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Mps è al bivio su presidenza e riassetto azionario: o Profumo o Equinox

Ore decisive a Siena per la rosa dei candidati alla presidenza di Mps – con Alessandro Profumo in pole position – e per il riassetto azionario ma il punto cruciale è che l’ex ceo di Unicredit e Salvatore Mancuso di Equinox sono incompatibili fin dai tempi del Banco di Sicilia e la città del Palio dovrà scegliere

Mps è al bivio su presidenza e riassetto azionario: o Profumo o Equinox

Non saranno frenetiche come quelle che precedono il Palio ma certamente le ore e le giornate che Siena sta vivendo non sono di ordinaria amministrazione. In pochissimo tempo si tratta di decidere il rinnovo della presidenza del Monte dei Paschi dopo l’annunciato ritiro di Giuseppe Mussari, che resterà alla guida dell’Abi, e il riassetto azionario con la cessione di una quota del 15% in mano alla Fondazione che per la prima volta scenderà sotto la soglia psicologica del 50%.

Riassetto azionario e nomine si intrecciano come non mai. Tra i nuovi azionisti dovrebbero entrare imprenditori del Nordest, dove c’è Antonveneta, per una quota complessiva vicina all’8-10%, poi arriverà il fondo Clessidra di Claudio Sposito che ha prenotato una quota tra il 5% e il 7% della banca, mentre resta in stand by Equinox, il fondo di Salvatore Mancuso che ieri ha confermato il suo interesse per rilevare una quota di minoranza.

Il riassetto azionario si intreccia con il rinnovo della presidenza perché Profumo ha fatto sapere ai maggiorenti di Siena (dal sindaco Ceccuzzi al presidente Mussari ai vertici della Fondazione) di essere disponibile ad assumere la presidenza della Banca ma a condizione di non avere nulla a che vedere con Mancuso che destituì dalla presidenza del Banco di Sicilia dopo la fusione Unicredit-Capitalia chiamando alla testa dell’istituto siciliano Ivan Lo Bello. Siena deve dunque scegliere: o Preofumo o Mancuso e la risposta arriverà a breve.

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