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Nba, inedita finale tra Miami Heat e Oklahoma City Tunder

E’ la finale che tutti volevano e che esprime il nuovo che avanza in Nba: crollano le vecchie glorie e si affermano team di prorompente atletismo – Per i Thunder è la prima finale in assoluto

Nba, inedita finale tra Miami Heat e Oklahoma City Tunder

Hanno vinto i più giovani e probabilmente anche i più forti. Questo almeno è quello che ha detto il campo, perchè alla fine chi vince ha sempre ragione, e in qualche modo si è dimostrato più forte del proprio avversario, se non migliore. Di certo hanno vinto quelli che ne avevano di più, nelle gambe e nella fame, quelli che alla fine di una lunghissima corsa erano ancora in grado di riprendere fiato.

In finale ci vanno Heat e Thunder, a partire da stanotte. Fuori Spurs e Celtics, addio alle vechie dinastie, via, largo ai giovani, al nuovo che avanza. Non è bastato, a Duncan, Garnett e tutti gli altri, l’infinito orgoglio e la classe, che, si sa, non è acqua. Non sono bastati, a San Antonio e Boston, l’organizzazione e il gioco di squadra, soffocati man mano che si andava avanti, come nella morsa di un serpente, dall’atletismo debordante degli altri.

Prima poi doveva succedere, che le vecchie glorie ammainassero la loro bandiera, e che i Miami Heat e gli Oklahoma City Tunder si sfidassero sul gradino più alto. Doveva succedere, prima o poi, che le due squadre che più di ogni altra, oltre al roseo presente, hanno tra le loro mani il futuro prossimo di questa lega, si trovassero di fronte nella sfida più importante.

I Thunder, nella loro sfrontatezza, forse hanno addirittura bruciato le tappe, presentandosi all’appuntamento in anticipo rispetto alle previsioni e arrivandoci quasi da favoriti. I ragazzi dell’Oklahoma, infatti, sembrano più sgombri mentalmente e, nel cammino verso le finali, sono quelli che hanno impressionato di più vincendo meglio, se così si può dire, rispetto ai rivali, e contro avversari più probanti, come i campioni in carica di Dallas, i Lakers di Bryant e quegli Spurs che per molti erano i naturali favoriti alla vittoria finale.

Sembrano anche più squadra, i Thunder, più forti nel loro complesso, in quella struttura portante tutta tesa ad esaltare l’incredibile talento di Kevin Durant che con l’aiuto, soprattutto, di Westbrook e del “Barba” Harden (autentico idolo dei suoi tifosi) dovrà vedersela direttamente con un Lebron James che è sembrato, invece, nelle sette sfide contro Boston, sempre più solo a farsi carico della sua squadra, abbandonato da un Wade molto discontinuo, mentre Bosh è appena rientrato da un infortunio.

Sarà uno scontro brutale, all’insegno della modernità, tra due squadre di soffocante atletismo, una sfida durissima ed equilibrata, giocata sul filo delle emozioni, della voglia di vincere e della paura di perdere. Sarà lo scontro, soprattutto, tra Kevin Durant e Lebron James.

Comunque vada a finire, uno dei due giocatori più forti della Nba attuale, dopo queste finali avrà vinto il suo primo titolo di campione. E forse il vuoto di potere dovuto al declino di Lakers e Spurs (autentici dominatori dell’ultimo decennio Nba) e dei Celtics verrà colmato priva del previsto.

Era la finale che quasi tutti, soprattutto in America, volevano. Non la più bella, probabilmente, ma sicuramente la più attuale, quella che potrebbe battezzare una nuova rivalità, quella tra James e Durant, tra gli Heat e i Thunder, che potrebbe scrivere pagine indimenticabili nella storia del basket Nba.

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