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Pa, Consulta boccia parte della riforma Madia

Tra gli articoli dichiarati illegittimi, c’è anche quello che riguarda la riforma della dirigenza pubblica, il cui decreto attuativo è stato approvato ieri dal consiglio dei ministri. Renzi:”E’ la vittoria dei burocrati e la prova che il Paese è bloccato”

Piccola bocciatura per la riforma della Pa: oggi la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di 4 articoli della riforma Madia, nella parte in cui è previsto che i decreti attuativi siano assunti previo parere anziché previa intesa nella Conferenza unificata Stato Regioni.

Tra gli articoli dichiarati illegittimi, c’è anche quello che riguarda la riforma della dirigenza pubblica, il cui decreto attuativo è stato approvato ieri dal consiglio dei ministri. Il decreto è stato approvato dal governo senza aver raggiunto nessuna intesa con le Regioni e ora, se pubblicato in Gazzetta, potrebbe essere immediatamente impugnato e dunque dichiarato incostituzionale. A complicare il quadro è la circostanza che il termine ultimo per l’esercizio della delega sulla dirigenza scadrà tra due giorni, il 27 novembre.

Gli altri articoli censurati dalla Corte sono quelli sulla riorganizzazione delle società partecipate, sulla riforma dei servizi pubblici locali (il cui decreto è stato definitivamente approvato ieri), e la riforma del pubblico impiego, la cui delega sarà esercitata dal governo entro il prossimo mese di febbraio.

Durissimo il commento del premier Matteo Renzi: “E’ la vittoria dei burocrati e la prova che il Paese è bloccato”.

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