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Nestlé in campo per il lavoro giovanile: mille contratti in Italia

Un giovane su quattro in Europa oggi non è in grado di trovare un lavoro e in Italia l’emergenza è ancora pù forte – Al di là delle istituzioni pubbliche nazionali ed europee, anche i privati si stanno facendo avanti per contrastare il fenomeno – Il caso Nestlé: 20mila nuove posizioni professionali in Europa nei prossimi tre anni, mille in Italia

Nestlé in campo per il lavoro giovanile: mille contratti in Italia

Un giovane su quattro in Europa oggi non è in grado di trovare un lavoro. E in Italia l’emergenza è ancora pù forte. L’Europa ha varato la Youth Guarantee che dal 2014, per sei anni, riceverà sei miliardi di euro complessivi (uno all’anno), destinati a tutti i Paesi dell’Ue e che si inserisce nel programma della strategia Europa 2020. L’iniziativa prevede che ciascun Stato assicuri ad ogni persona al di sotto dei 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale.

Ma le soluzioni istituzionali, sebbene necessarie, da sole non bastano. Per dare risposte a un problema sociale che si aggrava più passa il tempo in un contesto di recessioni o crescita stagnante, sono necessarie nuove ricette che chiamino in causa tutti gli stakeholder della società. Una parte delle risposte può arrivare anche dal settore privato che può fare leva su compentenze, eccellenze e visione e trovare nuove risposte innovative. Un esempio è arrivato dal colosso alimentare Nestlé che ha deciso di lanciare il progetto Youth employment, presentato oggi in un incontro a Roma nella sede del Cnel alla presenza delle parti sociali, tra cui il Ministero del lavoro, i sindacati e i Giovani imprenditori di Confindustria.

Nestlé si impegna a creare in Europa 20mila nuove posizioni professionali nei prossimi tre anni. Un’iniziativa che nasce con un respiro europeo e che per l’Italia, ottavo mercato mondiale del gruppo dove sono impiegati circa 5.400 dipendenti in 18 stabilimenti con fatturato di 2,2 miliardi, si traduce in 1.000 opportunità di lavoro nel triennio 2014-2016 equamente divise fra apprenticeship (tirocini/stage) e contratti a tempo determinato e indeterminato. In Francia le opportunità saranno 3.000, in Germania 2.420, in Spagna 1.250. “Crediamo sia dovere di una grande azienda assumersi impegni, anche di sfida, per contribuire alla soluzione di un problema che riguarda la società che la ospita e che non può essere demandato solo alle istituzioni” ha detto Leo Wencel, Capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia, presentando questa mattina presso il Cnel di Roma il progetto Nestlé needs YOUth.

“Il piano presentato oggi – ha aggiunto Giacomo Piantoni, Direttore Risorse Umane del Gruppo Nestlé in Italia – ha quale scopo prioritario quello di rafforzare le competenze dei giovani per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Il piano infatti è molto articolato e ci vedrà impegnati in moltissime attività in tutte le fasi di quel percorso che parte dall’orientamento, alla employability, all’offerta di tirocini, stage e apprendistato, fino ad un inserimento in azienda, compatibilmente con le opportunità che si creeranno nei nostri diversi business.”

Il progetto si basa su quattro tipi di azioni: entro il 2016 il gruppo assumerà in Europa 10.000 giovani al di sotto dei 30 anni negli stabilimenti europei Nestlé in tutte le varie funzioni (produzione, amministrazione, vendite, marketing, finanza, progettazione, ricerca e sviluppo); sempre entro il 2016 aprirà 10.000 posizioni di stage e tirocinio per giovani al di sotto dei 30 anni negli stabilimenti europei Nestlé in tutte le varie funzioni; creerà un programma di orientamento professionale nelle scuole e università di tutta Europa (formazione per il colloquio, redazione del CV, consigli sul mercato del lavoro, etc.); costituirà una “Alleanza per i giovani” con i principali fornitori in tutta Europa, per farli aderire all’iniziativa e creare ulteriori opportunità per i giovani. Le opportunità di inserimento riguarderanno tutti i settori di business: il settore produttivo, amministrativo, le risorse umane, le vendite, il marketing, il settore finanziario, tecnico e i dipartimenti ricerca&sviluppo. Con un’alleanza Nord-Sud a livello europeo: è infatti previsto un selezionato gruppo di posizioni specificamente pensate per offrire ai giovani dell’Europa meridionale, l’area più colpita dalla disoccupazione giovanile, la possibilità di realizzare importanti esperienze lavorative all’estero in Svizzera, Francia, Germania, Austria, Paesi Nordici e Regno Unito, meno colpiti dalla crisi.

“Pensate a quale sarebbe l’impatto sulla nostra società se abbandonassimo questi giovani ai margini, lasciandoli senza una fonte di reddito, senza futuro, senza speranza”, ha detto Laurent Freixe, Executive Vice-President di Nestlé e Zone Director per l’Europa, illustrando il progetto Nestlé needs YOUth nell’ambito dell’evento di lancio tenutosi (non a caso) ad Atene, capitale del Paese in cui oltre la metà dei giovani sotto i 25 anni è attualmente disoccupato. Per detto il Commissario Europeo per l’Istruzione, Androulla Vassiliou il progetto “dimostra che il settore privato può chiaramente fare la differenza nell’affrontare il problema della disoccupazione. Ci aspettiamo che azioni di questo tipo inneschino iniziative simili da parte di altri stakeholder”.

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