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Msc lancia l’Opa sul 49% del porto di Amburgo e punta a muovere un milione di container l’anno

Il gruppo che fa capo ad Aponte ha stretto un accordo con la città di Amburgo, che è azionista di maggioranza della società del porto. Offerto 16,75 euro ad azione, a premio del 57%. L’obiettivo della partnership, è fare del porto di Amburgo un hub centrale per la rete globale di servizi container e logistici di Msc.

Msc lancia l’Opa sul 49% del porto di Amburgo e punta a muovere un milione di container l’anno

Msc sceglie il porto di Amburgo come hub centrale per la rete globale di servizi container e logistica.
Il gruppo di Gianluigi Aponte ha lanciato un’Opa su Hhla (Hamburger Hafen und Logistik Aktiengesellschaft) e ha stretto una partnership con la Città di Amburgo, primo azionista di Hhla al 69%, per una gestione congiunta.

La società svizzera, nonché la più grande compagnia di trasporto container al mondo, ha messo sul piatto 16,75 euro per ogni azione di tipo A, a premio del 57% rispetto al prezzo medio ponderato per il volume a 30 giorni). L’offerta valuta l’intero capitale azionario di Hhla 1,7 miliardi di euro. In base all’accordo, Hhla sarà gestita in jv strategica: se l’Opa andrà a buon fine la Città di Amburgo deterrà il 50,1%, Msc, Mediterranean shipping company, il restante 49,9%.

Opa Msc sul porto di Amburgo: il piano per aumentare i container

Nel corso della partnership, Msc si impegna ad aumentare il volume dei container movimentati nei terminal Hhla di Amburgo, a partire dal 2025 e a raggiungere 1 milione di teu (contenitori da 20 piedi) l’anno, dal 2031 in poi.
Msc, inoltre, stabilirà la sua nuova sede tedesca, “con diverse centinaia di dipendenti”, promette l’azienda, ad Amburgo. Il gruppo italosvizzero e la città di Amburgo si impegneranno anche a realizzare un piano di investimenti a lungo termine da sviluppare assieme a Hhla.

Il porto di Amburgo diventerà l’hub centrale di Msc

L’obiettivo della partnership, spiega una nota, è “di stabilire una base solida e ben strutturata per l’ulteriore sviluppo di Hhla e dell’intero porto di Amburgo, rendendolo un hub centrale per la rete globale di servizi container e logistici di Msc. La compagnia acquisisce, così, una quota strategica in una primaria società logistica europea, con una rete di terminal container ad Amburgo, Odessa, Tallinn e Trieste, eccellenti collegamenti con l’entroterra, la società ferroviaria Metrans e hub intermodali ben collegati nell’Europa centrale e orientale”.

Le strane dichiarazioni del miliardario Kuehne

Aleggia qualche mistero relativo alle dichiarazioni di Klaus-Michael Kuehne uno dei principali operatori logistici tedeschi e uno degli uomini più ricchi della Germania (seppure residente in Svizzera) subito dopo la notizia dell’Opa. Kuehne, che già in passato si era detto critico riguardo la gestione del terminal di Amburgo e aveva manifestato l’intenzione di acquisirlo, ha espresso l’intenzione di valutare una controfferta, puntualizzando – in una dichiarazione rilasciata a Reuters – di esaminare “la presentazione di un’offerta pubblica di acquisto”, ma di preferire “un accordo con la città di Amburgo sulla privatizzazione”. Il giorno dopo però, in una mail, l’autorità economica della città di Amburgo ha dichiarato che non c’è alcuna controfferta sul tavolo da parte del miliardario. Kuehne è proprietario del 53,3% della società Kuehne-Nagel e detentore di un pacchetto azionario di Lufhtansa superiore a quello in mano allo Stato tedesco (15,01% lui, 14,09% il governo di Berlino)

La presenza del cinese Cosco

La scorsa primavera la società cinese Cosco Shipping Ports Limited nel Container Terminal Tollerort (CTT) aveva ottenuto l’ok dal governo tedesco, dopo trattative durate mesi, per l’acquisto del 24,9% di uno dei tre terminal container del porto di Amburgo. Cosco controlla anche una parte del porto di Trieste.

Hhla è presente anche in Italia

Msc, peraltro, ha investito molto nello sviluppo del suo portafoglio di soluzioni intermodali, tra cui la ferrovia che si estende dalla portoghese Sines alla nostra Trieste, e ha lavorato per trasferire sempre più merci dalla strada alla ferrovia, come previsto dai suoi obiettivi di decarbonizzazione della rete logistica terrestre.
L’accordo consentirebbe, quindi, a Msc di espandere il suo portafoglio di terminal portuali. Attraverso la sua controllata Terminal investments limited (Til), il gruppo già gestisce 70 terminal in tutto il mondo, compresi i terminal di Anversa, Singapore e Rotterdam.

L’espansione anche in Africa

Per aumentare ulteriormente la sua presenza globale nei terminal, Msc ha anche acquisito Agl (Africa global logistics), un fornitore di logistica con una forte presenza nel continente africano, con soluzioni intermodali e 21 concessioni portuali.
Msc, inoltre, dispone di una flotta di 760 navi e sta attualmente portando avanti un imponente piano di modernizzazione della flotta. Il gruppo prevede di prendere in consegna più di 90 nuove costruzioni nei prossimi tre anni, tra cui le navi di classe Celestino Maresca da più di 24.000 teu.

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