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Neymar torna al Barcellona e rimette in pista Dybala e Icardi

Il ciclone Neymar sconvolge le ultime ore del calciomercato e può spingere Dybala al Psg e forse Icardi alla Juve – Le ultime manovre di Milan, Roma e Napoli

Neymar torna al Barcellona e rimette in pista Dybala e Icardi

Ci siamo. Con Neymar un a passo dal Barcellona (130 milioni più i cartellini di Rakitic, Todibo e Dembelé, resta da convincere quest’ultimo), ecco che il tanto atteso giro di punte può finalmente partire. I tempi però sono un problema: a soli tre giorni dal gong non sarà facile portare a termine affari di questo calibro. Quel che è certo è che i club ci proveranno, a partire dalla Juventus: è senza dubbio lei la più interessata all’operazione multimilionaria sull’asse Parigi-Barcellona. La conseguenza della cessione di Neymar può essere Paulo Dybala al Psg, tanto più se Dembelé non dovesse convincersi a salire sulla giostra, il che ci porta a Mauro Icardi, l’uomo più chiacchierato dell’intera sessione.

“Può succedere qualsiasi cosa – ha ammesso Nedved subito dopo i sorteggi di Champions – Finché il mercato sarà aperto, lavoreremo sia in entrata che in uscita”. Parole che autorizzano qualsiasi tipo di scenario, anche perché susseguenti a quelle di Javier Zanetti, anch’egli presente a Montecarlo e autore di dichiarazioni piuttosto interessanti. “La situazione di Mauro non è cambiata – ha spiegato senza mezzi termini il dirigente nerazzurro. – Alla fine del mercato manca ancora qualche giorno, vedremo di trovare una soluzione che piaccia a tutti. Icardi via anche in prestito? Sì, ma aspettiamo la fine…”.

Insomma, il periodo delle “facce da poker” è definitivamente concluso, del resto il tempo vola e ritrovarsi al 2 settembre, giorno della dead-line, è davvero un attimo. La verità è che può davvero succedere di tutto: Icardi e Dybala via, oppure costretti a una permanenza forzata. Il discorso vale soprattutto per l’argentino dell’Inter, su questo non c’è dubbio, ma anche quello della Juve, alla luce dello spropositato numero di punte in rosa, non scherza affatto.

La certezza è che entrambi i club faranno il possibile per cederli a cominciare dai nerazzurri, decisi a giocarsi qualsiasi carta pur di liberarsi del loro ex capitano. Su di lui c’è un pressing fortissimo da parte di tutti: società (più chiari di così è impossibile), squadra (ieri c’è stata una cena a cui Mauro non era presente, a testimonianza di uno spogliatoio ancora ostile) e, novità delle novità, Wanda Nara, passata dal noto ostracismo a più miti consigli. Proprio lei infatti starebbe cercando di convincerlo a mettere da parte l’orgoglio e accettare il trasferimento, qualsiasi esso sia, a patto, tanto più che oltre alla carriera ci sono in ballo i soldi, tantissimi soldi.

Al momento le offerte concrete sono due: il Napoli, che non a caso ha lasciato in stand by Llorente e il Monaco, deciso a prenderlo anche in prestito. Icardi però ha sempre considerato la Juve come unica alternativa possibile all’Inter, il che infittisce ulteriormente il mistero. La Signora infatti si trova con un grosso problema di esuberi, tutti di difficile soluzione. Dopo Higuain, impuntatosi fino al punto di uscire dal mercato, anche Mandzukic ha detto no alle numerose soluzioni proposte, ultimo il Psg, per non parlare di Dybala, ceduto due volte (Manchester United e Tottenham) e rientrato altrettante.

Aspettare (cosa che Icardi ha fatto) non ha portato a nulla, ecco perché da ieri tutto l’entourage di Mauro insiste affinché vengano vagliate altre soluzioni. Il Napoli, evidentemente a ragion veduta, crede ancora di potersi giocare qualche carta, come dimostra la ghiacciaia in cui è stato messo Llorente, ma attenderà solo fino a domani, dopodiché chiuderà con lo spagnolo.

Nel frattempo anche le altre si muovono, seppur su nomi meno accattivanti. Il Milan, dopo aver ceduto Laxalt al Torino (500 mila euro per il prestito e diritto di riscatto fissato a 11,5 milioni), spera di fare lo stesso con André Silva, su cui si sta muovendo il Benfica. I portoghesi ragionano su un prestito con obbligo di riscatto a 25 milioni, cifra inferiore alle richieste iniziali dei rossoneri ma comunque utile a muovere il mercato in entrata. Boban e Maldini lavorano sempre su Correa, ma viste le difficoltà (l’Atletico non scende da quota 50) vagliano anche altre piste: Mariano Diaz del Real Madrid in testa. L’attaccante piace, così come De Paul dell’Udinese (ma ci sarebbe da vincere la concorrenza della Fiorentina) ed Everton del Gremio, tornato nei radar dopo gli apprezzamenti dell’era Leonardo.

Colpo anche della Roma, che si è assicurata Chris Smalling del Manchester United, operazione (prestito secco a 3 milioni), che allontana forse definitivamente Rugani, altro esubero di casa Juve.

Molto attivo poi il Cagliari, che si è assicurato l’attaccante Simeone jr (17 milioni) e il portiere Olsen (prestito), così come il Sassuolo, autore dei colpi Defrel e Chiriches: l’attaccante, già neroverde in passato, arriva in prestito oneroso (3 milioni) con obbligo di riscatto (12), stessa formula anche per il difensore, che lascia Napoli per 12 milioni complessivi.

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