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Milan e Inter, due vittorie che avvicinano la Champions: il calendario di oggi con Juve e le romane in vista

L’Inter consolida il secondo posto in classifica e il Milan, vincendo il derby col Monza, si attesta provvisoriamente al terzo – Oggi sulla scena la Juve a La Spezia, la Roma e l’Atalanta in casa e la Lazio a Salerno: le formazioni

Milan e Inter, due  vittorie che avvicinano la Champions: il calendario di oggi con Juve e le romane in vista

Milano si tiene la Champions, almeno fino a oggi. Inter e Milan battono Udinese e Monza e mantengono secondo e terzo posto, ma se nel caso dei nerazzurri il risultato è già definitivo (per questo turno, s’intende), così non è per i rossoneri, che dovranno sperare nell’eventuale passo falso di Roma e Atalanta, o almeno di una delle due. Mourinho e Gasperini infatti, in caso di vittorie con Verona e Lecce, aggancerebbero Pioli a quota 44, senza dimenticare la Lazio di Sarri, attardata ma ancora in corsa e impegnata oggi a Salerno.

Inter–Udinese 3-1, Inzaghi: “Vittoria importantissima, sono molto soddisfatto”

L’Inter dunque può sorridere, anche se il match contro l’Udinese è stato tutt’altro che facile, molto meno di quanto non dica il 3-1 finale. Fino al 73’ infatti il risultato era fermo sull’1-1 (Lukaku su rigore e pareggio di Lovric) e San Siro cominciava a sentire l’odore del passo falso, poi però, un attimo dopo aver rischiato di andare sotto e, probabilmente, compromettere la partita, ecco il colpo da biliardo di Mkhitaryan a risolvere la situazione, prima che Lautaro chiudesse tutto con l’assolo del 3-1. Missione compiuta e secondo posto blindato, seppur con qualche patema di troppo: un buon viatico per preparare al meglio l’arrivo del Porto, atteso mercoledì a San Siro per l’andata degli ottavi di Champions. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, l’Udinese è una squadra fisica che ti mette in grande difficoltà, ma noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo, con il solo neo del gol preso in uscita – il commento di Inzaghi -. Dovevamo stare un po’ più in protezione in quell’occasione, nel complesso però sono molto soddisfatto, è una vittoria importante che ci fa andare avanti. Lukaku? Sta migliorando quotidianamente, abbiamo grandissima fiducia in lui, ci sta mettendo tanto impegno, se sta giocando da titolare è perché è in una buona condizione, anche se sicuramente può ancora migliorare”.

Monza – Milan 0-1, Pioli: “È stata una settimana molto positiva, dobbiamo continuare così”

Terza vittoria consecutiva per il Diavolo, ormai specializzatosi nel “cortomuso”. Anche a Monza, proprio come con Torino e Tottenham, è bastato un gol (questa volta di Messias) per prendersi la posta piena, a conferma di una ritrovata solidità difensiva figlia del nuovo sistema di gioco. La squadra, seppur in questa nuova veste di tanta lotta e poco governo, sembra aver superato lo stato di crisi, ma per avere risposte definitive sarà meglio aspettare domenica prossima, quando a San Siro arriverà l’Atalanta in un vero e proprio scontro diretto per la Champions. “Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo secondo, poi la pressione del Monza dovevamo superarla con movimenti più incisivi dei nostri attaccanti – l’analisi di Pioli -. Dobbiamo assolutamente continuare con questa compattezza, sono state tre vittorie molto importanti, anche se quella di Champions non ci permette di essere troppo sereni. Se continuiamo a non prendere gol abbiamo le qualità per vincere, ripartiamo da qui con grande forza, solamente continuando così possiamo tornare ad avere grandi risultati”.

Spezia – Juventus (ore 18, Dazn)

Uno dei piatti forti della domenica sarà sicuramente quello di Spezia, dove i padroni di casa, freschi di esonero di Gotti (domani verrà ufficializzato Semplici, mentre oggi in panchina ci sarà Lorieri), riceveranno la Juventus. Inutile dire che entrambe hanno bisogno di punti, perché se è vero che i bianconeri, pur non avendo al momento un vero e proprio obiettivo di classifica (molto dipenderà dal Collegio di Garanzia del Coni, che toglierà o confermerà l’attuale meno 15), devono vincere a tutti i costi, lo è anche che i liguri, quartultimi e tallonati dal Verona, hanno lo stesso obbligo. A riequilibrare un po’ i valori in campo, oltre al pubblico del Picco, ci penserà l’Europa League sia dal punto di vista atletico che mentale, anche se Allegri non vuol sentir parlare di distrazioni.

Allegri: “Pensiamo solo al campo e ai nostri mini-obiettivi”

“Dobbiamo continuare seguendo i nostri mini-obiettivi – ha ribadito il tecnico bianconero -. Abbiamo Torino, Udinese e Monza a pari punti, l’obiettivo è raggiungere le squadre che abbiamo davanti. La partita con lo Spezia è complicata, su un campo difficile, contro una squadra che crea molto e che ha fatto bene anche con Napoli e Atalanta. Servirà una prestazione giusta, fatta di grande attenzione, determinazione e buona tecnica, bisogna scalare più posizioni possibili in classifica, indipendentemente da quello che succede fuori dal campo. Noi dobbiamo lavorare sui punti fatti, altrimenti perdiamo contatto con la realtà”.

Spezia – Juventus, le formazioni: Chiesa non convocato, davanti tocca a Kean

Le fatiche europee, passate e future, costringono però Allegri a mischiare le carte a disposizione, anche per non rischiare nuovi infortuni. È il caso di Chiesa, che verrà lasciato a riposo in vista di Nantes, ma pure di Vlahovic e Szczesny, entrambi in panchina per recuperare le energie. Il 3-5-1-1 bianconero vedrà così Perin in porta, Rugani, Bonucci e Danilo in difesa, Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Di Maria alle spalle dell’unica punta Kean. Lorieri, allenatore ad interim dello Spezia, risponderà con un 3-5-2 con Dragowski tra i pali, Amian, Caldara e Nikolaou nel reparto arretrato, Gyasi, Bourabia, Ampadu, Agudelo e Reca in mediana, Nzola e Shomurodov in attacco.

Roma – Verona (ore 20.45, Dazn)

Il resto della domenica vivrà sulla lotta incrociata Champions-salvezza, a cominciare dal posticipo tra Roma e Verona. I giallorossi vengono dalla sconfitta di Salisburgo e hanno gran voglia di riscatto, anche perché il primo obiettivo stagionale resta il quarto posto. Di fronte però ci sarà una delle squadre più in forma del campionato, visto che i gialloblu, dall’inizio del 2023, hanno perso solo con l’Inter, riuscendo a riaprire la corsa per restare in Serie A. Gara da prendere con le molle insomma, anche perché Mourinho dovrà fare a meno di Dybala, uscito malconcio da Salisburgo e lasciato a riposo in vista del ritorno. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà così Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Celik, Cristante, Bove e Zalewski a centrocampo, El Shaarawy e Volpato sulla trequarti, Abraham in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Zaffaroni, che risponderà con Montipò tra i pali, Magnani, Hien e Coppola nel reparto arretrato, Depaoli, Tameze, Duda e Doig in mediana, Ngonge e Lazovic alle spalle dell’unica punta Gaich.

Atalanta – Lecce (ore 12.30, Dazn e Sky Sport)

Prerogative simili anche per la gara di Bergamo, con una differenza significativa: l’Atalanta non fa le coppe, dunque sarà fresca, riposata e concentrata per la sfida odierna contro il Lecce di Baroni, suo giustiziere nella sfida d’andata. I nerazzurri stanno bene e hanno tutte le carte in regola per riprendersi la Champions dopo un anno di “pausa”, i giallorossi hanno una classifica tranquilla e se la possono giocare a viso aperto, cercando di impreziosire ulteriormente una stagione già molto positiva. Gasperini sa bene che questi sono punti che pesano e cercherà di ottenerli con la miglior formazione possibile, al netto delle assenze di Hateboer (stagione finita) e Zapata, dunque 3-4-3 con Musso in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Maehle, Ederson, Koopmeiners e Zappacosta a centrocampo, Boga, Hojlund e Lookman in attacco. 4-3-3 d’ordinanza anche per il Lecce di Baroni, che tenterà il colpaccio con Falcone tra i pali, Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo nel reparto arretrato, Askildsen, Hjulmand e Blin in mediana, Strefezza, Colombo e Di Francesco nel tridente offensivo.

Salernitana – Lazio (ore 15, Dazn)

Gara molto interessante anche all’Arechi, dove la Lazio di Sarri, reduce dalla vittoria in Conference contro il Cluj, se la vedrà con la Salernitana di Paulo Sousa, al debutto dopo aver preso il posto di Nicola. I granata, risucchiati nella lotta salvezza dopo il ko di Verona, promettono battaglia ma la Lazio, a secco di vittorie dal 4-0 sul Milan del 24 gennaio (da allora due pareggi con Fiorentina e Verona e la sconfitta con l’Atalanta), deve riprendere a correre, pena dire addio alle ambizioni Champions. Sarri dovrà però fare a meno di due titolarissimi come Zaccagni (squalificato) e Romagnoli (infortunato), dunque il suo sarà un 4-3-3 diverso dal solito con Provedel in porta, Marusic, Casale, Patric e Hysaj in difesa, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Stesso sistema di gioco per la prima Salernitana di Paulo Sousa, che tenterà il colpaccio con Ochoa tra i pali, Sambia, Lovato, Bronn e Bradaric nel reparto arretrato, Coulibaly, Bohinen e Vilhena in mediana, Candreva, Piatek e Bonazzoli nel tridente offensivo.

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