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Pensionati italiani all’estero: Malta, Cipro e Tunisia chiamano

Ad attrarre i pensionati italiani con forti sconti fiscali e un costo della vita più basso non ci sono solo Portogallo e Bulgaria ma offerte vantaggiose vengono anche da Malta, Cipro e Tunisia e da altri Paesi europei – Ecco tutte le informazioni utili.

Pensionati italiani all’estero: Malta, Cipro e Tunisia chiamano

Germania, Francia, Svizzera e Olanda da una parte, Cipro Malta e Tunisia dall’altra attirano diversi tipi di pensionati italiani. I più facoltosi scelgono Cipro, Malta e Tunisia. Perché? Condizioni economico fiscali vantaggiose. D’altra parte ci vuole ben poco per competere con il sistema fiscale italiano. Ma attenzione, perché, una bassa tassazione non è l’unico elemento che si deve prendere in considerazione prima di abbandonare il Belpaese.

Il costo della vita, le infrastrutture e il sistema sanitario sono alcuni elementi che devono essere considerati dal pensionato (o dal consulente) che sta cercando un paradiso fiscale dove godersi la sua pensione.

Ma andiamo per ordine. Secondo uno studio fatto dalla Kpmg, in Italia un pensionato con un reddito imponibile di 20.000 euro paga imposte (comprese di Irpef e addizionali) per un totale di 5.206 euro. In Germania con un reddito imponibile di 20mila euro le imposte che si pagano sono 1.679 euro, in Francia 1.461, in Svizzera 0, e in Olanda 483 euro. Cipro offre una tassazione massima del 4%, Malta del 15%, mentre la Tunisia offre a tutti i pensionati stranieri l’80% della pensione esentasse. In pratica, gli italiani che si trasferiscono in Tunisia pagano le tasse solo sul 20% della pensione lorda.

Ma non finisce qua, perché secondo i dati dell’Inps nel 2016 sono state pagate 211.312 pensioni in Europa, con un importo medio di 237,39 euro. 94.410 quelle pagate in America settentrionale, con un importo medio di 145,85 euro mensili. 41.840 quelle dell’America meridionale, importo medio 368,32 euro mensili. E 47.826 in Oceania con un importo medio di 145,91 euro.

Entrando nel dettaglio dei singoli continenti si può notare come in Francia ci siano 46.021 pensioni da 195,4 euro medi mensili. In Germania 51.138 pensioni da 136,85 euro medi mensili, in Olanda 2.580 pensioni da 185,64 euro medi mensili e in Svizzera 48.381 pensioni da 187,95 euro medi mensili. Situazione diametralmente opposta se si guada a Cipro dove ci sono 170 pensioni da 5.315 euro medi mensili, Malta con 210 pensioni da 2.100 euro medi mensili e la Tunisia con 599 pensioni da 1.427,72 euro.

Ma converrà davvero trasferirsi in questi paesi per godersi la pensione?

GERMANIA

In Germani per avere lo stesso stile di vita che si ha Milano con 3.871,72 euro bisogna avere uno stipendio di 3.300,00 euro a Berlino. Da un confronto fatto su Numbeo emerge come l’affitto, i ristoranti e i supermercati hanno prezzi maggiori a Milano rispetto che a Berlino. Nel dettaglio si parla di un + 17,32% per quanto riguarda gli affitti, di un +40,61 % per i ristoranti e di un +20,98% per i prodotti da supermercato.

Berlino batte però Milano per i prezzi dei mezzi pubblici. Mentre a Milano un biglietto della metro costa 1,50 euro a Berlino 2,80 euro. C’è però da sottolineare che il sistema dei mezzi pubblici tedeschi è più efficiente rispetto a quello italiano nel suo complesso.

FRANCIA

In Francia la situazione è diametralmente opposta alla Germania. Il costo della vita è più alto. Per avere lo stesso stile di vita che si ha a Milano con 3.865,93 euro, a Parigi si deve avere uno stipendio di 4.400, 00 euro. Gli affitti e i supermercati sono più economici a Milano, ma mangiare al ristorante conviene a Parigi, anche se la differenza è veramente lieve. Va da se che anche le utenze (elettricità, riscaldamento, acqua e immondizia) per un appartamento di 85 m2 a Parigi toccano i 148,24 euro mentre a Milano siamo sui 120,51 euro.

SVIZZERA

La Svizzera ha sì una tassazione molto bassa ma gli stipendi degli svizzeri sono molto più alti degli italiani, perché proporzionati al loro costo della vita. Per avere, infatti, lo stesso stile di vita che si ha a Milano con 3.887,72 euro (4.512,58 Fr) in Svizzera bisogna avere uno stipendio di 7.400,00 Fr. Affitto, ristoranti e spesa alimentare sono dunque più convenenti in Italia.

OLANDA

Anche l’Olanda segue la scia degli altri paesi. Per avere lo stesso stile di vita che si ha a Milano con uno stipendio di 3.854,81 euro ad Amsterdam si deve guadagnare 4.500,00 euro. L’affitto, i ristoranti e le utenze hanno prezzi superiori rispetto a Milano. Unica eccezione, i prodotti del supermercato che risultano essere più costosi a Milano del 2%.

MALTA

Qua la tendenza si inverte. A Malta con uno stipendio di 2.900,00 euro si ha lo stesso stile di vita che si ha Milano con 3.835,24 euro. Ma i vantaggi non finiscono qua. Come detto sopra il sistema fiscale è molto vantaggioso (aliquota massima al 15%). Oltre a ciò il governo maltese ha dato il via al Malta retirement programme (un programma per i pensionati) che ha come obiettivo quello di attrarre tutti i pensionati Ue e Svizzeri. I requisiti per accedere a questa agevolazione fiscale sono:

  • Ricevere l’intera pensione a Malta
  • Possedere una proprietà immobiliare del valore minimo di 275.000 euro a Malta o di 250.000 euro a Gozo. In alternativa si deve pagare un affitto di non meno 9.600 euro l’anno a Malta o di 8.750 euro a Gozo.
  • Non si deve beneficiare di altri programmi (come ad esempio il regime riservato ad individui con un patrimonio netto alto o a quello previsto per le persone altamente qualificate)
  • Si deve essere in possesso di un’assicurazione sanitaria, per se stesso e per le persone a proprio carico in tutto il territorio Ue.

TUNISIA

Sulla stessa barca maltese si trova la Tunisia. Anche qua il costo della vita è nettamente inferiore all’Italia e il paese offre vantaggio ad hoc per i pensionati stranieri. La Tunisia permette, infatti, di adottare un particolare regime fiscale nel quale l’80% della pensione lorda è esentasse. Le tasse vengono pagate, dunque, solo sul 20% della pensione. Per accedere a questo regime agevolato basta essere pensionati stranieri.

CIPRO

Per avere lo stesso stile di vita che si ha a Milano con 3.840,00 euro a Cipro bisogna avere uno stipendio di 2.600,00 euro. Oltre a ciò il governo di Cipro offre condizione fiscali agevoli a tutti i suoi residenti fiscali. Prima del 2016 chi aveva un reddito da pensione superiore ai 3.420 euro pagata una tassa del 5%. Al di sotto di tale soglia il reddito era esentasse. Dal 2016 per far fronte ad una crisi nazionale il governo ha introdotto altri scaglioni reddituali.

La tassazione è pari allo 0% se si ha una pensione lorda mensile fino a 1.500 euro, si passa al 2,5% per le pensioni lorde che oscillano tra i 1.500 e i 2.500 euro, il 3% si applica alle pensioni tra i 2.500 e i 3.500 e infine si arriva ad un 3,5% di tassa su tutte quelle pensioni che sono superiori ai 3.500 euro.

2 thoughts on “Pensionati italiani all’estero: Malta, Cipro e Tunisia chiamano

  1. Proviamo a rimediare alla vaghezza, imprecisione ed inesattezze sulla Tunisia. Oltre che ad una importante omissione.

    Primo: per avere l’esenzione dell’80% occorre far transitare la pensione su un conto corrente tunisino (in Euro e Dinari convertibili) e sottoscrivere un impegno a non lavorare in tunisia (fatta salva la possibilita’ di creare una societa’).

    Secondo: non viene riportato un confronto sul costo della vita, come negli altri casi. Provvediamo, partendo dalla considerazione che 1 Euro si cambia oggi a circa 3 Dinari tunisini. Inoltre mediamente in tunisia 1 Dinaro compra cio’ che in Italia si compra con 2 Euro (a Milano anche di piu’). Ne consegue che 1.000 Euro divengono 3.000 Dinari e che 3.000 Dinari comprano cio’ che in Italia richiede la disponibilita’ di 6.000 Euro.

    Detto in altri termini: in Tunisia con un reddito di 1.000 Euro si ha lo stesso stile di vita che a Milano ne richiederebbe 6.000 o piu’. Alcune cose costano oltre 20 volte meno. Un Taxi a Milano, solo per accendere il tassametro, parte da 5.50 Euro. In Tunisia da 0.15 Euro (si’, proprio 15 centesimi di Euro). Una corsa di 10 minuti a Milano costa circa 20 Euro. In Tunisia costa 4 Dinari, circa 1.3 Euro.

    Infine si e’ omesso di citare una essenziale peculiarita’ consentita dalla speciale convenzione per evitare la doppia imposizione in vigore tra Italia e Tunisia:

    la Tunisia e’ infatti in pratica l’unico paese a consentire anche agli ex dipendenti pubblici (EX INPDAP, ecc.) di avere la defiscalizzazione della pensione come i pensionati del settore privato.

    Questo non e possibile in nessuno degli altri paesi citati nell’articolo.

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