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Monti: ora liberalizzazioni e spending review

Nel suo discorso in Senato prima del voto di fiducia che oggi trasformerà il decreto in legge, il Premier ha invitato gli italiani ad “avere fiducia” e a “comprare Bot” – Per liberalizzare “interverremo con azioni coraggiose” – Al via lungo lavoro sulla spesa pubblica – Riforma del lavoro: il governo avrà con i sindacati “un’agenda strutturata di incontri”.

Monti: ora liberalizzazioni e spending review

Gli italiani “comprino i titoli del debito italiano”: dimostrino “fiducia” nel Paese. Un appello iper patriottico quello lanciato oggi dal premier Mario Monti, intervenuto al Senato poco prima dell’ultimo voto di fiducia sulla manovra economica, che oggi pomeriggio è diventata legge. Oltre alla Lega, anche l’Idv si è opposta al via libera.

“Per affrontare la crisi dei debiti sovrani – ha continuato il Professore -, è essenziale che tutti noi guardiamo con fiducia ai titoli di Stato dell’Italia, è necessario che gli italiani sottoscrivano Bot e Cct che, hanno oggi rendimenti elevatissimi. E’ necessario che abbiamo fiducia in noi stessi, nella capacità di prendere in mano il futuro dei nostri figli”.

SULLE LIBERALIZZAZIONI IN ARRIVO AZIONI CORAGGIOSE

Molte critiche sono piovute sull’Esecutivo anche per la scelta di escludere di fatto le liberalizzazioni dal borsino della manovra. Su questo punto oggi Monti ha garantito che “il governo è pronto a intervenire con azioni coraggiose”. Ascolteremo “tutti i suggerimenti anche su settori delicati come le farmacie, sono suggerimenti su cui governo il lavorerà con grande attenzione”.

ORA TOCCA AI TAGLI ALLA SPESA

Nella cosiddetta fase due dell’azione di governo, inoltre, sarà centrale l’azione di spending review: “Avvieremo un lavoro intenso di approfondimento sul versante della spesa pubblica, a partire dalle amministrazioni centrali dello Stato. Non sarà un lavoro di giorni ma un lavoro di mesi, ma sarà un’opera che porterà a risultati duraturi”.

AGENDA DI INCONTRI CON PARTI SOCIALI 

Altro argomento scottante toccato dal Presidente del Consiglio nel corso del suo intervento è quello del rapporto fra governo e parti sociali. Nell’ultima settimana è divampata la polemica fra i sindacati il ministro del Welfare, Elsa Fornero, che dopo aver fatto balenare l’ipotesi di modificare dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ha recentemente fatto marcia indietro.

“Per un tema che sarà chiave come quello del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali – ha chiarito Monti -, sarà necessario e possibile procedere con uno stile di rapporti con le parti sociali, diverso da quello avuto in questa prima fase. Rispetto a pensioni e fiscalità, infatti, questo è un tema che richiede per sua natura il dialogo con le parti sociali. Avremo una agenda strutturata di incontri”.  

CON LA MANOVRA AFFRONTIAMO LA CRISI A TESTA ALTA

Il Premier è quindi tornato a commentare il decreto che oggi sarà convertito in legge da Palazzo Madama. Per arrivare al nuovo pacchetto di misure è stato condotto un lavoro “rapido, responsabile e approfondito, condotto nel rispetto e nella valorizzazione assoluta da parte del governo di questo Parlamento, su un decreto di estrema urgenza che permette all’Italia di affrontare a testa alta la gravissima crisi europea”.

Insomma, un intervento necessario, perché “non c’è crescita senza disciplina finanziaria, non c’è stabilità se bilanci non sono in ordine”. I “sacrifici” chiesti agli italiani sono “significativi”, ma se questa manovra non fosse stata varata, “sarebbero stati molti di più”. L’Italia opererà perché l’Europa cambi e persegua la crescita e sia meno “fredda e insensibile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante il suo intervento nell’Aula del Senato.

L’EUROPA NON SIA FREDDA, LAVORIAMO PER LA CRESCITA

Quanto all’Unione europea, “le scelte di tutti i Paesi membri – ha detto ancora Monti – devono perseguire l’obiettivo della crescita duratura, dell’occupazione e della coesione. Una Europa più comunitaria in cui i Paesi membri sono sottoposti a regole stringenti, deve anche essere più solidale e vicina ai cittadini, non deve essere né apparire fredda e insensibile. Ho colto nel dibattito che vi ringrazio di avermi consentito sulla politica Ue, un vivace segnale – ha aggiunto – affinché il governo italiano rappresenti una evoluzione delle politiche Ue nel senso della crescita. Questa convinzione è vostra ed è mia”.

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