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Nexi: Banco Bpm e le altre Popolari pronti a vendere

Attualmente l’89% del capitale di Nexi è nelle mani di tre fondi veicolati da Mercury, mentre il restante 11% se lo dividono soci bancari con piccole quote – Trattative in corso per la vendita delle partecipazioni di minoranza con l’obiettivo di intascare tra i 200 e i 250 milioni

Nexi: Banco Bpm e le altre Popolari pronti a vendere

Le banche popolari, Banco Bpm in primis, sarebbero ormai pronte a vendere la loro quota in Nexi, da novembre nuova denominazione dell’ex Istituto Centrale delle Banche Popolari (Icbpi), che ormai da tre anni viene controllato dal veicolo Mercury dei fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra, guidato da Paolo Bertoluzzo e presieduto da Franco Bernabè.

I soci bancari hanno ora una quota secondaria e starebbero andando verso l’uscita definitiva, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore. Attualmente l’89% del capitale di Nexi è nelle mani di Mercury, mentre il restante 11% è nelle mani di un pattuglia di istituti di piccola e media dimensione. Banco Bpm ha per esempio il 2,5%, il Creval il 2%, Bper l’1,5%, Ubi l’1%, Banca Popolare di Cividale lo 0,7% e Banca Sella lo 0,2% mentre percentuali inferiori sono in mano anche a Iccrea, Banca Popolare del Frusinate e Banca Popolare Vesuviana.

Le trattative partono dai valori alla base dell’operazione del 2015 che ha portato l’ormai ex Icbpi nelle mani dei fondi per 2,15 miliardi di euro, ma nel tempo le cose sono cambiate e i tre fondi hanno investito in altre operazioni nonché nel miglioramento delle piattaforme informatiche di Nexi. Inoltre il core-business dei pagamenti di CartaSi, con la rivoluzione high-tech in atto, ha prospettive di crescita interessanti ed è destinato a sbarcare in Borsa tra uno o due anni. Ecco perchè si parla di valutazioni fino a 3 miliardi e di conseguenza i soci bancari minori, se venderanno le loro quote, potranno complessivamente spuntare tra i 200 e i 250 milioni.

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