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Mutui: la rata ti perseguita? Ai primi sintomi di difficoltà rivolgiti alla tua banca. Memorandum Abi

Le banche, per voce della loro associazione, riassumono in un memorandum in 5 punti le strategie possibili per uscire dalla morsa del tasso variabile

Mutui: la rata ti perseguita? Ai primi sintomi di difficoltà rivolgiti alla tua banca. Memorandum Abi

L’Associazione delle banche italiane (Abi), considerando i problemi conseguenti alle scelte di mutui a tasso variabile e alla crescita dei tassi di interesse dopo le ripetute strette della Bce ha stilato un memorandum in 5 punti, segnalando le possibilità disponibili in Italia per le famiglie.
“Si raccomanda al titolare del mutuo – dice l’Abi in una nota – ai primi segnali di possibili difficoltà di rivolgersi alla propria banca per valutare le possibili soluzioni per affrontare l’aumento dei tassi di interesse e l’istituto di credito fornirà tutte le informazioni utili per comprendere le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti”.

Ecco le 5 strade possibili suggerite dalle banche

  • 1. Concordare con la propria banca l’allungamento della durata del proprio mutuo. Questa è una possibilità fortemente richiesta da alcuni esponenti del governo in occasione la scorsa settimana dell’assemblea dell’associazione bancaria e alcune banche si sono già dette pronte.
  • 2. Chiedere una revisione di altre condizioni contrattuali;
  • 3. Effettuare la cosiddetta portabilità/surroga dei mutui, cioè la possibilità di trasferire senza spese e costi il proprio mutuo ipotecario presso un’altra banca, modificandone le relative condizioni contrattuali. Il numero di richieste di surroga è cresciuto dall’inizio dell’anno. Ultimanete le banche si sono fatte molto più guardinghe nel concederle.
  • 4. Ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa cosiddetto “Fondo Gasparrini” che permette di sospendere il pagamento della rata del mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, fino a 18 mesi, allungando il piano di ammortamento per il periodo della sospensione, in caso di eventi quali, ad esempio, la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro (cosiddetta cassa integrazione) o la riduzione del fatturato per i lavoratori autonomi. Il Fondo, istituito a fine 2007, ai primi scricchiolii della crisi legata ai mutui subprime, per mutui fino a 400mila euro, è stato rinnovato dal governo per tutto il 2023, con alcune novità rispetto al passato.
  • 5. Trasformare il mutuo da tasso variabile a tasso fisso. La legge di bilancio per il 2023 ha disposto che le banche siano obbligate alla trasformazione, in caso di richiesta del mutuatario che non sia in ritardo nei rimborsi, per i mutui di importo fino a 200.000 euro e con l’ISEE del mutuatario che non deve superare i 35.000 euro. In effetti, secondo gli esperti, passando al tasso fisso si trovano ancora buone opportunità.

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