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Nomine: Meloni conquista l’Enav e nomina Pasqualino Monti nuovo Ad con Alessandra Bruni presidente

Il rinnovo targato Meloni ai vertici dell’Enav, società quotata in Borsa che gestisce il traffico aereo, avvia di fatto la Pasqua delle nomine alla guida dei grandi gruppi pubblici

Nomine: Meloni conquista l’Enav e nomina Pasqualino Monti nuovo Ad con Alessandra Bruni presidente

Con la nomina dei nuovi vertici dell’Enav, la società quotata in Borsa che gestisce il traffico aereo, la primavera dei rinnovi alla testa dei gruppi pubblici entra finalmente nel vivo. Pasqualino Monti, attuale Presidente dell’Autorità portuale di Palermo, sarà il nuovo Ad e Alessandra Bruni, avvocato di Stato e docente all’Università La Sapienza di Roma, la nuova presidente.

NOMINE: MELONI ASCOLTA TUTTI MA DECIDE DA SOLA

La premier Giorgia Meloni porta così a casa per Fratelli d’Italia la prima nomina pubblica dopo quelle maturate nei giorni scorsi al Monte dei Paschi e fa subito capire ai partner di governo l’aria che tira. Meloni ascolta tutti ma decide da sola. Nel caso dell’Enav si era ventilato il ritorno di Roberta Neri, che aveva già guidato brillantemente la società, ma alla fine è prevalsa la logica di partito. Le indiscrezioni raccontano che sia stato soprattutto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che è anche il cognato della premier, a insistere per Monti, che era diventato Presidente del Porto di Palermo su indicazione dell’allora ministro del Pd, Graziano Delrio. La presidenza Enav al femminile è invece un impegno che Meloni si era presa soprattutto dopo il tramonto del ritorno della Neri alla guida della società.

Enav però è solo l’antipasto della primavera delle poltrone che nei giorni attorno a Pasqua promette ben altre scintille. In gioco ci sono i vertici dei tre grandi gruppi dell’energia – Eni, Enel e Terna – ci sono le Poste e c’è l’incognita Leonardo.

NOMINE: VENERDI’ IL SUMMIT DEL CENTRODESTRA MA LA VERA INCOGNITA E’ LEONARDO

Salvo colpi di scena dell’ultima ora, per Eni, Enel, Terna e Poste italiane, i giochi sono sostanzialmente fatti e oscillano tra continuità e rinnovamento, anche se oltre all’Ad delle cinque società quotate in Borsa la fame dei partiti del centrodestra non perde d’occhio le Presidenze e la composizione dei nuovi consigli d’amministrazione. Ma è su Leonardo, il grande gigante della difesa e dell’aerospazio, che si addensano le mire e al tempo stesso le maggiori incognite. Prevarrà una scelta interna o arriverà un Papa straniero? Il summit del centrodestra sulle nomine in programma per il venerdì santo è chiamato a sciogliere il rebus ma in questo caso le sorprese sono all’ordine del giorno e può ancora succedere di tutto. L’uovo di Pasqua delle poltrone fa gola a tanti ma speriamo che a vincerlo non sia solo la fame lottizzatoria dei partiti di governo ma la competenza dei manager che saranno chiamati a guidare società di prima grandezza e di grande importanza per l’intero Paese.

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