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Milano positiva ma frena dopo il voto. Bene le banche, male Mediaset

All’inizio una fiammata del Ftse Mib in reazione alla sconfitta in aula di Berlusconi – Poi i guadagni si ridimensionano – A Milano vanno bene le banche: cala, invece, Mediaset – Lo spread ritorna a correre e supera quota 490 pb

Milano positiva ma frena dopo il voto. Bene le banche, male Mediaset

BORSA IN SALITA +1,58% ASPETTANDO IL VOTO
FUOCHI D’ARTIFICIO PER INTESA, CALA MEDIASET

La Borsa di Milano +1,58% (indice Ftse/Mib a quota 15.974) scommette sul ribaltone, al pari del resto d’Europa che attende con ansia l’esito del voto di oggi pomeriggio al Parlamento italiano. Come dimostra l’esempio greco, una staffetta ai vertici è giudicata una condizione necessaria, seppur non sufficiente, per avviare le riforme che l’Italia ha promesso nella lettera alla Ue del 26 ottobre scorso. Colpisce ma non stupisce il fatto che, fra le 40 blue chip che compongono l’indice FtseMib, l’unico in marcato calo sia Mediaset -2,48%.

La Borsa di Londra sale dell’1,3%, Parigi +1,36%, Francoforte +1,47%. Sul mercato dei titoli di Stato, c’è un leggero sollievo per i Btp decennali. Il rendimento è sceso al 6,60% dal massimo di 6,63% di ieri, lo spread col Bund si è ridotto a 480 punti base, dai 488 di ieri, ma solo grazie alla crescita del rendimento del bond tedesco all’1,83%.

Ad avvantaggiarsi del clima favorevole sono, un po’ dappertutto, le banche (+1,7% lo Stoxx di settore). Sintomatica la reazione dei listini ai conti di Société Générale: +6,4% dopo avere annunciato un utile trimestrale in calo del 31% e l’azzeramento del dividendo, a dimostrazione che piace l’operazione pulizia, dopo tante incertezze . A Francoforte Deutsche Bank avanza del 2,1%.

La corsa di Milano è capitanata da Intesa +4,57%, nel giorno del cda (dalla conference call si attendono conferme sul dividendo 2011 dopo le inidscrezioni di Giuseppe Guzzetti) e da Unicredit +2,65%, avvantaggiata dalle voci suil parere favorevole di Banca d’Italia a proposito del calcolo dei cashes come capitale. Recupera il MontePaschi +1%. Positive anche le assicurazioni: Generali +1,07%, Fondiaria-Sai +1,52%.

VENTI DI GUERRA SUL GREGGIO IRANIANO
CRESCE L’ATTESA PER ANSALDO/BREDA

Il petrolio è in rialzo a causa della crescente tensione in Medio Oriente alla vigilia della pubblicazione del rapporto dell’Agenzia Atomica Internazionale, che con tutta probabilità dirà domani che l’Iran è a un passo dall’avere la bomba atomica. Il greggio Wti è scambiato a 96,2 dollari al barile, sui massimi degli ultimi tre mesi. Eni sale del 1,13%, Saipem +2,82%, Tenaris +2,73%.

Positivi anche i titoli industriali: Fiat +1,45%, Fiat Industrial +1,8%, Pirelli +1,6% . Sale anche Finmeccanica +0,23%: cresce l’attesa per il cda di giovedì che potrebbe dare il via alla vendita della controllata Ansaldo Breda. Netta discesa di Safilo -4,40% dopo la trimestrale .

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