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Nuovo tonfo della Cina, Borse in rosso

I listini asiatici ignorano la spinta di Wall Street e trascinano al ribasso le piazze europee. A Shanghai torna l’Orso e segna – 3,5%, Tokyo chiude a -0,54% – Il petrolio torna sotto i 30 dollari – Milano peggiora rispetto all’apertura, in discesa gli energetici

Nuovo tonfo della Cina, Borse in rosso

Le Borse europee affrontano una nuova giornata di fibrillazione dopo il tonfo delle piazze asiatiche. Dopo le turbolenze ieri in Europa e indifferenti al balzo di Wall Street, nuovo scossone a Shanghai (-3,55%) che sembra avere ormai imboccato una fase da Orso e una china sempre più discendente. 

Le continue incertezze sulle quotazioni del petrolio che torna sotto i 30 dollari al barile, non aiutano. E così Hong Kong perde l’1,35%, con la valuta locale indirizzata verso i peggiori cali segnati in due giorni dal 1992: il dollaro di Hong Kong ha perso oggi lo 0,1%, dopo i cali dello 0,3% giovedì. Intanto le quotazioni offshore dello yuan segnano cali dell’1% in questa settimana, mentre le quotazioni al fixing onshore sono oggi sostanzialmente stabili. I future sui mercati europei indicano un’apertura in calo, con l’Euro Stoxx 50 a marzo in ribasso dello 0,8%.

A Piazza Affari partita con una forte volatilità, peggiora l’andamento del listino rispetto ai valori d’avvio. L’indice principale Ftse Mib alle 10.10 cede l’1,5% a quota 19.493. Vendite su petroliferi ed energetici con Tenaris che cede il 3,2%, Saipem il 2,5% ed Eni l’1,9%. Dopo il tentativo di recupero in avvio Fca è passata in calo e cede lo 0,2%, ma appare piuttosto volatile e ha già invertito varie volte la rotta. Cnh lascia il 3,5%, Exor lo 0,2% e Ferrari l’1,5%. Deboli anche le banche con Bper (-2,5%) e Mps (-2%).

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