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Oro forte, dollaro debole: è il mix che piace alle Borse

Stanotte l’oro ha sfiorato la soglia magica dei 2 mila dollari l’oncia – Vola anche l’argento mentre il dollaro scivola ai minimi dal 2015 sul franco svizzero – Si rafforza l’euro – Trimestrali in arrivo – Ftse Mib resta aggrappato ai 20 mila punti

Oro forte, dollaro debole: è il mix che piace alle Borse

A quando quota 2.000? Stanotte in Asia l’oro si è avvicinato alla vetta, con una quotazione di 1.980 dollari l’oncia, prima di rallentare fino a 1.947. Le Borse guardano per ora con favore alla fiammata del metallo giallo e a quella altrettanto vivace dell’argento, ai massimi da sette anni. L’avanzata dell’oro, resa possibile dai tassi bassi e dalla liquidità abbondante, si sposa bene con l’attesa di un atteggiamento ultra-morbido della Fed, riunita oggi e domani a Washington. La conseguenza è il calo del dollaro, scivolato ai minimi dal 2015 sul franco svizzero e trattato a 1,1735 sull’euro, che stanotte è salito a 1,1785. Anche questo non dispiace a Wall Street, impegnata da oggi nell’esame delle trimestrali (189 in settimana): il 40% dei profitti delle corporation Usa arriva dall’estero. E tirano un sospiro di sollievo i produttori di materie prime. Di qui un quadro positivo prima dell’avvio della seduta.

SAMSUNG IN VOLO IN ATTESA DEL NUOVO GALAXY

Stamattina in Asia salgono lo Shanghai Composite (+0,4%), l’Hang Seng di Hong Kong (+0,4%) e soprattutto il Kospi di Seul (+1%). Nel listino coreano si mette in luce Samsung Electronics con un rialzo del 4%: il produttore di telefonini e pc presenterà la prossima settimana, il 5 agosto, la nuova serie di prodotti Galaxy.

In lieve calo il Nikkei di Tokyo, frenato al rafforzamento dello yen.

I future anticipano un avvio sulla parità di Wall Street. Ieri il Nasdaq (+1,63%) ha in pratica azzerato le perdite del fine settimana. Positivi il Dow Jones (+0,43%) e l’S&P 500 (+0,74%).

MODERNA +9%: IL VACCINO È PIÙ VICINO

Vola Moderna (+9%). La società biotech ha annunciato che i primi test del vaccino anti Covid-19 in fase 3 hanno dato esito positivo. Il direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Anthony Fauci si è detto fiducioso sulla possibilità di averlo a disposizione tra ottobre e novembre.

Il dollaro debole non ha influito sulle quotazioni del petrolio: il Brent è fermo a 43,46 dollari al barile, a conferma della debolezza della congiuntura global, su cui pesa il conflitto tra le superpotenze.

I REPUBBLICANI TAGLIANO I SUSSIDI

Ieri sera al Senato degli Stati Uniti il partito Repubblica ha presentato un nuovo piano di stimolo all’economia da 1.000 miliardi, base di partenza per il negoziato con i democratici, i quali, alla Camera, hanno approvato un loro piano da 3.500 miliardi di euro. Facendo proprie le indicazioni della Casa Bianca, il provvedimento taglia di circa due terzi i sussidi di disoccupazione, dagli attuali 600 dollari la settimana, a 200 dollari. Ma nulla cambia per quanto riguarda l’assegno di assistenza in vigore da questa primavera: una famiglia composta da due genitori e due figli, con introiti annui sotto i 75.000 dollari, continuerà a ricevere ogni mese 3.400 dollari: 2.400 per gli adulti e 500 per i minori.

BUNDESBANK CONFERMA: LA GERMANIA È IN RIPRESA

L’euro forte al settimo giorno consecutivo di rialzo a quota 1,177 sul dollaro (massimo da settembre 2018) ha fatto da zavorra ai listini azionari del Vecchio Continente. Le Borse hanno così iniziato la settimana con il freno a mano tirato, incapaci di tenere il passo di Wall Street. Ma sul fronte macro non sono mancate le note positive: l’economia tedesca, a detta della Bundesbank, si sta riprendendo e potrebbe continuare su questa via. “Nella seconda metà dell’anno, la ripresa economica potrebbe continuare”, scrive la Banca centrale tedesca. “Anche il recente pacchetto di stimolo contribuirà a questo trend”. Una conferma è arrivata da un sondaggio condotto da un istituto di ricerca economico. A luglio, l’indice Ifo migliora in tutte le sue componenti. Quella legata alle aspettative sulla seconda parte del 2020 sale a 97 da 91,4, meglio del 93,4 del consensus. L’Ifo relativo al clima per gli affari migliora a 90,5, (consensus a 89,3).

MILANO RESTA SOPRA I 20 MILA PUNTI

Piazza Affari perde lo 0,28% ma resta aggrappata ai 20mila punti (20.019). È piatta Francoforte nonostante la spinta di Sap (+2,8%): il colosso dell’informatica ha annunciato che venderà in fase di Ipo una parte delle sue attività nel segmento dei servizi cloud per le aziende.

IN CADUTA GLI UTILI DI LVMH

In calo frazionale Parigi (-0,34%), in attesa dei risultati di Lvmh e di Michelin. I conti del colosso del lusso guidato da Bernard Arnault sono peggio del previsto: utile operativo di 1,67 miliardi di euro (-68%) contro una previsione di 2,7 miliardi.

VOLANO LE MINIERE, TURISMO SOTTO TERRA

Londra -0,3%. Volano i titoli dei produttori di oro: Polymetal International e Centamin sono ai massimi, AngloGold Ashanti record a Johannesburg-

Tutt’altro quadro per il turismo. Alla City Tui crolla dell’11%, peggior titolo dell’indice Eurostoxx. Soffre Madrid (-1,68%), piegata dall’aumento dei casi di Covid che hanno indotto paesi come la Gran Bretagna alla quarantena per chi arriva dalla penisola iberica. In picchiata Ryanair a Londra (-3,85%), a seguito dei risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2020-2021 (al 20 giugno) con una perdita netta di 185 milioni di euro a causa dell’impatto della pandemia.

BTP, RENDIMENTO SOTTO 1% PRIMA DELLE ASTE

Il Btp ha chiuso in modesta salita una seduta tranquilla, in un mercato dai volumi sottili in attesa della tornata di aste della fine del mese.

Lo spread si attesta a 148 punti base dopo un’apertura a 146. Sul Bund si è concentrata una buona parte degli acquisti legati alla crisi diplomatica tra Usa e Cina.

Il tasso del benchmark decennale italiano chiude a 0,99% da 1,012%.

PROROGATA A GIOVEDÌ L’OPAS DI INTESA. UBI GIÙ DELL’8,82%

L’offerta pubblica di acquisto e scambio di Intesa Sanpaolo (-0,7%) su Ubi (-8,82%) va ai supplementari. La Consob ha disposto una proroga di due giorni dell’Opas, la cui conclusione slitterà pertanto a giovedì 30. Nella delibera la Commissione punta l’indice su alcune informazioni fuorvianti che Ubi avrebbe fornito agli investitori e, in particolare, sulla tabella relativa al valore del titolo Ubi pubblicata dal gruppo nel proprio sito.

Le adesioni all’Opas hanno raggiunto il 43,48%, grazie all’apporto di oltre il 10,82% del capitale di Ubi, il dato più elevato dall’avvio dell’offerta.

IN FRENATA ANCHE MPS E BPER

A pesare sul listino milanese, le altre banche: Unicredit cede l’1,3%; fa decisamente peggio Monte Paschi (-4,7%). Il titolo ha iniziato a scendere venerdì scorso sulle indiscrezioni di un aumento di capitale da 700 milioni per poter dare via libera al piano di trasferimento di parte degli attivi ad Amco. Male anche Bper, in flessione del 5% circa.

ATLANTIA +4,4%: CDP NEL CAPITALE CON L’IPO

Balzo di Atlantia (+4,4%) dopo che è emerso che l’ingresso di Cdp in Autostrade dovrebbe avvenire in sede di quotazione a Piazza Affari, in modo da garantire più trasparenza e aderenza ai criteri di mercato. BlackRock e il fondo sovrano del Qatar Qia hanno espresso interesse a investire in Autostrade per l’Italia insieme a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). L’accordo preliminare tra Atlantia e il l governo sarà sancito entro il 3 agosto, poco prima dell’inaugurazione del nuovo ponte a Genova. Secondo Banca Imi, “la nuova procedura è una buona notizia per Atlantia anche se non risolve uno degli aspetti chiave del deal come il nuovo sistema tariffario, decisivo per fissare il valore di Aspi”.

I CONTI DI VODAFONE FRENANO TIM

Deciso ribasso per Tim (-5,2%) in un settore delle tlc europeo comunque penalizzato e in flessione dell’1,5%. A pesare i dati sul trimestre di Vodafone. Banca Imi rileva che in Italia i ricavi da servizi del colosso delle tlc britannico sono scesi del 6,5% nel trimestre chiuso al 30 giugno, di questi quelli dei servizi nel mobile del 9,9% a causa degli effetti del lockdown. “Con riferimento a Tim, ci attendiamo una performance simile nei ricavi da servizi nel mobile, a causa della persistente competizione e al calo del roaming”.

RIMBALZA DIASORIN, I RISULTATI PREMIANO ITALGAS

Rimbalzo per Diasorin (+4,5%) dopo la discesa delle sedute precedenti a seguito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Pavia sui test sierologici. Venerdì scorso la società di diagnostica ha annunciato la sospensione delle attività di sperimentazione clinica con enti pubblici in Italia. I broker, tuttavia, non vedono impatti quantitativi sul conto economico di Diasorin, considerato che l’Italia pesa poco più del 13% sul fatturato del gruppo.

Ben raccolta Italgas (+2,5%) dopo i risultati sostanzialmente in linea con le attese e leggermente migliori sul fronte dell’utile netto ed Ebitda.

Tiene Moncler (+2,3%) nonostante i conti del semestre in rosso: -52,3 il fatturato a 93,2 milioni di euro; la società dei piumini ha perduto nel semestre 31,6 milioni contro un utile di 70 milioni 12 mesi fa.

JUVENTUS “FESTEGGIA” LO SCUDETTO IN ROSSO: -5%

Classico effetto “sell on news” sulla Juventus, che perde oltre il 5% dopo la conquista del nono scudetto consecutivo

Piaggio +1,91%. Il gruppo ha sospeso il dividendo nonostante abbia registrato 9,1 milioni di euro di utile nei primi sei mesi dell’anno contro 34,6 milioni di un anno fa grazie anche a un taglio del 16% delle spese operative.

In territorio positivo anche Sogefi (+1,02%), che ha chiuso il primo semestre con una perdita di 28,8 milioni euro rispetto a un utile di 6,9 milioni nei primi sei mesi del 2019. Tonfo di Autogrill (-6,57% a 4,52 euro) dopo che Banca Akros ha ridotto la raccomandazione sul titolo da buy a reduce, target in discesa da 6 a 4,50 euro.

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