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Pensione di invalidità: 6% sospese, 10% revocate

Numeri incredibili per i falsi invalidi italiani: il primato spetta alla Sardegna (il 21,8% del totale), segue a stretto giro la Campania (21%), mentre al terzo e quarto posto si piazzano rispettivamente Umbria (20,4%) e Molise (19,1%) – Cifre svelate dal sottosegretario al Lavoro, Nello Musumeci, rispondendo a un’interrogazione della Lega.

Pensione di invalidità: 6% sospese, 10% revocate

Pensioni d’invalidità civile: l’anno scorso ne è stato revocato, perché ai controlli risultate prive dei requisiti sanitari, oltre il 10%. Un altro 6% di pensioni sono state sospese perché gli interessati sono risultati irreperibili. E se Sardegna e Campania si dividono le prime posizioni, Umbria e Molise si mettono in evidenza piazzandosi al terzo e quarto posto in fatto di indebite pensioni di invalidità.

A fornire il quadro dei falsi invalidi è il sottosegretario al Lavoro, Nello Musumeci, che risponde a una interrogazione della Lega che solleva il problema delle false certificazioni e delle conseguenti prestazioni pensionistiche, con evidenti ricadute sul bilancio statale. Nel fornire i dettagli della situazione, il sottosegretario si avvale dei risultati frutto del programma di verifiche straordinarie che l’Inps ha messo in campo in aggiunta all’ordinaria attività di accertamento: 200 mila per l’anno in corso, altrettanti l’anno prossimo, che si aggiungono alle 100 mila verifiche straordinarie dell’anno scorso. Nel 2010 i soggetti sottoposti a verifica sono stati 115 mila 908, ma di questi oltre 7 mila sono risultati irreperibili.

E quindi già c’è stata una scrematura di oltre il 6%. Inoltre sono state revocate per carenza dei requisiti sanitari 9.801 prestazioni a fronte dei 95.875 verbali definiti dalle commissioni mediche legali territoriali: il 10,2%. E’ la Sardegna la regione dove le commissioni mediche hanno revocato in percentuale il maggior numero di pensioni di invalidità rispetto a quelle definite e controllate: 1.109, pari al 21,8% del totale. Segue la Campania, dove a essere state revocate sono state ben 3.325 prestazioni, pari al 21%. E poi ecco l’Umbria, con un 20,4% di revoche, e quindi il Molise, con il 19,1%. Tra le regioni del Nord, spicca il Friuli, con il 7,5% di pensioni revocate.

Sempre l’anno scorso sono state complessivamente liquidate 462.038 prestazioni di invalidità civile. A fare la parte del leone la Lombardia, con 56.133 pensioni concesse, seguita dalla Sicilia (52.618), dalla Campania, (oltre 49 mila), dal Lazio (oltre 46 mila) e dalla Puglia (poco meno di 40 mila).

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