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Musica e Didattica: una ricerca e un libro di Emanuele Pappalardo

Un nuovo libro di Emanuele Pappalardo propone un modo diverso di insegnare musica in cui i ragazzi, anche piccoli, sono più consapevoli e partecipi

Musica e Didattica: una ricerca e un libro di Emanuele Pappalardo

Musica e Didattica: si può giocare nell’apprendere uno strumento nel rigore della dottrina musicale? Spartiti e solfeggio possono diventare, sin dall’inizio dell’apprendimento, uno “strumento nello strumento”, ovvero un mezzo di relazione diretta con il modo che ci circonda? La risposta, non è scontata. Si tratta di conciliare la didattica classica con le sofisticate tecniche della psicologia relazionale. Ben altra cosa dalla scuola di pensiero, che i veri musicisti aborriscono, del “far suonare subito” ancor prima di aver insegnato a padroneggiare la musica almeno nei suoi rudimenti.

Emanuele Pappalardo (compositore e docente nel dipartimento di Didattica della musica nel Conservatorio di Latina e che da sempre si occupa di ricerca in campo pedagogico e didattico) ci propone – con Composizione e analisi nelle prime fasi di studio dello strumento musicale. Aspetti cognitivi, creativi, affettivi e relazionali (268 pagine, Edizioni Ets) – una pedagogia e un fare didattico, ossia pratico, che dimostra quanto molte delle ancora attuali credenze pedagogico-didattiche siano in realtà dei puri atti di fede (una fede, d’altronde cos’è se non un credere in qualcosa per cui non c’è nessuna ragione di credere?) verso una consuetudine ormai condivisa da almeno un secolo nelle istituzioni accademiche e del tutto condivise anche dal senso comune.

Musica e Didattica: quali criteri Pappalardo ci invita a mettere in discussione?

Innanzitutto proprio il solfeggio, ossia questa pratica che, in genere, ha il solo effetto di allontanare qualunque studente principiante dalla sana motivazione a intraprendere lo studio di uno strumento. Prima di avere bisogno di cognizioni teoriche si può fare musica, da subito, e la si può fare componendo e analizzando e condividendo i risultati con i propri amici e con tutte le figure affettive di riferimento (genitori, nonni, fratelli…). La musica mantiene così la sua connotazione di Gioco e, lo sappiamo da Winnicot in poi, il gioco è una cosa seria!

Ma oltre a fare rigorosamente a meno di pratiche solfeggistiche Pappalardo ci mostra come bambini di età compresa tra i dieci e gli undici anni e che nulla sanno di musica e che si avvicinano per la prima volta a uno strumento musicale, possano da subito iniziare a comporre e ad analizzare la musica che loro stessi hanno composto e raggiungere, in poco più di 24 ore di lezioni ciascuno, (se ci si pensa, si tratta di poco più di un giorno) competenze tecniche che gli permettono di affrontare anche il repertorio tradizionale. Si, perché Pappalardo non ha trascurato la tradizione, tutt’altro: i bambini hanno, insieme al quaderno con le proprie composizioni, anche un libro di testo tradizionale. Innovazione e tradizione si arricchiscono a vicenda.

Un’altra credenza che raramente viene messa in discussione riguarda l’accordatura dello strumento

Sono commoventi le pagine nelle quali i bambini di questa ricerca scoprono che lo strumento si accorda, che le accordature non sono date una volta per tutte (è quello che di norma accade quando si va a lezione di strumento: qualunque coscienzioso docente accorda subito lo strumento dell’allievo-e, con onestà, Pappalardo confessa che è ciò che ha fatto anche lui prima di immergersi in questa ricerca). Le accordature possono essere molte e ogni studente può avere la propria.

Questa Ricerca, di cui il libro costituisce il report finale, è nata da una collaborazione tra il Conservatorio di musica di Latina, e un Istituto comprensivo sempre del territorio di Latina, L’I.C. Giuseppe Giuliano. Questa collaborazione rappresenta già di per sé un fatto piuttosto straordinario: è del tutto insolito che una Istituzione che si occupa, per definizione, di Alta Formazione collabori con una Istituzione che si occupa di formazione di base.

L’oggetto della Ricerca? Una chitarra

Anzi, molte chitarre, visto che il metodo/metodologia privilegia il lavoro d’insieme, la socializzazione del sapere e dell’imparare. “Ma la Metodologia è applicabile con qualunque altro strumento musicale” afferma Pappalardo. E’ un testo che non solo si legge, ma si ascolta e si guarda, perché è ricchissimo di materiali audio video liberamente consultabili e scaricabili .

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