Più secco di così il monito del Capo dello Stato alle forze politiche della maggioranza che stanno facendo salire la febbre della crisi sul caso kazako. Durante la cerimonia del Ventaglio, Giorgio Napolitano ha giudicato inaudita la storia della Shalabayeba (“norme di condotta e burocrazia hanno messo in difficoltà l’esecutivo”) ma ha praticamente blindato il governo Letta sostenendo che “deve andare avanti perchè se messo a repentaglio ci sarebbero contraccolpi irrecuperabili”, sia nelle relazioni internazionali che sui mercati finanziari.
Napolitano ha in sostanza fatto capire due cose con grande chiarezza: 1) malgrado i comprensibili mal di pancia sul caso kazako non sono tollerabili colpi di testa che potrebbero portare alla crisi di governo; 2) nel caso malaugurato di una crisi di governo il Presidente della Repubblica non la avvarrebbe politicamente e ne trarrebbe tutte le conseguenze.
Vedremo ora e soprattutto domani quando sul caso il premier interverrà in Parlamento quali saranno le reazioni delle forze politiche di maggioranza e le vie di uscita da una vicenda che ha intossicato non poco il clima politico.
AGGIORNAMENTO:
Nel pomeriggio il gruppo dei senatori del Pd ha deciso a larga maggioranza di non votare la mozione di sfiducia presentata da M5S e da Sel nei confronti di Alfano, anche se Renzi non abbassa la guardia e non esclude di conto il ministro dell’Interno.
