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Milano maglia nera d’Europa. Banche giù

Giornata di vendite su tutte le Borse del Vecchio continente ma è Piazza Affari ad accusare le perdite più pesanti (-2,6%, il Ftse Mib è sceso sotto i 21mila punti) – Milano è stata trascinata in basso dalle banche, a loro volta penalizzate dallo spread, ritornato sopra i 160 pb – Mps e Bpm i titoli che hanno sofferto di più

Milano maglia nera d’Europa. Banche giù

TEMPESTA PERFETTA SULLE BANCHE EUROPEE
PIAZZA AFFARI GUIDA LE PERDITE, SU LO SPREAD

La tempesta perfetta si abbatte sulle banche europee.

Piazza Affari, la Borsa più esposta al comparto del credito, finisce in ginocchio.

Al termine della giornata l’indice Ftse Mib -2,34% arretra a 20.775.

Sotto pressione anche lo spread che rimbalza a 162 bp, rendimento del decennale al 2,84%.

Più composta la reazione degli altri mercati: Londra-1,04%, Francoforte -1,14%, Parigi -1,21%. Madrid -1,70%, poco meglio di Milano.

Secondo giorno consecutivo di ribassi a Wall Street in attesa delle trimestrali: l’indice Dow Jones .DJI cede lo 0,74%, l’S&P 500 lo 0,73% e il Nasdaq Composite perde l’1,4%.

A Piazza Affari soffrono Intesa -4,1% e Unicredit -3,28%. Ma vanno molto peggio MontePaschi -6%, Ubi -5,4%, Popolare Milano -6%.

Nel risparmio gestito giù Mediolanum -1,7%, tiene Azimut -1,2%.

Quali i motivi della frenata delle banche?

Pesa la raffica di punizioni che fioccano dagli Usa nei confronti degli istituti che hanno violato l’embargo verso i Paesi canaglia. Dopo Bnp Paribas tocca oggi a Commerzbank -4,7%.

Precipita la holding lussemburghese Espirito Santo Financial -8,8% controllata dall’omonima famiglia portoghese Espirito Santo che controlla il Banco Espirito Santo -7% di Lisbona.

Terzo focolaio di crisi, l’austriaca Erste Bank -3,5% al terzo giorno di tracollo e Raffeisen Bank -5%. In questo caso la radice sta nella crisi delle controllate dell’Est Europa, in particolare in Ungheria e Romania.

La frana coinvolge anche Generali -3%: Cdp ha venduto fra ieri sera e stamattina l’1,9% del capitale a 15,70 euro a investitori istituzionali.

Uniposai -2,7%.

In attivo fino a metà seduta, le utility finiscono in ribasso: Enel -1,4% segna Enel Green Power[ -1%, Terna -0,1%, Snam -0,2%.

Seduta orso anche per l’industria: Finmeccanica -3,5%, Fiat perde l’1,4%, fa peggio Cnh -4%, scende StM -2,5%.

Arretrano Eni -1% e Saipem -4%. Mediaset -4,3%, malgrado il Buy di Deutsche Bank.

Tra le blue chip non si salva nemmeno Buzzi -0,6%, pur promossa a Buy da Kepler Cheuvreux. Moncler +0,3%, dopo che Mittel ha azzerato la sua partecipazione.

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