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Novembre da incorniciare per lo spread Btp-Bund (311 pb) che torna ai minini dell’anno

Sempre più giù il differenziale Btp-Bund e i tassi scendono – Lo storico flop dell’Ipo Sea – Piazza Affari chiude la settimana in leggero ribasso (-0,5%) – Corre ancora Bper ma anche Fiat ed Exor, Saipem, Stm e Ansaldo Sts – Positivi i principali listini europei.

Novembre da incorniciare per lo spread Btp-Bund (311 pb) che torna ai minini dell’anno

PIAZZA  AFFARI ARCHIVIA UN NOVEMBRE POSITIVO. SPREAD AI MINIMI DA FEBBRAIO, EURO OLTRE 1,30

Vendite nel finale dell’ultima seduta del mese a Milano. Le Borse europee oscillano attorno alla parità. Ma Piazza Affari, ieri la migliore con un maxi rialzo del 2,8%, registra un calo dello 0,5%, l’indice FtseMib a quota 15.808 pb, accumulato nel finale. L’FtseMib chiude in ogni caso  novembre  con un guadagno nell’ordine  del 2% (al netto dei dividendi staccati nel periodo) che si aggiungerebbe al +2,9% di ottobre.

Prosegue l’apprezzamento del Btp decennale: stamattina il rendimento è ancora in calo al 4,52%, sui minimi dal febbraio 2011, spread a quota 311 (-6 punti base). Intanto risale l’euro: 1,30 sul dollaro. La Borsa di Londra sale dello 0,25%, Parigi +0,16%, Francoforte +0,36%. In Europa, tra i settori non si registrano oscillazioni di rilievo. Salgono i titoli dell’automotive (Stoxx del settore +0,8%) e scendono le telecomunicazioni (-0,4%).

Wall Street procede in pratica invariata all’indomani del rialzo dello 0,43% che ha spinto l’indice S&P500 sui massimi delle ultime tre settimane. In avvio di seduta l’indice S&P500 segna +0,1%, il Dow Jones +0,19% ed il Nasdaq – 0,03%. In ottobre i redditi personali hanno avuto crescita zero sono  mentre gli economisti si aspettavano un incremento dello 0,2%. Stasera Barack Obama, in visita ad una fabbrica in Pennsylvania, potrebbe tornare ad affrontare il tema del fiscal cliff.

A Piazza Affari, dopo qualche incertezza iniziale, le banche sono tornate a spingere. Monte Paschi  +0,79%, Unicredit  -0,28%, Intesa invariata. Ancora in forte ribasso Pop .Milano -2,65%. Si conferma brillante B. Pop.Emilia  +2,44%. Ubi  perde lo 0,2% dopo avere siglato ieri un accordo con i sindacati per una riduzione di organico di 650 unità e un risparmio sul costo del lavoro a regime di circa 100 milioni di euro lordi annui. L’effetto positivo degli spread si riverbera anche sulle assicurazioni. Milano Assicurazioni sale del 2,6%, FondiariaSai  +3,3%.  Generali -0,15%.

Fra i titoli industriali si muove ancora in rialzo Ansaldo Sts +1,2%, al secondo giorno di forti progressi: ieri il titolo è salito di oltre il 6%. Société Générale ha alzato il target price a 10 euro da 7,4 euro. Confermato il giudizio “buy”. La controllante Finmeccanica scende del 1,32%. StM +2,13%, Pirelli +0,73%%, Diasorin  avanza dello 0,53%. Telecom Italia -1,27%. Bene la pattuglia dei titoli della famiglia Agnelli: Fiat sale del 2,44%, Fiat Industrial -0,66%, Exor  +0,75%.

Buzzi perde l’1,58% dopo che Morgan Stanley ha abbassato la raccomandazione a “underweight” da “equal weight”, riducendo il target price a 10,3 euro da 11,2 euro. Tra i titoli minori, si segnalano Beni Stabili  +3,6% e Indesit +2,8%.  Seat continua a correre sulle montagne russe: oggi -5% (ieri +23%). Il Sole 24 Ore arretra del 2%.

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