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Milan: oggi l’Atalanta a San Siro, Seedorf verso la panchina a fine stagione

Allegri sembra orientato a tornare al 4-3-1-2, con Kakà alle spalle di Balotelli e Matri – Il modulo però potrebbe anche trasformarsi nel consueto albero di Natale, con Super Mario più arretrato e libero di svariare dietro all’ex juventino – In difesa, davanti ad Abbiati, non ci sarà invece il debutto di Rami, almeno non dall’inizio.

Milan: oggi l’Atalanta a San Siro, Seedorf verso la panchina a fine stagione

Anno nuovo, vita nuova. I tifosi rossoneri si augurano che il proverbio segua questa sostanziale modifica già a partire da questo pomeriggio (ore 15), quando a San Siro il Milan affronterà l’Atalanta. Una partita priva di particolari spunti di classifica, ma comunque importante. Intanto perché, pur con tutte le complicazioni del caso, ci sono ancora cinque mesi di campionato e la zona Europa (League, s’intende) è ancora raggiungibile. E poi c’è il mercato, che ha già regalato due volti nuovi (Rami e Honda, ma quest’ultimo sarà a disposizione solo dalla prossima partita col Sassuolo), e che potrebbe ridare un po’ di entusiasmo alle truppe svilite dalla sconfitta nel derby pre natalizio. 

“Non dobbiamo dimenticare che abbiamo solo 19 punti, questo con l’Atalanta è uno scontro salvezza – ha dichiarato Massimiliano Allegri in conferenza stampa. – La nostra classifica piange, ora dobbiamo cominciare l’anno nel migliore dei modi. Dovremo stare attenti perché l’Atalanta ha molta qualità davanti, ci vorrà un Milan calcisticamente cattivo. Non ci possiamo più permettere passi falsi”. 

Un disco rotto il tecnico rossonero, che da tempo, nel tentativo di motivare i suoi, presenta le partite come ultime spiagge, salvo poi dichiarare che il tempo può ancora regalare qualche soddisfazione. La sosta ha però ufficializzato quello che tutti sapevano già da mesi: il countdown verso la successione della panchina rossonera è cominciato. 

“Non si può rimanere a vita in una società, io credo di aver fatto molto bene in questi quattro anni. E’ molto difficile centrare il terzo posto, ma abbiamo ancora la Coppa Italia e una Champions da disputare, e sono molto fiducioso”. Inevitabile poi un accenno a Clarence Seedorf, colui che viene indicato da tutti come il probabile successore per la prossima stagione. 

“La scelta del nuovo allenatore dipenderà dalla società – ha spiegato Allegri. – Seedorf è un giocatore molto intelligente che può avere le qualità per fare il tecnico, però si tratta di due mestieri molto diversi…”. Guai però a pensare solo al futuro, perché il presente potrebbe avere ancora qualcosa da dire. “Ho voglia di finire questo quadriennio al Milan nel migliore dei modi – ha proclamato il livornese. – Non so se riusciremo a rimontare in campionato, ma lavoriamo per questo. In Champions invece tutti ci danno per spacciati, anche perché l’Atletico Madrid è in testa alla Liga. Io invece credo che abbiamo buone possibilità di passare il turno”. 

Ora però è tempo di campionato e di pensare all’Atalanta. Allegri sembra orientato a tornare al 4-3-1-2, con Kakà alle spalle di Balotelli e Matri. Il modulo però potrebbe anche trasformarsi nel consueto albero di Natale, con Super Mario più arretrato e libero di svariare dietro all’ex juventino. In difesa, davanti ad Abbiati, non ci sarà invece il debutto di Rami, almeno non dall’inizio. 

I centrali infatti saranno ancora una volta Bonera e Zapata, con il neo acquisto in panchina assieme al connazionale Mexes (non a caso in odore di mercato). Sulle fasce spazio a De Sciglio ed Emanuelson, mentre a centrocampo, complice la lunga assenza di Muntari (squalificato per tre giornate dopo l’espulsione nel derby), agiranno De Jong, Poli e probabilmente Montolivo, a meno che la contusione rimediata nell’allenamento di ieri non lo costringa ad alzare bandiera bianca (pre allertati Nocerino e Cristante). 

Il neo acquisto Honda guarderà invece il match dalla tribuna: problemi di transfer, che non hanno però scoraggiato i giornalisti giapponesi. Ieri la sala stampa di Milanello è stata letteralmente invasa da nipponici, che non vedono l’ora di guardare il loro idolo con la maglia rossonera.

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