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Pensioni e superbollo: le novità della manovra rafforzata

Tempi strettissimi e pochi emendamenti, ma ci sono comunque cambiamenti significativi in vista: il testo definitivo della finanziaria conterrà modifiche per le norme più controverse: dell’aumento dell’età pensionabile delle donne nel settore privato all’imposta sul bollo titoli.

Pensioni e superbollo: le novità della manovra rafforzata

La manovra messa a punto dal governo potrebbe essere rafforzata, perché – come si legge in una lunga nota del premier Silvio Berlusconi – “la crisi ci spinge a accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi, a rafforzarne i contenuti, a definire compiutamente i provvedimenti ulteriori volti a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014”. In un incontro al ministero del Tesoro tra Tremonti e i capigruppo di maggioranza si sono studiate diverse ipotesi per modificare la manovra e rafforzarla. Le modifiche che potrebbero essere apportate al decreto e sulle quali potrebbe essere trovata una convergenza riguarderebbero pensioni, imposta di bollo sul dossier titoli, patto di stabilità interno dei Comuni e ticket sanitari.

Si starebbe studiando la possibilita’ di anticipare al 2015 (ora e’ previsto dal 2020) l’aumento graduale dell’eta’ pensionabile delle donne nel settore privato, ma su questo punto si registreregge la ferma resistenza della Lega. Potrebbe essere inserita la clausola di salvaguardia che Tremonti puntava ad introdurre con la legge di stabilità ad ottobre e che prevede il taglio delle agevolazioni fiscali per reperire i 14,7 miliardi che dovrebbero derivare dalla delega fiscale. Una ipotesi, quest’ultima, riferita dal presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, al termine della riunione di maggioranza al ministero dell’Economia.

Gli emendamenti, comunque, non dovrebbero essere eccessivamente numerosi. Una curiosità: ai parlamentari del Pdl sarebbe stato inviato un sms nel quale si chiede di non presentare emendamenti se non concordati con il gruppo. Confronto anche in seno alla Lega dove si è deciso di puntare su una decina di proposte di modifica tra cui la rivalutazione delle pensioni e modifiche al Patto di stabilità interno. E anche dall’opposizione le ipotesi di integrazione e correzione sono limitate, non più di una ventina complessivamente. Una delle richieste è quella di limitare la mancata indicizzazione solo alle pensioni che superano di otto volte il minimo, poi c’è l’esigenza di una progressività del prelievo sul risparmio (il bollo sui depositi titoli), dal quale comunque devono essere esclusi i titoli di Stato.

Da prevedere subito, invece, l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (da portare al 20%, oggi è al 12%). Vengono poi indicate norme in favore dei giovani e delle donne e di “un intervento più incisivo sui costi della politica. Nel tardo pomeriggio Tremonti incontra al Senato le opposizioni, un incontro “politico” piu’ che nel merito degli emendamenti. La manovra dovrebbe essere approvata entro giovedi’ per passare il giorno stesso alla Camera e ottenere il sì definitivo addirittura il giorno succesivo. A Montecitorio Pd, Udc, Idv e Fli hanno concordato di consentire l’approvazione definitiva della manovra economica entro venerdì sera, in modo da rientrare nei tempi del Consiglio Europeo di venerdì prossimo.

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