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Migranti, Renzi alle Regioni: “Serve unità”. Ma Zaia: “Prefetti si ribellino”

Vertice con le Regioni a Palazzo Chigi. Il premier traccia la linea da adottare sull’immigrazione: “Accogliere richiedenti asilo, rimpatriare migranti economici” a poche ore dal vertice Ue – Ma Zaia e Maroni attaccano: “I prefetti devono ribellarsi. Basta nuovi ingressi”. Serracchiani: “E’ ora di finirla con la demagogia”

Migranti, Renzi alle Regioni: “Serve unità”. Ma Zaia: “Prefetti si ribellino”

“I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati”. E’ questa la linea del premier Matteo Renzi sul tema dell’accoglienza, ribadita oggi all’incontro con le Regioni sulla situazione immigrazione in Italia, in vista del Consiglio Ue in programma quest’oggi: “Sui migranti ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza”. 

L’incontro di oggi, nella cornice di Palazzo Chigi, è presieduto da Renzi insieme al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Insieme a loro anche il sottosegretario alle Politiche Ue Sandro Gozi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa. Folta la delegazione di governatori e sindaci presenti: da Roberto Maroni a Giuliano Pisapia, passando per Vincenzo de Luca, Giovanni Toti, Piero Fassino e Luca Zaia.

E proprio il governatore del Veneto ha usato parole molto forti sulla questione: “I prefetti – ha dichiarato Zaia – devono ribellarsi, rispettare le istanze dei territori, rappresentare, nel mio caso, i veneti fino in fondo e non rispondere più al telefono al governo. Sull’immigrazione paghiamo l’incapacità di un governo che non si è accorto che nel 2012 aveva 13mila immigrati, 43mila nel 2013, 170mila nel 2014 e oggi 200mila”.

Una posizione assunta anche dal governatore della Lombardia Roberto Maroni: “Spero che finalmente ci siano i rimpatri e il blocco delle partenze degli immigrati. Mi pare che dall’Europa arrivino segnali fortemente negativi, sono curioso di sentire l’opinione del premier. Permane la linea che abbiamo indicato: non siamo disponibili ad accoglierne di nuovi perché siamo al completo”. 

Per il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino “l’incontro è stato positivo: è necessario che si accorcino le procedure per i richiedenti asilo, 6 mesi deve essere il limite massimo anche per essere credibili in Europa. Abbiamo dato la disponibilità a costruire insieme gli hub regionali sulla base di indicazioni che noi abbiamo già fatto avere al viminale”. Chiamparino, poi, attacca i presidenti di centrodestra: “Hanno fatto dichiarazioni ancora prima che iniziasse la riunione che sono abbastanza pregiudiziali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Deborah Serracchiani e Pisapia, che hanno rivolto un appello affinchè “si eviti di fare demagogia” su un tema tanto delicato, “ma si trovino soluzioni che sappiano coniugare solidarietà, legalità, sicurezza per i cittadini e decoro per le nostre città”.

Per Renzi, invece, bisogna trovare una soluzione comune a un problema tanto gravoso. Per farlo “ci vuole condivisione in Europa. E più l’Italia si mostra compatta, meglio è. Siamo un Paese serio, solido, la cui risposta sul tema immigrazione deve essere condivisa e congiunta”. “Per la prima volta – ha proseguito il premier – l’Europa riconosce il problema immigrazione, si apre una finestra di opportunità”. Un nuovo incontro tra premier e regioni sarà riconvocato tra 15 giorni.

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