Condividi

Nella manovra novità anche per la rete elettrica Fs e il 5×1000

In attesa delle ultime proposte di modifica su Regioni e Province, che arriveranno nelle prossime ore, il governo ha depositato in commissione Bilancio al Senato una ventina di emendamenti alla legge di Stabilità – Diversi i temi affrontati: dalla vendita della rete elettrica di Fs a Terna alle tariffe postali, passando anche per il 5 per mille.

Cessione della rete elettrica di Fs a Terna, tariffe postali legate al traffico, premi ai Comuni virtuosi e più trasparenza nel 5 per mille. Queste le principali novità introdotte nella manovra dal Governo, che stanotte ha depositato un nuovo pacchetto di emendamenti in commissione Bilancio al Senato. 

La partita, in ogni caso, non è ancora chiusa. All’appello mancano le proposte del Governo più significative, a partire dagli emendamenti che dovrebbero chiudere il nodo sulle Regioni e sui dipendenti delle Province, che, a quanto pare, non arriveranno prima di stasera o domani.

La commissione Bilancio sta procedendo al ralenti in attesa di avere un quadro completo e, nel frattempo, è arrivato l’appello del relatore, Giorgio Santini (Pd): “Se vogliamo rispettare i tempi bisogna procedere con il metodo dei segnalati”.

Pd ed Ncd hanno scremato, Fi ha detto che lo farà, Sel, Lega e M5S per ora nicchiano. L’obiettivo è concentrarsi su circa 500 proposte delle 3.800 depositate. La riunione della commissione di oggi pomeriggio, ha detto Santini, servirà a decidere “quando iniziare a votare”. L’approdo della manovra in Aula è previsto per martedì, ma difficilmente questa scadezna sarà rispettata.

Intanto, però, ecco gli emendamenti più importanti fra quelli arrivati nelle ultime ore.

RETE ELETTRICA FS A TERNA

Il Governo stabilisce i tempi e le procedure per il perfezionamento dell’acquisizione delle “reti elettriche in alta e altissima tensione e le relative porzioni di stazioni di proprietà di Fs” da parte di Terna. Proprio l’Ad Matteo Del Fante ha sottolineato ieri cheTerna sta “continuando a lavorare” con Fs “per chiudere con un pre-accordo entro l’anno e completarlo dopo l’approvazione della legge di Stabilità e dei passaggi che spettano all’Autorità per l’Energia. L’emendamento del governofornisce la cornice entro cui idue gruppi pubblici potranno proseguire nell’operazione. Queste strutture, si legge infatti nella proposta di modifica, “sono inserite nella rete di trasmissione nazionale di energia elettrica” e “l’efficacia del suddetto inserimento è subordinata al perfezionamento dell’acquisizione dei suddetti beni da parte del gestore del sistema di trasmissione nazionale o di una società da quest’ultimo controllata”.

Con il perfezionamento dell’acquisizione, “le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e tutti gli altri provvedimenti amministrativi, comunque denominati, concernenti i suddetti beni – continua l’emendamento –, si intendono emessi validamente ed efficacemente a favore dell’acquirente, ovvero di un veicolo societario appositamente costituito”; entro “i successivi 60 giorni” dalla data del perfezionamento dell’acquisizione, inoltre, “il gestore del sistema di trasmissione nazionale adotta gli eventuali adempimenti conseguenti”.

TARIFFE POSTALI LEGATE AL TRAFFICO 

Il Governo propone poi “una nuova determinazione delle tariffe degli invii di Posta prioritaria e degli altri servizi universali, individuando soluzioni che consentano maggiore flessibilità nello stabilire le tariffe in correlazione ai volumi di traffico”. 

Nella proposta di modifica si legge che “il contratto di programma potrà prevedere l’introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale”, ferme restando le “competenze” dell’Agcom.

ALLE POSTE 535 MILIONI

L’Esecutivo, inoltre, destina alle Poste 535 milioni di euro. Si tratta di crediti vantati dalla società nei confronti dello Stato italiano. Il rimborso è stato disposto dal Tribunale dell’Unione europea, che a fine 2013 ha dato ragione alle Poste, riconoscendo che la remunerazione della raccolta postale mediate conti correnti, dovuta dal Tesoro in base a una convenzione del 2006, non costituiva aiuto di Stato. Così la società, che nel 2008 aveva dovuto restituire 443 milioni a via XX Settembre, ora ha diritto a riaverli indietro con gli interessi.

Le risorse vengono ricavate per 310 milioni dal fondo per i pagamenti dei debiti di Regioni ed enti locali, per 100 milioni dal fondo per il pagamento dei debiti dei ministeri e per 125 milioni dai proventi dei Monti bond emessi per Mps. 

TRASPARENZA PER IL 5 PER MILLE, MULTE FINO A 10MILA EURO

In arrivo anche nuove regole per rendere trasparente l’erogazione e l’impiego dei fondi del 5 per mille, con multe salate per chi non si adegua. Entro due mesi dall’entrata in vigore della legge di Stabilità, secondo quanto stabilisce un altro emendamento governativo, dovrà essere emanato un decreto del presidente del Consiglio (su proposta del ministero dell’Economia) che vada in questa direzione.

Nel decreto dovranno essere definite le modalità di redazione del rendiconto da cui risulti in modo “chiaro e trasparente” la “destinazione di tutte le somme erogate ai soggetti beneficiari, e di recupero delle stesse per violazione degli obblighi di rendicontazione, nonché le modalità di pubblicazione sullo stesso sito dei rendiconti trasmessi”. I beneficiari che non si atterranno agli obblighi di comunicazione della rendicontazione rischiano multe da 500 a 10mila euro.

PREMI PER I COMUNI VIRTUOSI 

L’Esecutivo aumenta nel 2015 dal 10 al 20% l’importo del fondo di solidarietà che sarà accantonato per essere redistribuito tra i Comuni sulla base delle capacità fiscali e dei fabbisogni standard. 

Commenta