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Mps, aumento di capitale da 2,5 miliardi nel nuovo piano

Primo via libera al nuovo strategico del Monte dei Paschi, che ora sarà sottoposto all’esame della Ue – Non quantificate per ora le uscite volontarie di dipendenti – Positivo il giudizio della First Cisl

Mps, aumento di  capitale da 2,5 miliardi nel nuovo piano

Il consiglio d’amministrazione del Monte dei Paschi, presieduto da Patrizia Grieco, ha approvato ieri il nuovo piano strategico 2022-26 che ora passa al vaglio della Bce e della Commissione europea con cui il Mef, che è l’azionista di controllo dalla banca senese, sta discutendo i nuovi termini dell’uscita dal capitale.

Il piano postula, dall’anno prossimo, una ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro in vista di un graduale ritorno all’utile, previsto in 700 milioni pre-imposte nel 2024. Sono previsti anche risparmi annui fino a 275 milioni per uscite volontarie del personale, che dovrebbero avvenire principalmente nel 2024, ma il piano non quantifica esattamente l’entità degli esuberi, che sarà ovviamente ancora oggetto di trattative con il Mef e con i sindacati e che già nel recente passato fu considerato uno degli ostacoli per l’operazione, poi accantonata, della cessione del Monte a Unicredit. Di recente l’ad di Mps aveva ipotizzato un totale di dipendenti in uscita pari a 4 mila unità e il piano sembra ispirarsi a quel riferimento.

Nel 2024 il Monte dovrebbe inoltre, secondo il piano, avere un Cet1 fully loaded del 14% e un cost/income ratio inferiore al 60%.

Un giudizio positivo sul nuovo piano di Mps è stato espresso dal segretario generale dei bancari della Cisl (First Cisl), Riccardo Colombani, secondo cui è però essenziale il coinvolgimento dei sindacati anche nello sviluppo del piano: “La valorizzazione dei lavoratori deve costituire davvero la leva strategica più importante”.

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