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Mediolanum: cala l’utile, ma il titolo sale aspettando la sentenza Berlusconi

Il gruppo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con utili in calo dell’8% – Il totale delle masse gestite e amministrate, invece, si è attestato a 53,5 miliardi, in crescita del 9% – Raccolta netta positiva per 1,2 miliardi

Mediolanum: cala l’utile, ma il titolo sale aspettando la sentenza Berlusconi

Mediolanum chiude il  primo semestre con un utile netto consolidato di 199,5 milioni, in calo dell’8% rispetto allo stesso periodo 2012, “che beneficiava di uno straordinario recupero di valore degli investimenti a fair value, per oltre 53 milioni al netto delle tasse”, spiega la società in una nota. Il totale delle masse gestite e amministrate, invece, si è attestato a 53,5 miliardi, in crescita del 9% rispetto al 30 giugno 2012 e del 4% rispetto al saldo d’inizio anno.

A Piazza affari il titolo di Mediolanum guadagna poco meno di due punti all’inizio del pomeriggio, beneficiando come tutti i titoli della galassia Berlusconi delle attese per la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset

La società precisa in una nota che l’utile netto del mercato domestico è sceso del 10%, a 188,2 milioni. D’altra parte, sui mercati esteri l’utile netto è cresciuto del 52%, a 11,3 milioni, e le masse gestite si sono attestate a 2,491 miliardi (+24% rispetto al 30 giugno 2012 e +11% da inizio anno).

Nel dettaglio, Banca Mediolanum ha registrato una raccolta netta positiva per 1,2 miliardi. La raccolta in fondi e gestioni ha raggiunto i 2,5 miliardi, superando in sei mesi il record annuale fatto segnare nel 2012. Il totale dei clienti è stato di oltre un milioni e quello dei promotori finanziari pari a 4.367 persone. I conti correnti e di deposito a fine giugno erano pari a 711mila (+5%).

Banca Esperia ha invece registrato un utile netto di 7,2 milioni (dei quali 3,6 di competenza di Mediolanum), in miglioramento dell’87%. Le masse amministrate sono state di 14,3 miliardi (+8%). In riferimento ai mercati esteri, l’utile netto è stato di 11,3 milioni (+52%) e le masse amministrate di 2,4 milioni (+24%).

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