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Museo del Louvre: il Tesoro di Notre-Dame presto svelato in una nuova mostra a Parigi

Nonostante i lavori di restauro della cattedrale entrati nella loro ultima fase, il museo del Louvre presenta un’esposizione con 120 opere del tesoro di Notre-Dame di Parigi. La mostra si terrà dal 18 ottobre 2023 al 29 gennaio 2024

Museo del Louvre: il Tesoro di Notre-Dame presto svelato in una nuova mostra a Parigi

In attesa che si concluda il restauro della nota e affascinante cattedrale di Parigi, il Louvre presenta un’esposizione del tesoro di Notre-Dame: oggetti e paramenti sacerdotali necessari alla celebrazione del culto, reliquie e reliquiari, libri manoscritti nonché altri oggetti preziosi offerti per pietà, si unirà poi alla sagrestia neogotica della cattedrale, costruita da Jean-Baptiste Lassus e Eugène Viollet-Le-Duc dal 1845 al 1850.

Con più di 120 opere, questa esposizione offre un condensato della storia di questo tesoro, in sostituzione nel contesto della sua storia millenaria: dalle sue origini nel Medioevo alla sua resurrezione nel XIX secolo e alla sua fioritura con Viollet-le-Duc sotto il Secondo Impero.

Il tesoro di Notre-Dame, interamente ricostituito dopo la Rivoluzione, è oggi famoso per le reliquie delle insegne che custodisce, in particolare quelle della Corona di Spine e del Legno della Croce, che provengono dall’antico tesoro della Sainte-Chapelle e che trovato a Notre-Dame, sotto il regno di Napoleone I, un asilo in nuovi reliquiari. Il tesoro è famoso anche per lo splendore dei capolavori dell’oreficeria francese raccolti nel XIX secolo, in particolare quelli disegnati da Eugène Viollet-le-Duc, testimoni eccezionali della storia della cattedrale e della storia francese.

Per la prima volta, la mostra propone di tornare indietro nel tempo e riconnettersi con la storia del tesoro prima della Rivoluzione: inventari, resoconti storici, dipinti, codici miniati, incisioni e altri documenti figurativi, ma anche diverse opere giunte fino ai nostri giorni ci., permettono di ripercorrere parte della lunga storia del tesoro fin dall’epoca merovingia e di intravedere questa ricchezza in parte scomparsa, paragonabile a quella degli oggetti più splendidi realizzati per Notre-Dame nel XIX secolo.

Le prime testimonianze del suo tesoro risalgono al VI secolo

Nel IX secolo, prestigiose reliquie accrebbero l’aura della cattedrale e la fama del tesoro, allora affidato a un capitolo di canonici: le reliquie di Saint Marcel, uno dei primi vescovi di Parigi del IV secolo, vi furono trasferite sfuggire alle invasioni normanne. Permettono quindi alla cattedrale di competere con le prestigiose abbazie di Saint-Denis, Saint-Germain-des-Prés e Sainte-Geneviève. Poco dopo il 1100, un frammento della Vera Croce, reliquia della Passione di Cristo, fu inviato da Gerusalemme dal canonico Anseau, sacerdote e cantore del Santo Sepolcro.

Intorno al 1160 Maurice de Sully intraprese la costruzione della nuova cattedrale e, a partire dal XIII secolo, un edificio che comunicava direttamente con il coro della cattedrale ospitò il tesoro. Le vicende storiche portano, nei secoli successivi, alla scomparsa di questo tesoro medievale, ad eccezione di alcuni libri miniati e di un antico vaso in agata intagliata donato dalla regina Isabeau di Baviera nel 1425 e successivamente acquisito dal pittore Peter Paul Rubens (1557 -1640).

I primi inventari, di cui la serie conservata inizia nel 1343, permettono di comprendere meglio il tesoro e di immaginarne la ricchezza

I donatori sono re, regine, principi, vescovi, canonici, che esprimono la loro gratitudine alla cattedrale. Il tesoro, infine, custodisce anche libri miniati e preziosi, tra cui il Libro dei giuramenti su cui vescovi e canonici prestano giuramento per la loro intronizzazione, capolavoro della metà del XIII secolo.

Secoli dopo ed esattamente nel Settecento, il coro di Notre-Dame fu finalmente ristrutturato alla fine del regno di Luigi XIV, preludio a nuovi arricchimenti del tesoro, che comprendeva pezzi monumentali di oreficeria dei migliori orafi dell’epoca. Dipinti, disegni, un magnifico Vangelo del 1753, ci permettono di conoscerne alcuni, come l’ostensorio o Grand soleil in argento dorato, realizzato dall’orafo Claude II Ballin nel 1708 su disegni di Robert de Cotte o quello di Thomas Germain, orafo del re, consegnato nel 1718-1719.

A seguito il tesoro viene distrutto durante la Rivoluzione. Il 2 novembre 1789 fu decretata la nazionalizzazione dei beni del clero

Il 3 marzo 1791 gli oggetti inutili al culto furono confiscati e fusi. Gli oggetti di culto conservati nel tesoro di Notre-Dame scomparvero completamente nel giro di una notte dell’agosto 1792, insieme a tutte le loro reliquie. Nel 1802, la firma del Concordato permette il ritorno del culto cattolico a Notre-Dame. Era giunto il momento di dotare la cattedrale di nuovi strumenti di culto e di arredi liturgici, tutti scomparsi. L’incoronazione di Napoleone nel 1804 offrì un’occasione inaspettata per Notre-Dame, alla quale fu concesso ciò che restava delle Reliquie della Passione acquistate da Saint Louis tra il 1239 e il 1242, in particolare la Corona di Spine, dal tesoro della Sainte-Chapelle ., per il quale venne commissionato nel 1806 un imponente reliquiario a Jean-Charles Cahier.

Nel 1814, Luigi XVIII ripristinò le processioni del voto di Luigi XIII e incaricò l’orafo Jean-Baptiste Odiot di creare una grande Vergine d’argento destinata a loro. Fu infine offerto da Carlo X nel 1826. Il sacco dell’arcidiocesi, che provocò varie distruzioni, fu tuttavia una nuova prova per l’erario. Subì nuovamente grandi distruzioni durante la Rivoluzione del luglio 1830, con il doppio saccheggio dell’arcidiocesi e del tesoro, e poi durante la rivolta del febbraio 1831. Nel 1843 fu organizzato un concorso per il restauro della cattedrale, vinto da Jean-Baptiste Lassus e Eugène Viollet-le-Duc. Il progetto prevede la ricostruzione della sagrestia. In effetti, l’edificio neoclassico di Jacques-Germain Soufflot era stato danneggiato dalle rivolte e non era più soddisfacente. La costruzione e l’allestimento interno subirono ritardi e solo nel 1854 la tesoreria poté essere collocata nel nuovo edificio in stile neogotico. Dal 1855, e soprattutto tra il 1866 e il 1869, Viollet-le-Duc si occupò di progettare mobili liturgici e reliquiari in armonia con lo stile di questo nuovo ambiente. Questa visione globale della cattedrale, dei suoi arredi e degli strumenti di culto fiorisce a Notre-Dame durante il Secondo Impero.

La mostra è organizzata dal Museo del Louvre, in collaborazione con l’Assessorato Regionale agli Affari Culturali dell’Île-de-France incaricato delle operazioni di conservazione degli oggetti provenienti dai tesori di Notre-Dame de Paris, Notre-Dame de Paris e della Biblioteca Nazionale di Francia in attesa che sia ultimato il restauro e la riapertura della Cattedrale di Notre-Dame prevista per dicembre 2024.


Le trésor de Notre-Dame de Paris . Des origines à Viollet-Le-Duc

18 ottobre 2023 – 29 gennaio 2024

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