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Medici: oggi mancano, ma presto saranno troppi

Secondo le proiezioni del sindacato Anaao Assomed, da qui al 2026 in Italia arriveranno a mancare 16mila medici – Nei successivi 8 anni, tuttavia, la situazione si ribalterà

Medici: oggi mancano, ma presto saranno troppi

Da pochi medici a troppi medici nel giro di una manciata d’anni. È questo il destino paradossale che attende la sanità italiana, perlomeno secondo le previsioni del sindacato medico Anaao Assomed.

Dall’analisi delle curve di pensionamento e dell’ingresso dei nuovi specialisti formati fra il 2018 e il 2025 emerge che nel breve periodo mancheranno oltre 16mila medici. Oggi il Servizio sanitario nazionale impiega 105mila specialisti: di questi, circa la metà (52.500) andrà in pensione entro i prossimi sei anni, a causa di quota 100 e dell’esaurirsi della generazione dei baby boomers. Per far fronte a questa situazione alcune Regioni hanno ipotizzato di fare ricorso a medici pensionati, mentre il ministero della Difesa ha già suggerito di impiegare i medici militari nelle strutture pubbliche del Molise. Intanto, con il decreto Calabria, la ministra della Salute Giulia Grillo apre le porte degli ospedali agli specializzandi.

Dal 2026, però, la situazione si ribalterà. Per gli otto anni successivi, le previsioni parlano di un crollo della domanda legato all’esaurirsi della gobba demografica e alla normalizzazione del tasso di pensionamento. La situazione rischia di finire fuori controllo se, come vuole la maggioranza gialloverde, sarà abolito il numero chiuso alle facoltà di Medicina. Il segretario generale dell’Anaao, Carlo Palermo, ha detto al Sole 24 ore che “aumentando oggi gli ingressi ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, al 2031/32 avremo formato in Italia 10.500 medici tra specializzazione e corso di medicina generale, a fronte di un fabbisogno reale complessivo di circa 6.500”. Avremo così “ogni anno un surplus di 4mila specialisti”. Lo spreco di denaro pubblico dovrebbe raggiungere i cinque miliardi di euro, visto che per formare ogni studente di medicina si spendono, tra università e scuole di specializzazione, circa 250mila euro.

Insomma, per molti dei futuri medici, dopo oltre 10 anni di formazione tra laurea e specializzazione, potrebbero aprirsi soltanto le porte della disoccupazione. O, in alternativa, della fuga all’estero.

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