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Mps: il salvataggio arriva a Ferragosto

Giovedì 10 la Bce darà il via libera finale al piano per il salvataggio di Montepaschi, che ha già convocato un Cda per il giorno successivo mentre a Piazza del Campo si correrà il Palio dell’Assunta – A quel punto lo Stato diventerà primo azionista e in autunno è attesa una redistribuzione dei seggi in Consiglio – A settembre il titolo torna a Piazza Affari.

Si avvicina un Ferragosto decisivo per le sorti di Mps. Secondo indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, giovedì 10 la Bce darà il via libera finale al piano per il salvataggio di Montepaschi. Non a caso, la Banca senese ha convocato per il giorno successivo, proprio nelle ore in cui a Piazza del Campo si correrà il Palio dell’Assunta, una riunione del Cda che con ogni probabilità dovrà solo certificare l’acquisizione del disco verde da parte di Francoforte.

Una volta compiuti questi ultimi passi formali, l’operazione potrà entrare nel vivo. Per la verità, a Siena si sono già portati avanti con il lavoro: la settimana scorsa il Consiglio d’amministrazione ha varato i provvedimenti relativi all’aumento di capitale e al cambio di statuto. Ora si attende solo l’approvazione dell’Eurotower prima di chiedere la registrazione delle delibere al registro delle imprese.

L’azione successiva spetterà al governo, che – in base al decreto già in vigore – è pronto a versare 3,85 miliardi nelle casse dei Mps, diventandone il primo azionista con il 53,4 percento. La partecipazione dello Stato dovrebbe poi salire fino al 70%, una volta che staccherà i rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle perdite dell’istituto e ritirerà in cambio le azioni che questi si sono ritrovati in mano.

Dopo di che, a settembre, sarà probabilmente convocata un’assemblea straordinaria per dare il via all’aumento di capitale dedicato. Non solo: è verosimile che la rivoluzione dell’assetto proprietario porti in autunno anche a ridisegnare il Cda di Montepaschi. L’ad Marco Morelli, indicato un anno fa dal governo, rimarrà con ogni probabilità al suo posto. I ruoli di rappresentanza dei soci di capitale dovrebbero invece essere redistribuiti.

Negli stessi giorni è atteso il ritorno alle quotazioni del titolo in Borsa di Mps, sospeso dal 22 dicembre dell’anno scorso a 15,08 euro.

Intanto, da un esame preliminare dei conti sarebbe emerso un nuovo buco da coprire: Mps Capital Service, controllata del gruppo specializzata in finanza d’impresa, avrebbe bisogno di un’iniezione da 898 milioni entro novembre dopo aver registrato l’anno scorso una perdita da 770 milioni.

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