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Nozze stellari: At&t compra Time Warner per 108 miliardi

L’accordo, già approvato dai due cda, creerà un nuovo colosso dei media e unirà il portafoglio di servizi wireless, banda larga e tv satellitare di At&t con l’impero dell’intrattenimento di Time Warner, che include reti via cavo come Tnt, Tbs, la Cnn, l’ambito canale premium HBO e i film e gli studi televisivi della Warner Bros – At&t paga 107,5 dollari per azione.

Nozze stellari: At&t compra Time Warner per 108 miliardi

In America nasce un nuovo colosso dei media con l’acquisizione stellare ufficializzata poche ore fa di Time Warner da parte di At&t che pagherà 107,5 dollari ad azione, parte in contanti  e parte i titoli, per un valore di 85,4 miliardi che salgono a 108,7 se si include il debito. Un’operazione, già approvata dai consigli d’amministrazione delle due società, che segna un colpo grosso nella convergenza tra media, comunicazione e Internet. Innanzitutto per il suo valore economico, visto che Time Warner ha una capitalizzazione di mercato di 71 miliardi di dollari, mentre At&t capitalizza ben 231 miliardi.  Ma non solo per questo.

L’accordo unirà il portafoglio di servizi wireless, banda larga e tv satellitare di At&t con l’impero dell’intrattenimento di Time Warner, che include reti via cavo come Tnt, Tbs, la Cnn, l’ambito canale premium HBO e i film e gli studi televisivi della Warner Bros. Per intenderci, l’intera galassia di notiziari, serie tv, cartoni animati, intrattenimento e anche sport, con l’esclusiva per l’Nba che sta per iniziare.

Il nuovo colosso andrà a contrastare la crescente concorrenza dello streaming, col boom dei vari Netflix, Hulu, Amazon Prime, o degli stessi social network come Facebook hanno ulteriormente disintermediato la tv via cavo o via satellite, comprimendo i margini degli operatori, perché garantiscono l’accesso ad alcuni contenuti direttamente sulla loro piattaforma.

Per finanziare l’operazione At&t si è assicurata una linea di credito da 40 miliardi di dollari, di cui 25 dovrebbero arrivare da JP Morgan e 15 dalla Bank of America.  Domani la parola passa a Wall Street.

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