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Milleproroghe, Superbonus verso stop proroga villette e più tempo per domande mutui under 36

Ha preso il via nelle Commissioni del Senato il voto agli emendamenti al decreto Milleproroghe. Attese le decisioni del Governo su balneari, sanità e istruzione

Milleproroghe, Superbonus verso stop proroga villette e più tempo per domande mutui under 36

Dal Superbonus 110% per le villette ai mutui destinati ai giovani fino ai dehors. Sono alcuni dei temi “toccati” dalle circa 60 ipotesi di riformulazione con parere positivo del Governo alle proposte di modifica presentate al decreto Milleproroghe, all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato. Tra gli altri sono stati ritirati la proposta sulle plusvalenze nel settore dello sport e l’emendamento che consentiva fino al 31 dicembre 2026 di derogare al divieto per i dipendenti della Pa in pensione di essere nominati ad incarichi di vertice presso enti, istituti o aziende di carattere nazionale, di competenza dell’amministrazione statale, da parte di organi costituzionali, previo parere favorevole delle Commissioni parlamentari. Non c’è traccia, per ora, di nessun provvedimento sulle concessioni balneari, sanità e istruzione.

Superbonus 110% verso stop proroga villette

L’emendamento al Dl milleproroghe a prima firma Francesca Tubetti (FdI) che prevede l’estensione dal 31 marzo al 30 giugno del Superbonus al 110% per le villette sarà, molto probabilmente, ritirato.

Il governo – scrive l’Ansa – avrebbe considerato il tema non tra quelli da valutare nell’ambito del decreto e quindi non avrebbe dato parere favorevole.

Mutui per gli under 36

Un altro emendamento riformulato al Dl Milleproroghe, all’esame delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, interviene sui mutui per i giovani. È stata prorogata dal 31 marzo al 30 giugno 2023 la scadenza per presentare le domande di accesso alle garanzie “potenziate” del Fondo di garanzia prima casa per i mutui da parte delle giovani coppie o i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori o i giovani sotto i 35 anni con un contratto di lavoro atipico e con un reddito non superiore a 40mila euro.

Prepensionamenti fino al 2026

Sarà sottoposta al voto delle commissioni una modifica che prevede la possibilità fino al 2026 di effettuare dei prepensionamenti – con il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro – nei casi in cui il raggiungimento dei requisiti minimi di pensionamento sia nell’arco di 7 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. L’estensione da 7 anni invece di 4 dalla cessazione del rapporto di lavoro per raggiungere i requisiti minimi per la pensione attualmente scade alla fine del 2023.

Dehors liberi fino a fine anno

Proroga al 31 dicembre 2023 le regole semplificate previste per i dehors in epoca Covid. Bar, ristoranti, pub e altre attività di pubblico esercizio potranno quindi continuare a tenere tavolini, pedane e dehors sui marciapiedi.

Per le Regioni al voto più tempo sulle scelte Irpef

Le Regioni nelle quali, al 31 dicembre 2022, sono state indette elezioni avranno più tempo per decidere se aumentare o meno l’addizionale Irpef, portandola dallo 0,50 fino all’1%, si legge in un’altra riformulazione. Il termine per la decisione, attualmente fissato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui l’addizionale si riferisce, viene differito al 31 marzo di quest’anno, solo per le aliquote applicabili per l’anno di imposta 2023.

Riassegnati al turismo gli sconti fiscali non fruiti 

Un’ulteriore proposta di riformulazione di un emendamento prevede di riassegnare al settore turismo i 30 milioni di sconti fiscali non utilizzati nel 2022, ai fini di incrementarne la competitività e la sostenibilità.

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