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Mediobanca: il nuovo board potrebbe arrivare ai primi di agosto. Occhi su Delfin

Il nuovo Cda dovrà farsi carico di supportare il piano industriale al 2026 presentato dal ceo Alberto Nagel. La delicata partita su Generali. Giovedì i conti annuali attesi in miglioramento sul 2022

Mediobanca: il nuovo board potrebbe arrivare ai primi di agosto. Occhi su Delfin

L’idea è di riuscire a chiudere il dossier candidature prima della pausa agostana, così da poter depositare la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione a metà settembre in vista dell’assemblea di fine ottobre. Per Mediobanca, che giovedì 27 luglio renderà anche noti i dati annuali, si tratta dunque di giornate cruciali oltre che delicate: il nuovo board dovrà infatti farsi carico di supportare il piano industriale al 2026 presentato il maggio scorso dal ceo Alberto Nagel.

I lavori per una lista presentata dal board uscente sono iniziati a febbraio e vedono al lavoro, oltre al consiglio, al comitato nomine presieduto da Maurizio Costa affiancato dal lead independent director Angela Gamba, anche due advisor: Deloitte e Spencer Stuart, secondo una ricostruzione del Corriere.
Il primo supporta il cda nella relazione di autovalutazione e in quella quali quantitativa che dovrà indicare le competenze che occorre siano rappresentate in cda. Il secondo che supporta il comitato nomine e il board nella selezione dei singoli profili. Quattro consiglieri sui 15 attuali non potranno essere ricandidati perché hanno raggiunto il limite di età di 75 anni previsto dallo statuto di Mediobanca: Maurizia Comneno, Maurizio Carfagna, Maurizio Costa e Elisabetta Magistretti. La lista che ne uscirà dovrà portare a termine il piano approvato da tutti gli esponenti del consiglio, inclusi quelli nominati dalle minoranze.

Il nodo Delfin: lista di minoranza o di maggioranza ?

Tra le numerose, frenetiche consultazioni ci sono quelle con Delfin, la holding detenuta dagli eredi di Leonardo Del Vecchio e maggior singolo azionista con una quota a ridosso del 20% di Mediobanca che in Borsa vale quasi due miliardi. L’obiettivo è di offrire la possibilità di aprire la lista di maggioranza a profili graditi anche alla holding a cui fa capo Essilux (che stasera comunicherà i risultati semestrali). Delfin potrebbe anche scegliere di presentare una lista di minoranza, cosa che le consentirebbe di esprimere due candidati sui tre previsti per le minoranze: uno andrebbe ad Assogestioni per conto degli investitori istituzionali. Mentre risulta più difficile per Delfin, in luce degli accordi con la Bce, presentare una lista di maggioranza, cosa che peraltro non sembra emergere dalle sue volontà.

Atteso domani il bilancio annuale: previsto utile netto oltre il miliardo

Giovedì 27 luglio è atteso nel pomeriggio l’annuncio del bilancio annuale che secondo gli analisti chiuderà con un utile netto di oltre un miliardo, circa cento milioni in più rispetto a un anno fa.
Intanto Mediobanca continua a puntare sull’innovazione, come è stato il caso della jv annunciata ieri con Founders Factory per investire in startup fintech.

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