generale dell’Ania Dario Focarelli partecipano, insieme a numerosi esponenti di rilievo del mondo della previdenza, delle assicurazioni e delle professioni, al decimo Congresso Nazionale degli Attuari in programma dal 5 al 7 giugno a Roma, presso il Salone delle Fontane all’Eur.

Il titolo è: “L’attuario: una professione in evoluzione al servizio della società”. Sono previsti, tra gli altri, interventi di Rino Tarelli (commissario Covip), Martina Calderone (presidente Cup), Arcangelo Pirrello (presidente Epap), Fabio Grasso (direttore del dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Roma La Sapienza).

Si annuncia una partecipazione senza precedenti (circa 800 persone) con 86 interventi nel corso delle tre giornate.

Dai lavori si attendono dati e studi inediti, idee e proposte su alcuni grandi temi che da tempo sono al centro del dibattito politico e che richiedono in misura crescente e determinante le competenze professionali degli attuari: le pensioni e la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria, l’assicurazione auto, la gestione dei rischi delle banche e delle imprese, la copertura dei rischi di calamità naturali.

“Il successo di partecipanti – commenta Giampaolo Crenca, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari – è anche frutto del progetto di sviluppo che l’Ordine degli Attuari sta portando avanti con decisione al fine di comunicare e rendere visibile una professione, quella dell’attuario, che autorevoli studi internazionali indicano come la più ricercata al mondo”. “Le prospettive di lavoro – ha aggiunto Crenca – sono favorevoli anche nel nostro Paese, dove il tasso di disoccupazione degli attuari è praticamente zero: la richiesta è tale che oggi chi si indirizza verso questa professione ha ottime opportunità di impiego qualificato”.

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